Quando 10 minuti a settimana salvano la vita

28 Marzo 2019
Quando 10 minuti a settimana salvano la vita

Le modifiche allo “stile di vita” sono ormai raccomandate come prima linea di intervento, sia in senso preventivo che curativo, pressoché per tutte le patologie.

Avere un’alimentazione corretta e mantenersi attivi, infatti, sono due aspetti fondamentali del benessere e hanno un impatto estremamente importante quando si parla di prevenzione e/o terapia. 

Spesso quando si parla di attività fisica ci si chiede quanto tempo sia effettivamente necessario per avere dei risultati apprezzabili. A questa domanda l’OMS risponde raccomandando per la popolazione adulta 150 minuti settimanali di attività fisica di intensità moderata o 75 minuti di attività intensa.

Compiere almeno 10 minuti di attività fisica a settimana si è dimostrato capace di ridurre la mortalità globale di quasi il 20%.

Queste indicazioni non sono “drammatiche” in quanto 150 minuti a settimana sono equivalenti a mezz’ora di attività al giorno per 5 giorni, e spesso basta cambiare le abitudini di spostamento da/per andare al lavoro per arrivarci. Il raggiungimento di queste indicazioni può essere anche attraverso 1-2 sessioni a settimana, magari nel weekend, come evidenziato nel caso degli “sportivi della domenica”.

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È anche vero che all’interno di una vita piena di impegni può essere difficile raggiungere anche questi target minimi, e per questo mi ritrovo spesso a citare ai miei pazienti e nelle mie indicazioni un famoso proverbio milanese che recita “piutost che nient l’è mei piutost” (letteralmente “piuttosto che niente, è meglio piuttosto”) con l’intento di spingere a fare il più che si riesce, tanto o poco che sia.

Nel mese di marzo 2019 sono stati pubblicati i risultati di uno studio che ha coinvolto oltre 88.000 soggetti tra i 40 e gli 85 anni al fine di valutare l’impatto dell’attività fisica ricreativa sulla mortalità globale, da malattia cardiovascolare o da tumore.

I dati emersi da questo importante lavoro sono proprio a sostegno della “saggezza popolare”, evidenziando come anche solo 10 minuti di attività a settimana siano in grado di ridurre la mortalità globale di quasi il 20%. Ovviamente al crescere dei minuti di attività anche gli effetti crescono, con una riduzione della mortalità globale di oltre il 30% per chi superava i 150 minuti a settimana (raccomandati dall’OMS) e di oltre il 40% per chi aveva oltre 1500 minuti a settimana di attività.

Simili riduzioni si osservavano anche nella riduzione della mortalità da malattia cardiovascolare e malattia tumorale.

Osservando quindi questi dati viene da dire, è proprio vero che anche poche attenzioni sono in grado di fare una grande differenza o, per dirlo in milanese, “piutost che nient l’è mei piutost”!

Bibliografia essenziale