Mestruazioni

Sinonimi: Ciclo mestruale, Mestruo, Menorrea, Flusso mestruale, Regole, Marchese
di Michela Carola Speciani - Medico Chirurgo

Il ciclo mestruale rappresenta il complesso delle fisiologiche variazioni ormonali femminili che si manifestano in maniera evidente con la mestruazione.

Il ciclo ormonale dura mediamente 28 giorni (la parola “mestruazione” viene dal latino “mense”: “mese”), ma sono normali cicli di durata compresa tra 21 e 35 giorni.

La perdita mestruale media (che, al contrario di quanto si usa pensare, rappresenta l’inizio del ciclo, e non la fine) ammonta in genere a 30-40 ml di sangue (l’equivalente di una tazzina di caffè) e si distribuisce in 4-5 giorni, con la maggior parte della perdita concentrata nei primi due giorni.

Il ciclo si manifesta in maniera evidente con la mestruazione. I cambiamenti ormonali che caratterizzano il periodo tra una mestruazione e l’altra presentano dei caratteri altrettanto riconoscibili, anche se più sfumati.

Il cambiamento dei caratteri del muco cervicale (che la donna ritrova a livello vaginale) e che diventa filante durante l’ovulazione per poi tornare più denso, è, ad esempio, uno di questi. 

 Sintomi

Le alterazioni del ciclo mestruale si classificano a seconda che il flusso mestruale sia poco (<20ml), tanto (>80ml), eccessivamente frequente (ciclo < 21 giorni) o poco frequente (ciclo > 35 giorni).

Inoltre, il ciclo può essere assente, irregolare o il sanguinamento può persistere oltre la durata della fase mestruale o essere indipendente dal periodo mestruale stesso.

La mestruazione dolorosa è infine un’altra possibilità. 

L’assenza di mestruazioni è definita “amenorrea” e si divide a seconda che il ciclo non sia mai comparso (si parla in questo caso di “amenorrea primaria”) o sia “scomparso” (“amenorrea secondaria”). 

 Cause

Le cause più comuni di amenorrea secondaria sono la gravidanza e la menopausa.

Nel primo caso sarà opportuna l’effettuazione di un test di gravidanza, mentre nel secondo saranno necessari esami ormonali di conferma (tra i quali il riscontro tipico è l’elevazione dell’FSH).

In genere, la menopausa è accompagnata da un corredo di sintomi accessorio tra cui caldane (o vampate), insonnia… e la scomparsa delle mestruazioni è di solito preceduta da irregolarità del ciclo.

L’insorgenza della menopausa è detta “precoce” quando avviene prima dei 40 anni. 

Quando si parla di amenorrea (ossia di “mancanza di mestruazioni”), le cause sono da ricercare anche nella mancata integrità anatomica del canale genitale (che può essere primitiva, come nel caso della di alcune sindromi genetiche particolari o di imene imperforato, o secondaria, come nel caso della sindrome di Asherman, tipica di esiti cicatriziali conseguenti a processi patologici uterini o revisioni dell’utero) oppure in una disfunzione dell’asse ormonale. 

In quest’ultimo caso, la disfunzione si differenzia a seconda della ghiandola primariamente coinvolta. In particolare la suddivisione si fa tra ipofisi, ipotalamo e ovaio. 

L’ipotiroidismo è una delle cause possibili della disfunzione ipofisaria (la riduzione degli ormoni tiroidei può provocare in modo riflesso l’aumento di un ormone dell’ipofisi, la prolattina, che a sua volta influenza il normale andamento del ciclo mestruale).

L’aumento della prolattina può essere causato da altri processi, non particolarmente frequenti, che vanno indagati caso per caso. Fenomeni di natura infiammatoria possono essere tra questi. 

Per quanto riguarda il coinvolgimento dell’ipotalamo (un’altra ghiandola che secerne ormoni), anche qui una disfunzione può avere cause genetiche, immunologiche o neoplastiche. Nella maggior parte dei casi, però, il problema è da ricercare nello stress o in una eccessiva perdita di peso. Un contatto medico a riguardo è sempre una scelta opportuna.

Il sanguinamento uterino anomalo racchiude le alterazioni del ciclo mestruale che si manifestano con un sanguinamento eccessivo, ridotto o che avviene in un momento non fisiologico.

Una possibile causa può essere “funzionale”, come nel caso di un ciclo cosiddetto “anovulatorio” (ovvero senza che avvenga l’ovulazione). Cicli anovulatori sono assolutamente fisiologici in età adolescenziale (durante i primi cicli mestruali) così come in epoca premenopausale.

Il ciclo non ovulatorio è anche tipico della Sindrome dell’ovaio policistico, che è una delle cause principali di saguinamento uterino anomalo in età fertile. 

Va sempre tenuta in considerazione in questi casi anche la possibile presenza di una gravidanza misconosciuta, la cui complicanza può presentarsi appunto sotto forma di sanguinamento uterino. 

Anche la presenza di lesioni uterine benigne o maligne è sempre da indagare (è importante notare che queste sono cause davvero rare di sanguinamento uterino in età giovanile, e che la loro frequenza cresce con l’età).

Il sanguinamento uterino anomalo può peraltro avere come causa un’alterazione della funzionalità coagulatoria, che può essere necessario valutare. Anche in questo caso, il consulto con un medico è l’opzione migliore.

Sia in caso di amenorrea che di sanguinamento uterino anomalo, un’ecografia pelvica, abbinata ad un esame obiettivo ginecologico ed alla valutazione ormonale sono spesso necessari nella comprensione della (o delle) cause.

 Trattamento

Il trattamento specifico è diverso a seconda della causa e del tipo di alterazione del ciclo mestruale, che è comunque da indagare e comprendere, al fine di essere gestita in sicurezza. 

Lo schema preferito

L’attenzione nutrizionale è particolarmente importante quando l’alterazione ormonale sia causata da stress o perdita di peso eccessivi, nel caso della Sindrome dell’ovaio policistico e quando la causa è infiammatoria.

Ricominciare (o cominciare) a nutrirsi in maniera adeguata, recuperando massa magra e riducendo la massa grassa è spesso la terapia efficace nel caso dell’ovaio policistico, così come nell’amenorrea da stress o da eccessiva perdita di peso.

In un quadro che riconosca una eziologia infiammatoria, il dosaggio di citochine infiammatorie specifiche e un’azione volta alla riduzione dell’infiammazione generalizzata attraverso un approccio nutrizionale adeguato e una dieta di rotazione, insieme con l’attività fisica, può essere di utile supporto.

Anche in caso di patologia neoplastica sottostante, modificazioni mirate dello stile di vita possono essere di valido supporto nella gestione della terapia  da instaurare.

 Altro

Il supporto psicologico, così come l’uso di integratori alimentari a supporto terapeutico vanno valutati a seconda delle necessità e della causa dell’alterazione del ciclo mestruale.

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