Sovrappeso

di Mattia Cappelletti - Medico Chirurgo

Il termine sovrappeso si riferisce ad una condizione intermedia tra un peso considerato nella norma e la condizione di obesità.

Avere “qualche chilo di troppo”, le “maniglie” sui fianchi e un po’ di “pancetta” possono essere presi come segni spesso presenti in questa condizione.

È bene sottolineare che il termine in sé non è da annoverare nelle patologie vere e proprie, ma rappresenta una “zona grigia” in cui è bene mettere in atto misure volte ad evitare il peggioramento verso l’obesità.

Si definisce sovrappeso un individuo con un BMI (indice di massa corporea, espresso come kg/mq) compreso tra 25 e 30. Va ricordato però come la mera valutazione di peso ed altezza (da cui si ricava il BMI) non è sempre indicativa di un reale sovrappeso, infatti soggetti molto muscolosi come i bodybuilder spesso risulterebbero sovrappeso od obesi se non si considerassero anche altri parametri.

Per una più accurata valutazione di un reale sovrappeso è utile la valutazione della propria composizione corporea: una percentuale di grasso corporeo superiore al 22-23% negli uomini e 27-28% nelle donne può essere un punto di partenza per una identificazione più accurata di questa condizione, ma anche qui la composizione corporea in termini di massa grassa varia con l’età.

 Cause

Scorrette abitudini alimentari, sovralimentazione, scarso esercizio fisico ed abuso di cibi zuccherati, insieme ad eventuali disordini metabolici od ormonali sono le cause più comuni di questa condizione. Molto spesso queste condizioni sottendono un quadro infiammatorio generalizzato, specialmente di tipo intestinale.

Il mancato controllo della secrezione insulinica è la singola causa più frequente del sovrappeso.

L’insulina infatti svolge una potente azione anabolica (quindi di “costruzione”) a partire dagli zuccheri presenti nel sangue, in mancanza di una corretta modulazione della sua secrezione però può portare alla creazione di segnali infiammatori che conducono alla produzione di massa grassa e quindi al sovrappeso.

Il mancato abbinamento di carboidrati e proteine, una colazione non adeguata, l’uso di carboidrati non integrali o a rapido assorbimento, il consumo di alcolici e di bevande zuccherate (o dolcificate) e la mancanza di attività fisica sono tutti fattori che incidono negativamente sulla produzione di massa magra ed inducono lo sviluppo di massa grassa.

Un ciclo del sonno non regolare, lo stress e l’uso di alcuni farmaci (in particolar modo cortisonici ed antidepressivi) possono contribuire ad un incremento ponderale con aumento della massa grassa. Alcune patologie endocrinologiche (in particolar modo i disordini tiroidei) possono contribuire allo sviluppo di sovrappeso.

Identificare precocemente questa condizione consente di prevenire o trattare in maniera molto precoce quelli che sono i disturbi legati alle condizioni di mancato controllo del peso corporeo, tra cui le più comuni sono: ipertensione arteriosa, insulino-resistenza, diabete, sindrome metabolica, ipercolesterolemia, steatosi/steatoepatite, calcolosi della colecisti.

 Trattamento

Il trattamento del sovrappeso parte dall’identificazione delle cause al fine di attuare le modifiche comportamentali (ed eventualmente terapeutiche) più efficaci.

Lo schema preferito

L’identificazione dello stato infiammatorio generale tramite la quantificazione di citochine specifiche quali BAFF e PAF e delle reattività individuali nei confronti dei grandi gruppi alimentari consente di impostare una dieta di rotazione personalizzata volta al recupero della tolleranza e alla riduzione dell’infiammazione.

Modifiche delle abitudini alimentari quali consumare una colazione abbondante, abbinare carboidrati e proteine ad ogni pasto, l’utilizzo di carboidrati integrali o a basso indice glicemico e la restrizione di alimenti e bevande zuccherate sono strumenti efficaci nel controllo e nella riduzione della massa grassa.

Lo svolgimento di attività fisica, sia di tipo cardiovascolare che di potenziamento muscolare, è necessario al fine di incrementare le richieste metaboliche e consentire un cambio della composizione corporea in favore della massa magra.

L’utilizzo di strumenti per la valutazione della composizione corporea e non solo del peso consente di valutare il punto di partenza e le variazioni. Questo schema viene utilizzato con successo nel Centro SMA di Milano.

 Altro

L’eventuale esecuzione di esami ematici o delle feci al fine di identificare disordini endocrino-metabolici o di malassorbimento può rendersi necessario in casi specifici.

L’integrazione con sostanze antinfiammatorie naturali quali l’olio di Perilla o l’estratto di curcuma, insieme alla supplementazione con sali minerali possono trovare un ruolo nella riduzione dell’infiammazione e nella modulazione della secrezione insulinica.

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