Influenza

Sinonimi: Sindrome influenzale, febbre influenzale
di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo

L’influenza tra tutti i malanni di stagione è sicuramente il più temuto e ogni anno costringe a letto milioni italiani e proprio per questo è, tra le malattie invernali, quella che si cerca maggiormente di prevenire.

Ad ogni inverno, l’influenza si presenta con modalità e caratteristiche lievemente differenti, ma in generale virus influenzali e parainfluenzali sono tra dicembre e marzo all’apice della circolazione nel nostro emisfero.

Un’influenza non è una stupidaggine, in quanto può in alcuni casi portare anche a importanti complicanze, ma in genere decorre benignamente, imponendo solo qualche giornata di stop ai propri impegni. 

Una volta le persone si ammalavano, guarivano e facevano una giusta convalescenza; oggi invece devono essere sul posto di lavoro già alla seconda giornata di malattia, con il risultato di contagiare gli altri e di mettersi in condizioni di subire le famigerate complicazioni dell’influenza, tra cui mettiamo anche la sovrapposizione infettiva batterica che scatena bronchiti o altro e in cui, giustamente e per inciso solo in questo caso, possono essere utili anche gli antibiotici.

 Sintomi

Il campo dell’influenza è quello in cui più spesso si manifestano la meraviglia e lo stupore di chi si avvicina per la prima volta alle medicine naturali, in quanto vede risolta in maniera rapida e dolce la propria malattia, purché sappia intervenire con prontezza identificando bene i sintomi che accompagnano l’esordio influenzale. 

In questo caso, se si è all’inizio, lo stato influenzale può regredire quasi immediatamente; se si è invece in fase già avanzata, i sintomi accompagnatori regrediscono rapidamente e la guarigione avviene in tempi più brevi rispetto al normale.

In genere uno dei sintomi di esordio più comune è quello della stanchezza e del malessere generale. Poi compaiono la febbre, in alcuni casi anche molto alta, i dolori muscolari, la spossatezza e il raffreddamento che la caratterizzano.

A seconda degli anni ci può essere una dominanza di sintomi legati solo alla febbre oppure alla tosse, a volte invece ad una faringite o a un malessere generale accompagnato da cefalea.

Ogni anno le singole influenze arrivano con sintomi d’esordio abbastanza ben conosciuti (lo stesso virus è prima passato dall’Australia, con 6 mesi di anticipo), ma la mutazione dei virus porta ad avere talvolta sintomi diversi.

In alcuni casi i tipici sintomi da raffreddamento, soprattutto per le influenze di tipo A, possono accompagnarsi anche a sintomi propri del sistema intestinale dove i virus possono scatenare fenomeni di diarrea e colite e spesso i sintomi di esordio dell’influenza sono la nausea e il vomito che inizia anche prima della comparsa febbrile.

 Cause

L’influenza è una malattia virale, provocata quindi da virus e non da batteri. Questi microrganismi sono incapaci di moltiplicarsi al di fuori delle cellule dell’ospite (l’uomo) e si trasmettono quindi solo da persona a persona, realizzando così un’immaginaria catena umana nella loro diffusione. 

Il contagio avviene per contatto diretto con una persona malata, o che comunque sta incubando la malattia, respirando le piccolissime goccioline che vengono espulse nell’aria con gli starnuti, bevendo e mangiando dalle stesse stoviglie e così via. 

Una volta entrato nell’organismo, il virus dell’influenza raggiunge le cellule della mucosa di naso, bocca e apparato respiratorio e utilizza i loro sistemi replicatori per moltiplicarsi.

Sapere che l’influenza è causata da un virus è importante perché questo vuol dire che anche quintali di antibiotici non recano assolutamente alcun beneficio a chi ne stia soffrendo. Nonostante questo, moltissime persone si riempiono di antibiotici per l’influenza perché c’è la febbre, e siccome la febbre cala (ma sarebbe calata da sola) si convincono che l’antibiotico è stato utile.

Come ricordavamo prima, solo nei casi in cui sia dimostrata una sovrainfezione batterica è d’aiuto intervenire con gli antibiotici. 

 Trattamento

In fase acuta si utilizzeranno immediatamente minerali come Manganese, Zinco e Rame contenuti ad esempio in una preparazione come Oximix 1+ Immuno di cui utilizzare 2-3 capsule al giorno in affiancamento alla Vitamina C con assunzioni che possono arrivare, a seconda dei casi, fino anche a 1500 mg al giorno.

