Mal di schiena: tre mosse naturali per affrontarlo

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
12 Aprile 2018
Mal di schiena: tre mosse naturali per affrontarlo

DOMANDA

Da mesi soffro di mal di schiena, più o meno acuto, ma insistente, che a volte arriva anche a bloccarmi. I farmaci antinfiammatori sono efficaci per un breve periodo di tempo, ma poi il dolore torna sempre. A volte oltre alla lombalgia compare anche un po’ di sciatica soprattuto a destra. Il mio medico mi ha fatto fare la risonanza magnetica e risulta solo una piccola protrusione. Avete dei suggerimenti da darmi?

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

poche settimane fa è stata pubblicata sugli Annals of Internal Medicine una review proprio sul mal di schiena (Qaseem A et al. Ann Intern Med. 2017. doi:10.7326/M16-2367).

Articoli di questo tipo, soprattutto se pubblicati su riviste così importanti a livello internazionale, dettano le linee giuda per il trattamento di una determinata patologia tanto da essere stata ripresa anche dalla stampa medica italiana.

Con sorpresa per chi non si occupa di approcci come la Medicina Tradizionale Cinese, il primo trattamento proposto in caso di lombalgia è proprio l’agopuntura, in affiancamento ad altre tecniche terapeutiche come la riflessologia, il Tai Chi, la terapia cognitivo comportamentale, le manipolazioni vertebrali ecc.

L’agopuntura si è dimostrata efficace nel ridurre il dolore sia nel mal di schiena acuto che in quello cronico, da sola o in affiancamento alle terapie farmacologiche.

Questa è una precisazione importante: molti pazienti sono convinti di non poter affiancare altre terapie al trattamento farmacologico mentre l’agopuntura è estremamente efficace anche in una logica di medicina integrata con l’obiettivo di migliorare l’efficacia dei farmaci e di ridurre il loro dosaggio sopratutto nelle situazioni più complesse.

L'agopuntura si è dimostrata efficace nel ridurre il dolore sia nel mal di schiena acuto che in quello cronico, da sola o in affiancamento alle terapie farmacologiche.

Se tutto questo è vero in caso di lombalgia acuta, in caso di mal di schiena cronico probabilmente è necessario ampliare un po’ lo spettro di attenzione valutando anche altri aspetti come la postura, l’alimentazione e lo stato emotivo.

Il primo punto deve essere affrontato con un bravo osteopata o fisioterapista che si preoccupi di valutare l’assetto e la meccanica posturale.

In molti casi il mal di schiena è dovuto a posture mal tenute e spessissimo modificare il modo in cui ci si piega e la posizione in cui si dorme permette di ottenere ottimi risultati.

In questo osteopatia e fisioterapia sono complementari all’agopuntura perché agiscono più spiccatamente sulla struttura, aspetto che è difficilmente influenzabile con gli aghi, al contrario della funzione in cui l’agopuntura permette di ottenere risultati rapidi sulle contratture e sulla percezione del dolore fino alla ripresa del movimento.

Sul piano alimentare, invece, è opportuno sottoporsi a un test come Recaller o BioMarkers per valutare il proprio personale profilo alimentare.

L’impostazione di una dieta di rotazione settimanale con giorni di astensione dai cibi risultati positivi al test e giorni in cui invece reinserire questi alimenti permette di ridurre l’infiammazione e quindi il dolore.

Altri aspetti molto importanti dal punto di vista dello stile di vita sono il corretto bilanciamento di carboidrati e proteine a tutti i pasti, compresa la prima colazione, e il movimento.

Mantenere un buon tono muscolare è fondamentale per stabilizzare la colonna vertebrale e quindi, da un lato, controllare la sintomatologia dolorosa e, dall’altro, salvaguardare la colonna dalla progressione o dall’insorgenza di protrusioni, ernie e scivolamenti vertebrali.

In caso di mal di schiena, per finire, è molto utile l’integrazione di Magnesio che svolge un’ottima azione decontratturante, un’azione distensiva sullo stato emotivo oltre ad una buona azione di protezione del tessuto nervoso.

Si utilizzerà ad esempio un prodotto come Magnesio+ (Driatec) al dosaggio di 2 compresse a prima colazione e 2 compresse a cena per cicli terapeutici anche prolungati.

In abbinamento, soprattutto in fase acuta, è possibile utilizzare un prodotto come Zerotox Ribilla al dosaggio di 1 perla ai 3 pasti per cicli terapeutici di circa un mese. Questo prodotto è un mix di due oli, quello di Ribes e quello di Perilla, che, grazie al loro contenuto in acidi grassi polinsaturi, riducono l’infiammazione.