Anche tre uova al giorno aiutano a levare il colesterolo di torno

22 Marzo 2021
Anche tre uova al giorno aiutano a levare il colesterolo di torno

Per molti anni le uova sono state proposte come “cibo cattivo”, responsabili soprattutto di provocare l’innalzamento del colesterolo. Si tratta di una errata convinzione che la scienza ha potuto smontare con una serie di lavori scientifici importanti. 

La considerazione più intrigante proviene dalla review pubblicata su Nutrients a fine marzo 2018 che ha confermato che non solo le uova non influenzano negativamente il profilo lipidico, ma sembrano in alcuni casi addirittura in grado di migliorare il quadro, con i relativi possibili benefici sulla salute cardiovascolare.

Si è mostrato cioè che le uova potrebbero addirittura essere protettive sulla salute cardiovascolare, all’opposto di quanto si è detto per anni. 

Pur sapendo fin dal 1999 che solo il 25% delle persone con il colesterolo elevato lo devono al colesterolo introdotto con la dieta (Journal of Lipid Research 1999), la lotta scientifica tra uova, statine e colesterolo continua sempre più aggressiva e su Eurosalus abbiamo discusso a fondo di questo tema riprendendo e chiarendo a fondo, ad esempio, la querelle iniziata fin dal 2015 tra il British Medical Journal inglese e la FDA americana sui possibili effetti positivi (sì, positivi) dell’innalzamento dei livelli ematici di questo grasso. 

Poi, dopo altre infinite discussioni, ad Agosto 2017 è stato pubblicato su Lancet (una delle principali testate scientifiche mondiali) uno studio che potrebbe (e dovrebbe) porre fine alla discussione.

L'eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati è la vera causa di un innalzamento del colesterolo. Per la maggior parte delle persone, cioè 3 persone su 4, le uova, anche tre al giorno, si sono dimostrate benefiche per la salute cardiovascolare.

Si tratta di una ricerca, denominata PURE (acronimo di Prospective Urban Rural Epidemiology) che ha valutato oltre 135.000 soggetti provenienti da 18 Paesi e cinque continenti, sia da zone urbane che rurali, seguiti per una media di 7,4 anni, andando a valutare le abitudini alimentari e come queste si associassero con la mortalità complessiva ed il rischio cardiovascolare.

Come riportato nell’esaustivo articolo scritto dal Dr. Cappelletti, “una dieta ricca di carboidrati si associa con un rischio aumentato di mortalità generale, mentre il consumo di grassi (totali e saturi-insaturi) si correla con una riduzione della mortalità generale”.

Significa che si apre uno scenario assolutamente rivoluzionario che rende obsolete tutte le indicazioni di riduzione del consumo di grassi, e specialmente dei grassi saturi, al fine di ridurre il rischio cardiovascolare.

La sostituzione dei carboidrati e degli zuccheri con grassi insaturi portava ad una riduzione di mortalità complessiva dell’11% e della mortalità per malattia non-cardiovascolare del 16%.

Il possibile nemico, per il colesterolo, deriva quindi dagli zuccheri semplici, che sono identificati come il vero “pericolo” dal quale guardarsi e il consumo di proteine non ha correlazioni con la modifica della mortalità.

Venendo invece alle tre uova al giorno descritte nel titolo, i ricercatori hanno segnalato che nei soggetti che mangiano uova in abbondanza, non si evidenzia un innalzamento del colesterolo totale di partenza, mentre il colesterolo “buono” (HDL) e il colesterolo “cattivo” (LDL) crescono poco e insieme e la frazione di LDL che cresce, come spiegato poco oltre, è quella meno pericolosa.

Questo significa che il rischio cardiovascolare definito dal rapporto tra Colesterolo totale e HDL resta basso.

L’analisi si è poi spinta oltre: sia il colesterolo HDL (“buono”) che l’LDL (“cattivo”) sono composti da frazioni di colesterolo di grandezza differente. Le frazioni HDL più grandi sono maggiormente protettive sul rischio cardiovascolare mentre quelle più piccole sembrano avere un ruolo minore.

Le frazioni LDL più grandi, d’altra parte, hanno un ruolo ridotto nell’incrementare il rischio cardiovascolare perché meno soggette all’ossidazione. 

La bella sorpresa, in questo caso, è stata la seguente: il colesterolo presente nelle uova sembra incrementare la frazione di più grandi dimensioni di entrambi i tipi di colesterolo, il che significa minori rischi sul fronte LDL e maggiori benefici sul fronte HDL.

In pratica, il consumo di uova (e del colesterolo che contengono) ridurrebbe il rischio cardiovascolare causato da un colesterolo HDL (protettivo) basso, migliorando il rapporto Totale/HDL. Questo è confermato anche nelle popolazioni ad alto rischio (diabetiche, obese e insulino-resistenti) analizzate: la quota LDL restava all’incirca mantenuta mentre la quota di HDL (protettiva) incrementava.

L’analisi effettuata ha consentito di evidenziare che in soggetti sani che hanno mangiato 3 uova al giorno per 4 settimane si sono alzati i livelli di un particolare enzima (PON1) in grado di ripulire le arterie dal colesterolo depositato. Infatti, la somministrazione di 3 uova al giorno per 12 settimane a soggetti malati di sindrome metabolica, in associazione a una moderata restrizione dei carboidrati, aveva migliorato la capacità di portare via il colesterolo dalle arterie. Importante notare come questo effetto non era evidente in chi aveva consumato solo gli albumi delle uova, quindi senza il colesterolo presente nei tuorli.

Come chiaramente espresso nell’articolo di Eurosalus “Le uova che proteggono dal rischio cardiovascolare”, gli effetti positivi delle uova sembrano essere particolarmente evidenti in chi le utilizza in una dieta che voglia ridurre il grasso corporeo.

E in effetti le uova sono importanti alleate anche in chi vuole ritrovarsi più in forma. Da anni infatti, su Eurosalus e nella pratica clinica del Centro Medico SMA di Milano si sostiene l’utilità delle uova per la salute di quasi tutti i nostri pazienti, applicando in modo personalizzato le scelte dietetiche, studiando accuratamente il coinvolgimento degli zuccheri (Test PerMè) nelle abitudini alimentari da modificare.