Candida ricorrente, cosa fare?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
6 Febbraio 2014
Candida ricorrente, cosa fare?

DOMANDA

Gentile dottore,sono una ragazza di 29 anni che soffre da parecchi anni di episodi ricorrenti di candida. Ho effettuato i test delle intolleranze alimentari circa 3 anni fa e nonostante questo il problema si ripropone con una certa frequenza. Quali prodotti posso usare oltre alla dieta? La ringrazio molto.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

nel 2009 il nostro gruppo ha presentato a Varsavia in occasione del Congresso Europeo di Allergologia organizzato dall’European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) un lavoro in cui si mostra come una dieta di rotazione sulle personali ipersensibilità alimentari e in particolare una riduzione dell’apporto di lieviti e prodotti fermentati era d’aiuto per diminuire l’utilizzo di farmaci contro la candida vaginale, dimostrando la stretta connessione tra infiammazione da cibo e candidosi.

Quindi anche nel tuo caso la dieta riveste grande importanza. Considerando che il tuo ultimo test per le ipersensibilità alimentari risale ormai a 3 anni fa ti consiglio di ripetere un RecallerProgram per avere un quadro aggiornato della situazione.

Nei periodi di riacutizzazione come questo che ci descrivi nella tua lettera è bene ridurre i giorni liberi durante la settimana concedendosi di mangiare i cibi a cui si è intolleranti solo il mercoledì, il sabato sera e la domenica per 2-3 settimane consecutive.

Questo tipo di schema svolge un’ottima azione antinfiammatoria e permette di ridurre i fastidiosi sintomi della candida.

Sempre parlando di dieta è importante abbinare a tutti i pasti carboidrati e proteine, utilizzare esclusivamente cereali integrali, evitare assolutamente gli zuccheri semplici e masticare con attenzione ogni boccone.

Questi accorgimenti nutrizionali sono fondamentali per un miglior controllo degli zuccheri nel sangue e un corretto equilibrio dell’insulina così come per ridurre la fermentazione intestinale.

In acuto è possibile affiancare alla dieta una serie di rimedi naturali di supporto.

Utilissimo ad esempio un mix di olio composto da 24 ml di olio di Iperico, 3 ml di olio essenziale di Melaleuca e 3 ml di olio essenziale di Lavanda. Questa miscela svolge una buona azione antimicrobica, grazie all’olio essenziale di Melaleuca e di Lavanda e una buona azione lenitiva e riparativa con l’olio di Iperico. Si effettueranno 1-2 applicazioni al giorno per cicli di circa 10-15 giorni serenamente ripetibili all’occorrenza.

Utile anche integrare tutti i minerali fondamentali per una buona risposta immunitaria contro le infezioni.

Si utilizzerà ad esempio un prodotto come Oximix 1+ di cui assumere 5 ml a prima colazione in abbondante acqua o succo per cicli terapeutici di circa 40 giorni. Utili anche prodotti a base di olio di Perilla e di Olio di Ribes nero per la loro efficace azione antinfiammatoria e antiallergica. Di un prodotto come Ribilla (che unisce insieme olio di Ribes e olio di Perilla) si utilizzeranno 1 perla a prima colazione e 1 perla a cena per cicli di circa un mese.

In chiave omeopatica si utilizzeranno rimedi come Histaminum 9 CH e come Kreosotum 9 CH, che sono utilissimi per ridurre il prurito e il fastidio vaginale, al dosaggio di 3-4 granuli di entrambi 2-3 volte nel corso della giornata per cicli di circa 10-15 giorni anche ripetibili. In acuto è possibile assumere un tubo dose di Monilia 200 CH ai primissimi sintomi.

Nel nostro centro di Milano seguiamo molti pazienti con questo tipo di disturbo, aiutandoli a guarire attraverso un percorso di rieducazione ben definito che abbina insieme un “coaching nutrizionale” mirato, una valutazione medica e il consiglio dei rimedi naturali più utili.