Omega 3, uno dei trucchi per regolare i segnali di sazietà

15 Aprile 2013
Omega 3, uno dei trucchi per regolare i segnali di sazietà

Scoperte sempre più intriganti ci aiutano a conoscere in maggiore dettaglio la rete di messaggi che l’organismo umano è in grado di coordinare per adattarsi nel migliore dei modi ai cambiamenti ambientali interni ed esterni.

Degli Omega 3 si conoscono molti effetti, alcuni dei quali riguardano direttamente le funzioni cerebrali e lo stato psichico. Ad esempio è ben documentata una loro certa azione antidepressiva e una forte induzione dello sviluppo cognitivo nei bimbi e durante la gravidanza.

Che questi derivino dal pesce o siano di provenienza vegetale, come quelli della Perilla, poco importa. Sappiamo che riescono ad intervenire in numerose vie metaboliche con precisi significati di salvaguardia sull’intero organismo.

In particolare, uno studio israeliano pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry ha analizzato con precisione il loro effetto su topi in condizioni di rischio vitale elevato, a seguito di grave iponutrizione (Avraham Y et al, J Nutr Biochem. 2011 Aug;22(8):766-76. doi: 10.1016/j.jnutbio.2010.07.001. Epub 2010 Dec 15).

Quando un organismo mantiene a lungo una condizione di iponutrizione (diversamente da quando il digiuno è occasionale, tema su cui Eurosalus tornerà nei prossimi giorni), va a crescere in modo deciso la produzione di NPY, una delle sostanze che maggiormente stimola l’appetito e la ricerca di cibo. In condizioni di iponutrizione si attiva poi un severo processo di declino cognitivo, che invece gli Omega 3 riescono a controllare.

Gli autori infatti hanno rilevato che pur senza aiutare gli animali a recuperare il proprio peso, la somministrazione di Omega 3 consentiva il recupero pieno del declino cognitivo e dello stato precario di salute. L’azione degli Omega 3 è orientata a modulare molti degli equilibri tra i neurotrasmettitori e interviene nel metabolismo delle sostanze legate al piacere e alla gratificazione.

Fame, appetito e segnali di sazietà fanno parte di queste aree di intervento, e gli omega 3 si situano di diritto tra le sostanze che li possono modulare o controllare in modo efficace.