L'Italia è il secondo paese in Europa per obesità infantile. Secondo l'indagine Istat pubblicata a fine 2019 (con riferimento al biennio 2017-2018) nel nostro paese sarebbe obeso quasi un bimbo su 5. Ed è un problema: sovrappeso e obesità, nell'infanzia ancor più che nell'età adulta, sono un vero e proprio rischio per la salute.
Il sovrappeso importante e l'obesità, più che un problema di per sé, devono essere considerati un segnale dell'organismo che qualcosa, da qualche parte, non sta andando esattamente come dovrebbe. Non è casuale, ad esempio, che i bambini obesi tendano a soffrire maggiormente di asma.
Infiammazione, sovrappeso e salute sono in genere strettamente correlati e un'alterazione del loro equilibrio nel bambino ha spesso radici nello stile di vita e nelle scelte nutrizionali del piccolo, e talvolta dell'intera famiglia (anche quando mamme e papà sono in forma).
L'aumento eccessivo di grasso corporeo resta un tema davvero delicato da affrontare con i propri “piccoli”. L'infanzia e l'adolescenza sono momenti in cui è bene sentirsi liberi di assaggiare cose buone, condividere momenti sereni con i propri amici... e in cui è quanto mai importante sentirsi accettati e amati in famiglia.
“ È fondamentale che l'attenzione del genitore alle “rotondità” del figlio o della figlia sia spinta dall'interesse per la sua salute e non da una preoccupazione estetica che rischia di produrre un senso di inadeguatezza nell'interessato. ”
Per questo è fondamentale che l'attenzione del genitore alle “rotondità” del figlio o della figlia sia spinto da un interesse per la sua salute e non da una preoccupazione estetica che rischierebbe di produrre un senso di inadeguatezza nell'interessato.
I nostri bimbi e i nostri adolescenti sono bellissimi anche con qualche rotondità in più ed è importante che sappiano che i loro genitori e chi li circonda li amano e apprezzano a prescindere dal loro peso sulla bilancia.
L'interesse vuole piuttosto essere quello di mettere il proprio “piccolo” nelle migliori condizioni per stare bene fisicamente e emotivamente anche negli anni a venire, perché possa continuare a crescere forte e sano.
Parlare con un medico per controllare che non ci siano condizioni sottostanti è un primo step importate. L'ottimizzazione delle abitudini nutrizionali e di movimento del “piccolo” e/o dell'intera famiglia viene subito dopo.
Le modifiche nutrizionali in questi casi non vanno intese come una dieta, ma come una vera e propria educazione alimentare, che fornisca al bambino o al ragazzo (e possibilmente alla sua famiglia) le indicazioni per vivere la propria nutrizione in modo non solo sano, ma anche e soprattutto sereno, lasciando il giusto spazio anche a un po' di sana trasgressione e golosità.
Ecco alcune indicazioni che non possono mancare quando si parla di nutrizione e di salute infantile:
Cercare il supporto di un professionista in questo percorso di salute resta di primaria importanza. Il rischio di un cambio di nutrizione “fai da te” è infatti quello di esporre il bambino o l'adolescente a carenze nutrizionali e, pur con le migliori intenzioni, addirittura peggiorare la situazione.
Presso il Centro Medico SMA di Milano, in cui lavoro, si trattano anche queste tematiche.
Bibliografia essenziale: