Sistema nervoso

Sinonimi: Sistema nervoso
di Attilio Speciani - Allergologo e Immunologo Clinico

Ogni nostra funzione o attività è sempre sottoposta a controllo e verifica da parte del sistema nervoso: se non si tratta del sistema nervoso volontario, che effettua quella parte di controlli che noi “sentiamo” di poter fare, si tratta del sistema nervoso autonomo, che di solito, agisce senza che noi ne possiamo avere coscienza.

Anche solo nei confronti della digestione di un panino, intervengono molteplici interventi dell’uno e dell’altro settore nervoso. Il numero di volte che si mastica, ad esempio, è legato alla volontà, ma la quantità di saliva che viene emessa non è invece dipendente da questa.

Esistono quindi sempre in ogni nostra attività degli aspetti coscienti e degli aspetti incoscienti che si influenzano reciprocamente e costantemente, tanto che per agire sull’uno, a volte si agisce terapeuticamente sull’altro.

I due sistemi sono poi connessi al sistema nervoso centrale, alla “testa” cioè, dove questa duplicità di comandi, coscienti e non coscienti, si mantiene allo stesso modo.

Se quindi capita che in qualche situazione di disagio fisico, oppure in alcune forme patologiche ci viene detto che uno squilibrio del sistema nervoso può esserne la causa, questo non significa necessariamente che siamo matta o nevrotici, come purtroppo moltissimi pensano subito.

Si tenga conto inoltre del fatto che con la terapia psicologica si può essere in grado di intervenire sì sulle tragedie esistenziali o su alcune forme patologiche mentali, ma si può anche intervenire, utilizzando determinate tecniche, affinchè il panino da masticare sia maggiormente insalivato, intervenendo cioè su condizioni fisiche in cui sia coinvolta la “testa”.

La terapia psicologica quindi, non è solo “roba da matti”, ma un possibile aiuto all’organismo, inteso in senso generale, per cui, intervenendo su alcuni riflessi, si può appunto migliorare la digestione del panino, o altro ancora; la psiche è semplicemente uno degli aspetti su cui si può intervenire per ottenere il benessere di un individuo.

Parlare allora di sistema nervoso, non vuole dire parlare solo di disturbi mentali, ma anche di moltissimi disturbi fisici che si manifestano in dipendenza o in associazione a disturbi o a malesseri nervosi.

Questo tipo di associazione viene comunque fatta spontaneamente da moltissime persone, che parlando dei propri disturbi si chiedono “se non sarà colpa del sistema nervoso”.

Troppo spesso però gran parte del corpo medico utilizza il “sistema nervoso” come scusa per non attuare delle diagnosi più precise (“Quella è una nevrotica”, diceva il chirurgo minimizzando il significato della pancia gonfia e dilatata di una signora, ancora 15 giorni dopo l’intervento chirurgico, ma il medico coscienzioso si accorgeva, dall’odore delle urine, che esisteva una grave infezione delle vie urinarie, e così via per tanti altri possibili esempi di false diagnosi nervose).

Oltre ad usare il sistema nervoso come scusa, capita, per fortuna più frequentemente, che la diagnosi di alterazione nervosa sia vera, ma in quel caso si verificano in genere tre possibilità.

La prima è il ricorso alla generica prescrizione di stare calmi; la seconda è la generica prescrizione di psicofarmaci, e la persona inizia una schiavitù dal farmaco che può durare tutta la vita, perché il risveglio dalla tranquillità indotta farmacologicamente può apparire mostruoso, e quindi in genere le persone ne rifuggono; la terza possibilità è legata al fatto che le università italiane non insegnano tecniche dolci di terapia, che possono essere utilissime per riequilibrare pienamente le condizioni di disagio di quasi ogni persona; così avviene che il medico che vuole essere attento alla persona intera, e vorrebbe rifuggire dalla generica somministrazione di psicofarmaci e dalla conseguente dipendenza, si trova impreparato ad affrontare la persona bisognosa nel modo che vorrebbe, non potendo mettere in pratica delle tecniche che non conosce, ma di cui avrebbe un intenso bisogno.

In tutti e tre i casi citati accade allora spesso che il malato venga indirizzato ad una terapia psicologica, senza che gli siano date spiegazioni.

Questo è appunto l’atteggiamento che porta a creare l’immagine falsa della terapia psicologica solo per i “matti”.

Bisogna ricordarsi che la persona sofferente di un disturbo fisico su base nervosa, che ha cercato conforto nel medico, ha bisogno che sia il medico stesso a spiegargli le connessioni tra il suo stato fisico e il suo stato psichico: deve essere il medico a spiegargli che tipo di terapia farà e perché la farà; deve ancora essere il medico a precisarne gli scopi e a crearne una immagine che sia consona ed adatta a quello che desidera avere il paziente.

Deve cioè trasformare un fatto esterno come l’incontro con un terapista, in una necessità personale, adattando quindi la realtà esterna al tipo di comunicazione che il malato può riuscire ad interpretare correttamente.

Eppure le terapie naturali sono in grado di offrire delle possibilità enormi a medici e pazienti per intervenire sulle forme patologiche che disturbano il sistema nervoso, intervenendo ben prima che diventi necessario ricorrere sia al medico che allo psicoterapista.

L’uomo ha immense capacità di ritrovare da solo il proprio equilibrio, purché gli siano date le possibilità di farlo.

È assolutamente necessario riappropriarsi di questa perduta capacità istintiva, attraverso la conoscenza, perché le condizioni attuali fanno sì che lo psicofarmaco sia diventato il farmaco più utilizzato cronicamente nel mondo, e l’esperienza pratica dimostra che l’intervento naturale elimina in quasi tutte le condizioni la necessità di prodotti di questo genere.

Con questo non si intende rifiutare l’utilità, e in molti casi la necessità, di utilizzare questi prodotti, ma quello che non si può accettare è la sistematica utilizzazione di prodotti che possono creare una dipendenza psichica notevole, quando in altro modo si può ricondurre una persona alla normalità in breve tempo.

Uno degli aspetti più interessanti della omeopatia è la ricerca contemporanea di sintomi fisici, mentali, o psichici dell’individuo, per poter effettuare una prescrizione.

Il rimedio omeopatico infatti agisce contemporaneamente sui due aspetti del problema, consentendo cioè al medico di fare già una prescrizione mista, senza avere per questo la supponenza di cambiare la struttura mentale di una persona.

Se infatti si prescrive della Nux vomica ad una persona che si lamenta di mal di stomaco e di nervosismo, generalmente la persona torna senza più il mal di stomaco e contemporaneamente più calmo.

Se poi in seguito questa calma riconquistata porterà la persona a mutare il proprio carattere reattivo ed impulsivo in un carattere più dolce, questo non sarà merito della omeopatia, ma della persona, a cui è stata data finalmente la possibilità di far funzionare correttamente il proprio sistema nervoso.

Spesso, nel caso dei disturbi nervosi, gli oligoelementi sembrano essere davvero “magici”, ma questo è dovuto solo alla “magia” dell’organismo umano, che può ritrovare serenità, tono, forza, tranquillità e tutto quanto serve, semplicemente riacquistando dei sali che aveva perso o consumato precedentemente.

Se si pensa che le emozioni, la memoria, gli affetti, sono comunque legati al corretto metabolismo delle cellule cerebrali, non stupisce che la mancanza della “benzina” giusta possa provocare dei disturbi di queste stesse funzioni.

Oltre ai vari prodotti indicati alle voci Angoscia e ansia, Depressione, Insonnia, Stanchezza, e Stress), sono molto utili alcune associazioni per particolari problemi; in genere i prodotti si prendono tutti i giorni nelle fasi acute, per almeno un mese; in seguito si può passare ad un’assunzione a giorni alterni, da mantenere anche per lungo tempo, fino alla stabilizzazione del miglioramento.

In caso di irritabilità, quando cioè si sopporta a mala pena quello che accade intorno, con scatti e reazioni impulsive, talora isteriche, si useranno Manganese, Cobalto e Litio, assumendo una composizione di oxiprolinati di Manganese 20 ml, Litio 20 ml, Cobalto 10 ml e Pidobase 10 ml, di cui prendere 2 cucchiaini al giorno.

In caso di astenia nervosa, di stanchezza, di malinconia, di svogliatezza, è bene invece associare Rame-Oro-Argento e Litio, usando al mattino 1 cucchiaino di Pidioni (oxiprolinati) di Rame-Oro-Argento, e alla sera 1 o 2 cucchiaini di oxiprolinati di Litio 50 ml e Pidobase 10 ml.

In tutti i casi ove siano invece presenti anche paure, incubi, fobie e simili, qualunque sia la prescrizione che si sta seguendo, si aggiungerà Manganese-Cobalto in eventuale associazione.

Gli incubi notturni dei bambini, e molte forme di sonnambulismo, rispondono benissimo anche al solo uso di questo oligoelemento.

Come nel caso della digestione, sono numerosi i preparati vegetali che possono essere utilizzati nel trattamento delle forme nervose, e saranno descritti nelle voci specifiche di riferimento.

Qui si può chiarire un aspetto relativo alle preparazioni in uso, facendo l’esempio del Biancospino. L’estratto fluido di Biancospino ha un certo tipo di azione; la Tintura Madre di Biancospino (TM) ne ha un altro; il Crataegus oxyacantha 1DH, o 1D, o 1X, che è poi Biancospino gemmoterapico, ne ha un altro ancora.

I tre preparati sono dunque fondamentalmente diversi, sia nella preparazione che nell’effetto, anche se una certa azione protettrice sulla circolazione accomuna tutti e tre i prodotti.

La raccomandazione è quindi per tutti di guardare e controllare attentamente che cosa gli viene venduto.

Come detto per gli oligoelementi, si può determinare uno stato di carenza per alcune sostanze, tale da provocare delle modificazioni anche patologiche del sistema nervoso.

Si pensi ad esempio alla pellagra, spettro di tempi andati, dovuta alla carenza di Vitamina B3. Le manifestazioni cutanee di questa carenza, sono effettivamente scomparse, ma si calcola che invece sia frequentissima oggi la cosiddetta pellagra latente, sempre dovuta a insufficiente assorbimento di Vitamina B3, e che si manifesta clinicamente con sintomi mentali e nervosi che vanno dalla semplice irritabilità alla dissociazione schizoide.

Come si vede dunque l’equilibrato apporto di sostanze alimentari può mantenere sano il sistema nervoso, come invece, in alcune forme patologiche, l’utilizzo di specifiche sostanze, può consentire di recuperare velocemente anche delle situazioni all’apparenza drammatiche.

Le sostanze più utili in questo senso sono la Vitamina B1 o Tiamina, la Vitamina B3 o Nicotinammide, la Vitamina B5 o Acido pantotenico, la Vitamina B6 o Piridossina, la Vitamina B8 o Biotina, e in alcuni casi la Vitamina B12.

In genere questi prodotti sono rintracciabili nei corrispettivi prodotti singoli, oppure in complessi vitaminici (Complesso B T/R, Antis T/R, Complesso B). Le sostanze che contengono naturalmente queste vitamine sono in particolare i cereali integrali, il lievito di birra, il fegato e il tuorlo d’uovo.

Altre sostanze vitaminiche necessarie, o utili, sono la Colina e la Biotina, presenti anche nella Lecitina di soia, e sicuramente necessarie in condizioni di stanchezza e depressione. La Fenilalanina (Fenilalanina 500 mg, DLPA 375) e la L Glutammina (Glutaven, L glutammina 500 mg) sono aminoacidi che possiedono notevoli attività stimolanti sul sistema nervoso, e ne possono guidare il riequilibrio.

Quando vanno utilizzate queste sostanze, è necessario un supplemento specifico, in quanto gli alimenti, benché ne contengano buone quantità, non ne contengono a sufficienza per sviluppare un effetto preciso.

Anche se non saranno descritti punti specifici per un uso domestico, si può ricordare che l’agopuntura trova una sua precisa indicazione nei disturbi nervosi, consentendo una spiccata azione di riequilibrio.

In modo simile agiscono comunque tutte le tecniche di “contatto”, in cui cioè il corpo viene toccato e stimolato (massaggi, rolfing, shiatzu ecc.).

Sicuramente correlate con le condizioni del sistema nervoso sono altre condizioni patologiche, alle quali si rimanda per maggiori dettagli. Si vedano infatti le voci Palpitazioni, Crampi, Memoria, Tic, Vertigini, e in generale le voci connesse con i Disturbi della circolazione, oltre alle già citate Angoscia e ansia, Insonnia, Depressione, Stanchezza, Stress.