L’olio essenziale di melaleuca (tea tree oil), un rimedio con potenti proprietà antimicrobiche, si può assumere per via orale al dosaggio di 3 gocce su una punta di zucchero o direttamente sul cucchiaino, da deglutire rapidamente con l’aiuto di un bicchiere d’acqua, dopo la prima colazione, o comunque dopo mangiato.

Il rimedio va inghiottito rapidamente, per attenuare il suo forte sapore balsamico. I bambini possono assumerlo, al dosaggio di 1-2 gocce al dì, solo se sono bravi a deglutire al volo (indicativamente quindi non prima dei 8-9 anni) e se ne tollerano il sapore. In alternativa, ai più piccoli si può somministrare della propoli decerata, 1 bustina o 1 tavoletta da succhiare al giorno.

Se l’influenza è accompagnata da sintomi respiratori come tosse, tracheite, bronchite, raffreddamenti e difficoltà di respiro può essere di grande aiuto un’associazione di Crucifere (cavolo, broccoletti, verza), Zinco, Manganese e Betaglucani che insieme svolgono un’azione antinfiammatoria e anti-inquinamentodi potenziando le naturali difese dell’organismo.

Si utilizzerà ad esempio un prodotto come Zerotox Betamune che può essere assunto con efficacia sia per la prevenzione delle malattie invernali a cominciare dal periodo autunnale, sia nella cura dei disturbi respiratori acuti durante tutto l’anno. In fase preventiva si utilizzerà ad esempio 1 tavoletta al giorno, cominciando il suo impiego fin dal mese di ottobre, mentre in casi acuti si arriverà a dosi di 2-3 tavolette distribuite nella giornata, per aiutare una rapida risoluzione della sintomatologia.

 Dieta

Il corretto utilizzo di frutta, verdura e cereali integrali, il controllo dell’infiammazione da cibo tramite una dieta di rotazione in base ai risultati di un test come Recaller o BioMarkers e una moderata e costante attività fisica rappresentano i cardini fondamentali per superare indenni l’inverno. 

Quando si parla di sistema immunitario non si può non parlare dell’infiammazione da cibo. Il recupero della tolleranza immunologica riduce i livelli generali di infiammazione regalando un sistema immunitario forte e pronto a rispondere agli attacchi esterni. 

Se a questo aggiungiamo un’abitudine utile come quella del “crudo, vivo e colorato”, che vuol dire mangiare un pezzetto di frutta o verdura non cotta e non condita prima di ogni pasto, insieme a una buona dose di vitamina C naturale spremuta direttamente da un paio di arance mature il gioco è fatto.

 Omeopatia

Tradizionalmente, molti rimedi omeopatici sono utilizzati per il trattamento dell’influenza e sono in generale i rimedi più utili nel trattamento delle affezioni febbrili. Di seguito vengono elencati, sintetizzandone gli aspetti determinanti.

  • Gelsemium: sete assente, pesantezza generale, tremori, febbre alta o bassa.
  • Eupatorium perfolíatum: sete intensa, dolori alle spalle e alla schiena, occhi dolenti.
  • Bryonia: sete intensa, dolori se ci si muove, pelle secca.
  • Belladonna: volto congestionato, pupille dilatate, febbre alta, sudore intenso.
  • Aconitum: comparsa improvvisa dei sintomi, sudore assente, febbre altissima, sete.
  • Arsenicum album: adatto alle influenze periodicamente ripetute, in cui sia presente uno stato di prostrazione generale con naso otturato e abbondante secrezione nasale che brucia il naso e il labbro sottostante. Va usato alla diluizione 9 CH, assumendone 3-4 granuli, 2-3 volte al giorno fino a miglioramento.

Tutti i rimedi di cui non è stata specificata la diluizione possono essere presi alla 5 CH utilizzando 3-4 granuli per 4-6 volte il primo giorno e meno frequentemente nei giorni successivi.

Se le caratteristiche del rimedio coincidono perfettamente con le caratteristiche del quadro influenzale, l’assunzione di una singola dose alla 200 CH può, essendo più attiva, agire più rapidamente sullo stato influenzale.

A questi rimedi è possibile aggiungere l’utilizzo di prodotti omeopatici complessi che uniscono insieme diversi rimedi con un’azione sinergica su un determinato sintomo o problema.

Ad esempio un prodotti come Homéogène 9 è utilissimo per contrastare il mal di gola, le faringiti e le laringiti. Si utilizzerà una compressa da sciogliere sotto la lingua ogni ora lontano dai pasti riducendo la frequenza dell’assunzione in base al miglioramento ottenuto.

