Bassa dose di aspirina e traumi cefalici negli anziani: scarso rischio di emorragia

19 Gennaio 2004
Bassa dose di aspirina e traumi cefalici negli anziani: scarso rischio di emorragia

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Da questo punto di vista, l’azione dell’aspirina può essere tranquillamente assimilata anche ad alcuni altri anticoagulanti lievi, con un’azione aspirin-like, come ad esempio il pesce, la ginkgo biloba, o l’iperico. I ricercatori hanno individuato 231 pazienti anziani (età media 79 anni) presentatisi in due reparti di pronto soccorso con traumi cerebrali da lievi a moderati (indice di Glasgow 9-15); 110 di questi assumevano aspirina a bassa dose e 121 no.

La prevalenza di fatti emorragici, determinata con una TAC, si è dimostrata praticamente identica nei due gruppi (25% contro 26%). Cinque pazienti in ciascun gruppo hanno avuto bisogno di un’incisione dell’ematoma.

Benché dallo studio siano stati esclusi i pazienti con traumi importanti, non è stata evidenziata nessuna differenza significativa tra chi faceva uso di aspirina a bassa dose per problemi di tipo cardiovascolare e chi invece non ne faceva assolutamente uso.

Questo risultato appare quindi rassicurante per chi fa uso di farmaci aspirin-like: la loro valenza protettiva sull’apparato cardiovascolare non genera un problema più grave, come appunto l’emorragia intracranica.

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