Le uova che proteggono dal rischio cardiovascolare

11 Aprile 2018
Le uova che proteggono dal rischio cardiovascolare

La scienza si evolve e spesso capita che in questa evoluzione continua ci mostri cose che un tempo ritenevamo impossibili: come quando si è scoperto che la terra fosse tonda o come quando si è mostrato che le uova potrebbero addirittura essere protettive sulla salute cardiovascolare. Sì, avete letto bene.

Sono anni che il processo di assoluzione delle uova è in atto e sono anni che su Eurosalus e nella pratica clinica del Centro Medico SMA di Milano si sostiene l’utilità delle uova per la salute di ciascuno.

In questo processo di assoluzione, è di fine marzo 2018 la review pubblicata su Nutrients che mette un ulteriore punto fermo importantissimo: non solo le uova non influenzano negativamente il profilo lipidico, ma sembrano in alcuni casi addirittura in grado di migliorare il quadro, con i relativi possibili benefici sulla salute cardiovascolare.

La review riprende diversi punti a favore di questa constatazione e alcuni sono talmente evidenti e sorprendenti che per festeggiare dovremmo tutti farci una frittata.

Recenti studi fatti con le uova dimostrano che l'utilizzo di colesterolo addizionale nella dieta non ha un effetto negativo sul profilo lipidico e che in alcuni casi appare migliorare il profilo colesterolemico e la funzionalità delle HDL. Uova, bentornate tra noi.

Ormai da anni sappiamo che il colesterolo dietetico influisce in minima parte (circa il 25%) sui valori di colesterolo circolante. Quindi, un minimo, il colesterolo con la dieta ricca di colesterolo sale (sono altre le strategie da mettere in atto per abbassarlo), ma quale colesterolo sale?

In chi mangia uova in abbondanza i ricercatori hanno segnalato che nei soggetti che mangiano uova in abbondanza, non si evidenzia un innalzamento del colesterolo totale di partenza, mentre il colesterolo “buono” (HDL) e il colesterolo “cattivo” (LDL) crescono poco e insieme e la frazione di LDL che cresce, come spiegato poco oltre, è quella meno pericolosa. Questo significa che il rischio cardiovascolare definito dal rapporto tra Colesterolo totale e HDL resta basso.

D’altra parte, e questa è la cosa davvero interessante, se il colesterolo cattivo è di partenza più alto di quello buono (senza ipertrigliceridemia associata), mangiando uovo è il colesterolo HDL (buono) quello che cresce.

In pratica, il consumo di uova (e del colesterolo che contengono) ridurrebbe il rischio cardiovascolare causato da un colesterolo HDL (protettivo) basso, migliorando il rapporto LDL/HDL. Questo è confermato anche nelle popolazioni ad alto rischio (diabetiche, obese e insulino resistenti) analizzate: la quota LDL restava mantenuta mentre la quota di HDL (protettiva) incrementava.

L’analisi si spinge oltre: sia il colesterolo HDL (“buono”) che l’LDL (“cattivo”) sono composti da frazioni di colesterolo di grandezza differente. Le frazioni HDL più grandi sono maggiormente protettive sul rischio cardiovascolare mentre quelle più piccole sembrano avere un ruolo minore. Le frazioni LDL più grandi, d’altra parte, hanno un ruolo ridotto nell’incrementare il rischio cardiovascolare perché meno soggette all’ossidazione.

La bella sorpresa in questo caso è la seguente: il colesterolo presente nelle uova sembra incrementare la frazione di più grandi dimensioni di entrambi i tipi di colesterolo, il che significa minori rischi sul fronte LDL e maggiori benefici sul fronte HDL.

Altro? Sì: a quanto pare il colesterolo dietetico è in grado di stimolare la produzione di un enzima (PON1) che è noto per la sua azione protettiva nei confronti delle placche aterosclerotiche. Questo attraverso l’inibizione dell’ossidazione del colesterolo, la riduzione dell’infiammazione mediata dai macrofagi e stimolando la funzionalità del colesterolo HDL.

I livelli di PON1, ad esempio, sono risultati incrementati in individui (che nello studio erano “giovani e sani”) che consumavano 3 uova al giorno per 4 settimane (sì: 3 uova al giorno, tutti i giorni, per 4 settimane).

Questo tipo di effetto sembra in qualche modo evidente anche in adulti con la sindrome metabolica che esposti a 3 uova al giorno per 12 settimane, in associazione a una moderata restrizione dei carboidrati, avevano migliorato la propria capacità di portare via il colesterolo dalle arterie.

Importante notare come questo effetto non era evidente in chi aveva consumato solo gli albumi delle uova, quindi senza il colesterolo presente nei tuorli.

Gli effetti positivi delle uova sembrano essere particolarmente evidenti in chi le utilizza in una dieta che voglia ridurre il grasso corporeo. E in effetti le uova sono importanti alleate anche in chi vuole ritrovarsi più in forma.

«Recenti studi fatti con le uova – conclude l’articolo scientifico – dimostrano che l’utilizzo di colesterolo addizionale nella dieta non ha un effetto negativo sul profilo lipidico e che in alcuni casi esso appare migliorare il profilo colesterolemico e la funzionalità delle HDL».

Uova (tuorli inclusi), bentornate tra noi.

Bibliografia essenziale

Blesso CN, Fernandez ML., Dietary Cholesterol, Serum Lipids, and Heart Disease: Are Eggs Working for or Against You? Nutrients 2018, 10, 426