di
Beatrice Zantedeschi
22 Giugno 2023
Stevia, aspartame, acesulfame K, saccarina, sucralosio... sono solo alcuni dei più comuni dolcificanti in commercio che spesso troviamo indicati in etichetta con la sigla E seguita da un numero. Hanno meno calorie rispetto allo zucchero bianco ed un potere dolcificante nettamente maggiore.
I dolcificanti inizialmente sono stati introdotti per alcuni consumatori come i diabetici o per chi aveva difficoltà nel mantenere il proprio peso, ma si è oramai accertato che il consumo continuo di bibite ed alimenti dolcificati ha un effetto paradossale.
L'utilizzo di dolcificanti inganna il palato ma non la mente. La mancanza di calorie fa si, che nei centri cerebrali, non venga attivato il senso di gratificazione. Il risultato è quindi un perenne stato in cui il cervello invia segnali di fame e di continua ricerca di cibo dolce.
Nelle nuove raccomandazioni l'OMS definisce come l'utilizzo di dolcificanti non zuccherini non solo non porti alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini ma comporti potenziali effetti indesiderati come aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti.
Gli studi dimostrano che chi usa abitualmente dolcificanti e chi consuma bevande con dolcificanti ha un rischio maggiore, rispettivamente, del +34% e +23% di sviluppare diabete di tipo 2 nel corso del tempo.
Si è inoltre evidenziato come la presenza di dolcificanti in integratori a base di inositolo utilizzati nel trattamento della Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS) rallenterebbe o addirittura annullerebbe l'assorbimento dell'inositolo compromettendone così l'efficacia.
Nel centro SMA in cui lavoro insegniamo ai nostri pazienti che, per ridurre l'assunzione di zuccheri semplici, non è necessario ricorrere all'utilizzo di dolcificanti ma ci sono modi molto più salutari.
Ecco qualche consiglio più pratico da applicare nella quotidianità:
Il mio consiglio è di imparare a mangiare sano tutti i giorni, quindi non ricercare sostituti dello zucchero bensì ridurlo dalla quotidianità, a poco a poco, in modo da abituarci a sapori sempre meno dolci ed apprezzare così i sapori autentici e naturali di molti alimenti.
Lo zucchero, tuttavia, non va eliminato ma semplicemente limitato. A tal proposito è possibile personalizzare le proprie scelte alimentari e conoscere la giusta quantità di zuccheri che ognuno di noi può concedersi attraverso l'esecuzione di test come il Glyco test.