Malattie invernali

Sinonimi: Malattie da raffreddamento, Malanni di stagione
di Simona Contestabile - Allergologa e Immunologa Clinica

Con il termine “malattie invernali” si intendono le classiche patologie da raffreddamento: raffreddore e mal di gola, tosse e sinusite.

 Sintomi

Il raffreddore è una malattia di origine virale molto comune, che provoca l’infiammazione della mucosa nasale e faringea (gola).

Altamente contagioso, il raffreddore può essere trasmesso con starnuti, tosse e  gocce di saliva. I sintomi sono: naso chiuso e gocciolante, gola irritata con senso di irritazione faringea, accessi di starnuti con rinorrea acquosa, raucedine e forte congestione nasale.

Di solito sono interessate le alte vie respiratorie, ma come complicanze del raffreddore possiamo avere anche otite, sinusite, faringite e a volte bronchite.

Il clima freddo rappresenta sicuramente un fattore di rischio per il suo sviluppo. Ma perché alcuni di noi sono più soggetti al raffreddore col freddo?

Non esiste una vera “tendenza ad ammalarsi” più spesso in inverno, e va un po’ sfatato anche il mito del “bambino fragile di gola o di polmoni”.

Spesso sono atteggiamenti scorretti dal punto di vista terapeutico e alimentare che possono facilitare le malattie invernali; riequilibrando questi aspetti alimentari e riparando i danni provocati da scorrette terapie (come l’uso improprio degli antibiotici), tutti tornano capaci di difendersi egregiamente da queste patologie.

Il mal di gola è una infiammazione della gola determinata, nella maggior parte dei casi, da virus e più raramente da batteri e può ricorrere con estrema frequenza nel periodo autunno-inverno.

I sintomi principali sono dolore, soprattutto durante la deglutizione o il parlare, spesso voce rauca e febbre. La gola è in genere arrossata e il suo colore può variare dal rosso rubino al violaceo, anche con presenza di piccole punteggiature bianche o colata di muco-pus nel retrofaringe. I linfonodi del collo possono essere aumentati di volume e dolenti.

Se si tratta di una faringite cronica o recidivante con frequenza, soprattutto nell’adulto, occorre ricercare le cause determinanti, oltre a quelle favorenti. Spesso si tratta di allergie ad agenti inalanti (come la polvere), ma un classico esempio di mal di gola è quando ci bagniamo all’improvviso sotto un temporale e la sera stessa cominciano ad avere rossore in gola.

Un sintomo molto frequente nelle patologie invernali è la tosse.

La tosse è un riflesso di difesa dell’organismo in risposta a un’azione irritante sulla trachea o sui bronchi.

Se raffreddore ed influenza esordiscono tipicamente con la tosse secca, negli stadi più avanzati la tosse produttiva prende il sopravvento. La comparsa della tosse grassa viene generalmente interpretata come una complicanza dell’affezione respiratoria primaria, sinonimo di un’infezione (spesso batterica) in atto.

La tosse può genericamente essere quindi distinta in:

  • tosse secca, tipica delle situazioni irritative della trachea e dei bronchi; si presenta con assenza di catarro, senza espettorazione, con colpi ripetuti, accompagnata spesso da fastidio o solletico in gola, da dolore al petto;
  • tosse catarrale, rappresentata da una tosse grassa, cioè accompagnata da rumori umidi, che indicano la presenza di un eccesso di catarro; può essere produttiva, cioè dar luogo all’espettorazione, vale a dire all’eliminazione del catarro, oppure no.

Ci sono bambini che iniziano a tossire ad ottobre e finiscono a maggio, lo sanno bene i genitori che sperimentano tutti gli sciroppi per la tosse soprattutto per farli smettere e riposare di notte.

I piccoli, spesso iscritti alla scuola materna, presentano raffreddore con secrezioni gialle, che si accumulano, scendono in gola e provocano la tosse.

L’alimentazione riveste un ruolo centrale in una patologia come la tosse, come vedremo successivamente.

Anche molti adulti, dopo la classica influenza, continuano a presentare questo fastidioso sintomo anche per diverse settimane, come se una infiammazione minima persistente ritardasse la completa guarigione.

Sullo stesso sintomo (il colpo di tosse) si può agire con modalità molto diverse e con numerosi rimedi sia farmacologici sia naturali.

La sinusite si manifesta anch’essa soprattutto in inverno ed è dovuta al fatto che i germi responsabili del raffreddore si annidano nei seni paranasali e nasali, infiammandoli.

