I cinque alleati del fegato

7 Dicembre 2022
I cinque alleati del fegato

Il fegato è un organo estremamente complesso e rappresenta la più grande ghiandola del corpo umano. 

Responsabile della trasformazione, distribuzione e mantenimento delle sostanze nutritive per il nostro organismo, svolge altre numerose funzioni: produce la bile e con questa coadiuva nella digestione dei grassi; accumula glucosio sotto forma di glicogeno come riserva energetica; immagazzina minerali e vitamine, indispensabili per tutti i processi chimici del corpo; è utile per il metabolismo delle proteine e per la sintesi di colesterolo e trigliceridi oltre che per eliminare le sostanze tossiche.

Queste sono solo alcune delle principali funzioni del fegato e fa comprendere come sia indispensabile per l’organismo umano.

Il fegato può essere tuttavia danneggiato da tossine, alimentazione scorretta, eccesso di zucchero, infezioni virali, parassitarie o batteriche.

La letteratura scientifica è concorde nel confermare che alcuni alimenti consumati dall'essere umano hanno mostrato azioni epatoprotettive.

Per questo motivo l’alimentazione, ancora una volta, svolge un ruolo cruciale per il fegato e la letteratura scientifica è d’accordo nel confermare che certi alimenti consumati dall’essere umano hanno mostrato azioni epatoprotettive.

Ma quali sono? Vediamoli insieme.

1. Frutta e verdura

I vegetali offrono vitamine e minerali indispensabili per il fegato e i suoi processi chimici, ma in primis limitano l’assorbimento delle sostanze tossiche, facilitandone l’evacuazione con le feci. Inoltre, sono ricchi in antiossidanti, fondamentali per neutralizzare i radicali liberi che si formano inevitabilmente a seguito dei processi chimici che servono per eliminare le sostanze tossiche.

Tra questi, il carciofo vanta proprietà fondamentali per favorire la secrezione biliare; molti studi hanno evidenziato come le foglie di carciofo sembrano essere epatoprotettive, soprattutto nei pazienti affetti da steatosi epatica.

Al carciofo si aggiungono le crucifere, che hanno dimostrato di migliorare la funzione detossificante del fegato attraverso dei composti chiamati Isotiocianati, la forma attivata dall’enzima mirosinasi. È bene ricordarsi tuttavia che la cottura prolungata delle crucifere impatta sull’attività enzimatica e pertanto è consigliabile mangiarli a crudo o utilizzare cotture rapide.

L’estratto di foglie di tarassaco sembra aggiungersi agli ortaggi amici del fegato, con l’effetto di migliorare l’accumulo di lipidi nel fegato.

2. Omega 3 e acidi grassi polinsaturi

Omega 3 e acidi grassi polinsaturi sono stati e sono tutt’ora oggetto di studi ed è emerso come il loro utilizzo abbia aiutato nel migliorare la dislipidemia ottimizzando i livelli di grasso epatico, ma anche i valori di transaminasi, suggerendo un ottimo potenziale terapeutico per il fegato. Via libera quindi a pesci ricchi di omega 3 e acidi grassi polinsaturi come salmone o sgombro, ma anche al consumo di oli vegetali come l’olio extra vergine di oliva (meglio a crudo) e l’utilizzo di semi oleosi non tostati come semi di lino, chia, canapa da utilizzare per condire le insalate.

3. Spezie

Curcuma e zenzero si annoverano anch’essi tra gli amici del fegato. La curcuma ha potenti effetti antiossidanti, antinfiammatori e antitumorali, ma il suo utilizzo ha anche dimostrato una significativa riduzione di grasso nel fegato. Lo zenzero, allo stesso modo, agisce limitando l’assorbimento dei grassi, ma anche migliorando l’aspetto glicemico e antiossidante.

4. Acqua, tè verde e caffè

L’acqua è indispensabile per tutte le cellule del nostro corpo; pertanto, una buona idratazione è fondamentale anche per la corretta funzionalità del fegato.

Altri studi hanno invece dimostrato come l’assunzione di caffè può ridurre l’incidenza di malattie del fegato, tra cui fibrosi, cirrosi e cancro. Uno studio scozzese ha scoperto infatti, che il consumo di caffè era associato a una riduzione della prevalenza di cirrosi in pazienti con malattia epatica cronica, indipendentemente dalla quantità di caffè consumato. 

Anche il tè verde sembra avere un ruolo preventivo nei tumori epatici.

5. Abitudini alimentari

Il corretto bilanciamento tra carboidrati integrali e proteine e l’utilizzo occasionale di zuccheri sono due strategie che aiutano il fegato a lavorare correttamente e ad evitare l’accumulo eccessivo di grasso nell’organo, che può comprometterne la funzionalità.

Via libera quindi a piatti unici e completi (e non al singolo piatto di pasta), a colazioni complete con la giusta quota proteica (yogurt e noci e non solo latte e biscotti) e all’utilizzo occasionale del bicchiere di vino o della fetta di torta.

Sapere inoltre, la quota corretta di zuccheri da utilizzare, attraverso l’esecuzione di un Glyco Test, è una strategia vincente per il fegato.

 Nel centro SMA in cui lavoro insegno sempre che gli alimenti non sono nemici, ma neanche miracolosi; tuttavia, è bello sapere che in natura esistono degli alleati per la corretta funzionalità dei nostri organi e che anche la modalità con cui ci si nutre può aiutare il fegato (e gli altri organi) a stare bene e in salute.