Allo stesso modo un rimedio come Corylia può rivelarsi efficacissimo contro il raffreddore. Anche in questo caso è possibile sciogliere una compressa in bocca anche ogni ora riducendo la frequenza in base al miglioramento ottenuto. 

Homeox, attivo per la raucedine, è venduto in Francia col nome di “Homeovox”, nome che spiega esattamente la sua funzione.

Infine per la tosse è possibile utilizzare un prodotto come Stodal al dosaggio di 3-4 granuli 3-4 volte al dì riducendo la frequenza in base al miglioramento ottenuto. Stodal per i bambini è disponibile anche in sciroppo e può essere utilizzato anche nei più piccole con la stessa frequenza.

 Fitoterapia

L’azione antinfiammatoria dell’olio di Perilla e dell’olio di Ribes nero può essere sfruttata utilizzando ad esempio un prodotto come Zerotox Ribilla al dosaggio di 3-4 perle al giorno fino alla riduzione dei sintomi.

Il tè verde ha documentato in recenti studi scientifici una spiccata azione antivirale. Si tratta quindi di una potente arma a disposizione sia per la prevenzione utilizzando ad esempio una capsula al giorno di un prodotto come Fito Tè Verde per tutto il periodo invernale sia per un’azione di potenziamento delle capacità di difesa dell’organismo con un dosaggio di 2-3 capsule al giorno per 3-4 giorni in fase acuto o nei giorni in cui si abbia la sensazione di essere sotto assedio per il freddo, l’eccesso di contatti ambientali con persone malate e così via.

 Oligoelementi

Vale quanto detto per le malattie invernali e precedentemente nella sezione “Trattamento” con particolare riferimento a Rame, Manganese, Zinco e Selenio prendendo 1 capsula di Oximix 1+ Immuno ogni 6-8 ore fino a miglioramento ottenuto. 

Durante il periodo invernale, e almeno fino a che non compaiano sugli alberi le gemme che annunciano la successiva primavera, è utile un’integrazione di Vitamina C. Solitamente suggeriamo una dose compresa tra 250 e 1000 mg al giorno, preferendo un preparato a lento rilascio, in modo da potere effettuare una sola assunzione al giorno, come ad esempio Ester-C Plus 500.

Alcune sostanze antiossidanti e immunostimolanti (Acido lipoico, Cisteina, Zinco, Vitamina D3, betaglucani) sono molto utili sia per la prevenzione sia per il trattamento della forma influenzale.

Ci sono due preparazioni molto attive in questo senso, LIPOICOcomplex 600 (di cui prendere 1 tavoletta al mattino per tutto il periodo invernale) e Colostro D3 che grazie al colostro (che è un contenitore naturale di sostanze immunomodulanti) oltre che migliorare le difese antinfettive aiuta anche il riequilibrio intestinale, utile cofattore della salute in genere. In genere il dosaggio è di 1 capsula prima di cena, ma molte persone che usano solo quest’ultima preparazione preferiscono un uso ritmato, usando 1 capsula prima di prima colazione ed una prima di cena per cicli di 20 giorni alternati a 10 di pausa.

 Altro

Chi ha detto che entrare in contatto con virus e batteri “invernali” debba necessariamente indebolire? La vera prevenzione si ottiene con lo stimolo e il rafforzamento del sistema immunitario che ogni volta che si attiva contro i vari microrganismi è stimolato a funzionare sempre meglio.

Paradossalmente prendersi un raffreddore in autunno e curarlo saggiamente permette di non ammalarsi poi di influenza durante l’inverno.

Il supporto minerale e vitaminico è la chiave di volta della prevenzione. In una persona ben nutrita e dotata di tutte le sue armi difensive, con buoni livelli di Manganese, di Rame e di Selenio, oltre che di Vitamina C, il virus non riesce a replicarsi e a mutare. In quel caso la malattia, se si sviluppa, è spesso di entità molto contenuta, manifestandosi con una semplice sensazione di malessere e febbricola di breve durata.

Le norme igieniche e la pulizia personale ha un loro importante significato. I virus influenzali sono eliminati dalla luce solare e dal semplice utilizzo di disinfettanti o banalmente di acqua e sapone. Lavarsi le mani e il viso possono essere strumenti importanti di difesa nel periodo di contagio più diffuso. 

La carenza di sonno è un altro fattore predisponente. Fasi di stress psicofisico importanti, con riduzione delle fasi di riposo rendono molto più facile l’infezione e il contagio.

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