Allergia all’Ambrosia: prevenire e curare

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
7 Settembre 2017
Allergia all'Ambrosia: prevenire e curare

DOMANDA

Ogni anno sempre la stessa storia, con l’arrivo di settembre mi scoppia un forte raffreddore e gli occhi cominciano a lacrimare senza lasciarmi tregua. Tutta colpa dell’Ambrosia e sono obbligata a prendere l’antistaminico che però mi procura molta sonnolenza. Avete qualche suggerimento alternativo?

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

settembre è il mese dell’Ambrosia e purtroppo le previsioni meteo delle prossime settimane non giocano a favore delle persone allergiche perché il bel tempo e le temperature ancora calde non fanno altro che sostenere la crescita dell’Ambrosia con un aumento considerevole della concentrazione di pollini nell’aria.

Consultando il bollettino dei pollini è facile scoprire che la fioritura dell’Ambrosia è stabilmente a livelli medio-alti, e di conseguenza anche gli starnuti e la congiuntivite di chi è allergico.

Contro le allergie è preferibile differenziare l’intervento terapeutico in due parti. 

Da un lato è fondamentale trovare la combinazione giusta di rimedi per controllare la sintomatologia, dell’altro è bene muoversi con un po’ di anticipo per una prevenzione sensata.

Anche l'agopuntura si è rivelata una tecnica efficace e sicura per la prevenzione e il trattamento della rinite allergica.

Nel controllo di rinite e congiuntivite allergica spesso risulta molto efficace un prodotto come Ribilla Zerotox, che grazie al mix di olio di Ribes nero e olio di Perilla rappresenta un buona fonte di acidi grassi polinsaturi con una spiccata azione antinfiammatoria e antiallergica, da sfruttare assolutamente in caso di allergia. Si utilizzeranno 2 perle a prima colazione e 2 perle a cena. Nelle situazioni più acute il dosaggio di Ribilla può essere portato fino a 6 perle al dì, da distribuire nei tre pasti per cicli di circa una decina di giorni.

Molto utile anche una corretta integrazione di minerali utilizzando, ad esempio, un prodotto come Oximix 3+ Allergo, al dosaggio di 1 capsula a prima colazione anche per lunghi periodi. Manganese, rame, zinco e magnesio possono rivelarsi di grande aiuto sia in fase acuta, sia nella prevenzione delle allergie stagionali. Ad esempio, per l’Ambrosia, è consigliabile cominciare ad assumere questo prodotto all’inizio di luglio in modo da prevenire adeguatamente i sintomi ben prima della comparsa nell’aria dei pollini.

Sempre parlando di prevenzione è molto importante un corretto approccio dietetico. Ridurre l’infiammazione da cibo, infatti, può essere d’aiuto sia in fase acuta che in una logica preventiva.

L’impostazione di una dieta di rotazione settimanale, con giorni di astensione in cui evitare gli alimenti risultati positivi al test e giorni di libertà in cui invece reintrodurli, sulla base dello studio del proprio personale profilo alimentare è uno stimolo al sistema immunitario per controllare i sintomi dell’allergia.  

In fase acuta meglio seguire uno schema più restrittivo, lasciando liberi un giorno infrasettimanale, il sabato sera e la domenica. Questo approccio permette di ridurre efficacemente l’infiammazione da cibo, allontanandosi dal livello di soglia oltre il quale compaiono i sintomi allergici.

Diversamente, in preparazione dell’arrivo dei pollini di Ambrosia, è sufficiente uno schema dietetico più morbido, di soli due giorni alla settimana, ben distanziati uno dall’altro scegliendo ad esempio il martedì e il venerdì per poi passare a uno schema di maggior attenzione con la comparsa dei primi starnuti.

Per la prevenzione e il trattamento delle allergie, anche l’agopuntura può risultare estremamente efficace. Una meta-analisi pubblicata sull’American Journal of Rhinology & Allergy agli inizi del 2015 ha dimostrato che l’agopuntura è una tecnica efficace e sicura per la prevenzione e il trattamento della rinite allergica.

Punti come Hegu (LI4), localizzato sul dorso della mano tra il primo e il secondo metacarpo, Lieque (LU7), nella fossetta prossimale all’apofisi stiloide del radio, Fengchi (GB20), nella regione posteriore del collo tra l’inserzione del muscolo trapezio e del muscolo sternocleidomastoideo, così come Taichong (LV3), sul dorso del piede tra il primo e il secondo metatarso, hanno tutti un’importante azione di controllo della reattività allergica e vengono utilizzati sia nella prevenzione che nella terapia sintomatica.

In fase acuta meglio intervenire con una o più sedute a settimana, mentre in una logica preventiva è sufficiente una seduta ogni due settimane da cominciare con circa tre mesi di anticipo sull’arrivo dei pollini a cui si è allergici.