L’infezione di queste strutture tende a cronicizzare causando episodi ricorrenti di cefalea, e spesso ostruzione nasale.

Il quadro tipico della sinusite è dato quindi dall’accumulo di muco, dovuto a raffreddori di origine virale e talvolta batterica, che ostruisce il flusso aereo. Si entra così in un circolo vizioso, dove la sovraproduzione di muco da parte della membrana che riveste i seni mantiene l’occlusione degli orifizi ed ostacola il respiro.

Esistono due principali tipi di sinusite, la sinusite acuta e la sinusite cronica.

Nel primo caso i sintomi classici della malattia come rinorrea, febbre e cefalea si risolvono nel giro di qualche giorno.

Le sinusiti croniche sono invece stati infiammatori persistenti che, possono esser correlati ad un problema allergico oppure no, e danno origine a forme infettive ricorrenti che provocano mal di testa, febbricola e forte ostruzione nasale.

Nei più piccoli, l’ingrandimento delle adenoidi, può creare un’ostacolo alla respirazione nasale, costringendoli a respirare a bocca aperta.

Più spesso in inverno l’ipertrofia adenoidea e tonsillare (cioè l’ingrossamento di adenoidi e tonsille), viene tenuta sotto controllo dagli specialisti otorino-laringoiatri perché crea difficoltà nella respirazione.  

Questi bimbi di notte infatti possono anche soffrire di apnee notturne, che spaventano molto i genitori, ma prima  di pensare di toglierle chirurgicamente, si sappia che un’idonea integrazione alimentare e vitaminica e una dieta che riduca gli aspetti infiammatori dovuti all’alimentazione, può portare alla riduzione marcata dei sintomi che ne derivano e alla normalizzazione delle adenoidi stesse.

Un accenno alla bronchite, che è una complicanza delle infiammazioni delle alte vie respiratorie di cui abbiamo appena parlato, che spesso si manifesta con tosse secca che diviene progressivamente grassa e catarrale; si accentua verso sera, in posizione coricata.

Può essere presente espettorazione che, soprattutto nel bambino, può determinare episodi di vomito.

La febbre non è sempre presente e in genere non è troppo elevata.

 Dieta

Dal punto di vista alimentare sarà utile integrare la nostra alimentazione con alimenti ad alto contenuto di Vitamina C, ad esempio le arance che sono di stagione, e un giusto apporto di frutta, verdura e cereali integrali.

Gestire inoltre lo stato infiammatorio generale, attraverso il test PerMè (che integra la valutazione della glicazione e della infiammazione alimentare) oppure mirando solo alla glicazione con il  GlycoTest o alla infiammazione da alimenti con Recaller 2.0 consente di valutare i profili alimentari individuali, per impostare una corretta dieta di rotazione sui grandi gruppi alimentari risultati positivi al test e modificare la utilizzazione degli zuccheri. Tante volte abbiamo visto bambini “fragili di polmoni” diventare resistentissimi e forti con qualche piccolo cambio alimentare.

Il recupero di un rapporto naturale e sano con l’alimentazione riduce i livelli infiammatori e rende il sistema immunitario più pronto a rispondere a virus o batteri.

In breve tempo il classico fastidioso “catarrino” che dal naso scende in gola, migliorerà.

Nei bimbi iniziare il pasto con una crudité può essere di grande aiuto; de essere una abitudine per tutta la famiglia quella del “crudo, vivo e colorato” perché può facilitare l’assunzione di frutta e verdura nei più piccoli.

Da anni aiutiamo i nostri pazienti a prevenire e ad affrontare con successo le malattie da raffreddamento tipiche dell’inverno con questi schemi semplici e applicabili in ogni famiglia.

Fitoterapici e minerali a sostegno delle difese immunitarie

Il caposaldo della prevenzione invernale è un’associazione di Crucifere (cavolo, broccoletti, verza) con Zinco, Manganese e Vitamina C. 

Zerotox Betamune è una preparazione originale che sfrutta appunto l’azione antinfiammatoria di un particolare estratto di broccolo, riducendo molte citochine pro infiammatorie.

La sinergia con Zinco e Manganese (potenti attivatori delle naturali funzioni antiossidanti) consente di usare questo prodotto con efficacia sia per la prevenzione delle malattie invernali e dei disturbi respiratori durante tutto l’anno (1 tavoletta al giorno per tutti i mesi autunno-invernali) e nei casi acuti (tosse, bronchite, raffreddamenti) con dosi fino a 3-4 tavolette distribuite nella giornata, per aiutarne la rapida risoluzione.

Minerali

Le miscele di specifici minerali (Zinco, Rame, Manganese) stimolano efficacemente la capacità difensiva del sistema immunitario.

In particolare lo Zinco: una meta-analisi pubblicata dalla prestigiosa rivista Cochrane Database ha dimostrato come l’integrazione di questo oligoelemento sia estremamente utile sia nelle fasi di raffreddamento sia di prevenzione.

Noi consigliamo di assumere ogni giorno 1 capsula di Oximix 1+ Immuno (miscela di minerali oxiprolinati adatti alla protezione invernale) durante o dopo la prima colazione. In concomitanza dei picchi di influenza si può raddoppiare la dose di Oximix 1+ per periodi di 8-10 giorni.

I minerali sono anche molto utili e sicuri per prevenire le infezioni respiratorie ricorrenti nei bambini.

In particolare nei piccoli che fanno fatica ad espettorare i catarri, il Rame, oltre a sostenere le difese individuali, stimola l’eliminazione del catarro.

Quindi, è possibile iniziare anche adesso, Oximix 1+ Immuno sciroppo, con dose diversa a secondo dell’età  e del peso, andando dai 2,5 ml 2 volte al giorno per i più piccoli fino ai 5 ml 3 volte al giorno per i bambini dai 3 anni in su. 

A livello locale, in caso di forte infiammazione della mucosa oro-faringea, è possibile utilizzare la propoli, che va presa all’inizio di qualsiasi forma infettiva per stimolare le capacità difensive dell’organismo, e anche per la sua intrinseca azione antibiotica e antivirale naturale.

In caso di infiammazione della mucosa oro-faringea, cioè in caso di mal di gola o di tonsillite, la propoli può essere usata per spennellature locali e anche per fare dei gargarismi durante il giorno, usandone sempre una ventina di gocce della stessa diluizione al 20%, versate in mezzo bicchiere d’acqua.

Ad esempio è possibile utilizzare 10 spruzzi di Dria Propoli spray o 40 gocce di Dria Propoli gocce. Entrambi questi prodotti bilanciano in maniera ottimale la propoli, i giusti minerali e alcuni estratti vegetali utili per contrastare le malattie invernali.

Vitamina C

Durante il periodo invernale va presa una integrazione di Vitamina C.

Noi suggeriamo in genere una dose compresa tra 500 e 1000 mg al giorno, suggerendo preparazioni come Vita-C Immuno (Nature’s Bounty) che contiene anche Echinacea e Rosa Canina, nella misura di 2 compresse al giorno, o Ester-C Plus 500 (Solgar), 2 capsule da 500 mg, o Ester-C Plus 1000 (Solgar), 1 capsula.

Lo schema preferito

Ogni giorno:

Cosa fare ai primi sintomi (in aggiunta alla terapia di prevenzione), per qualche giorno:

Aumentare Betamune a 2-3 tavolette al giorno.

Aumentare Oximix 1+ Immuno a 2-3 capsule al giorno.

Olio essenziale di melaleuca (Tea Tree oil), un rimedio con potenti proprietà antimicrobiche. Quando non ci sia evidenza di una sensibilità personale, poche gocce (il genere se ne danno tre per un paio di volte al giorno) deglutite da un cucchiaino aiutandosi con un po’ d’acqua, svolgono un’importante azione antivirale, stimolando le naturali difese immunitarie.

Anche il tè verde, secondo recenti studi scientifici, ha una spiccata azione antivirale. Per la prevenzione basta assumere 1 capula al giorno di Fito Tè Verde (Solgar), invece nelle fasi acute è utile il dosaggio di 2 capsule al giorno.

In caso di sintomi infiammatori più intensi, con componente allergica (come nell’asma), è necessario affiancare l’olio di Perilla e l’olio di Ribes nero, come ad esempio Ribilla (Zerotox) al dosaggio di 1 perla durante al prima colazione e 1 perla durante la cena per i bambini e 2 più 2 per gli adulti.

Resta ovviamente inteso che di fronte ad un disturbo che duri in modo anomalo oppure si manifesti in modo intenso, è bene mettersi in contatto con il proprio medico per un parere ed una eventuale valutazione clinica per la corretta guida verso la guarigione.

 Sintomi

 Dieta