Infiammazione da cibo: ecco i grandi gruppi alimentari

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
29 Gennaio 2013
Infiammazione da cibo: ecco i grandi gruppi alimentari

DOMANDA

Buonasera,facendo il test RecallerProgram mi è stata riscontrata un’ipersensibilità all’Aspergillus fumigatus e alla Candida albicans oltre che al frumento, nichel e lieviti. Come mi comporto dal punto di vista alimentare? Quali integratori posso prendere tra quelli consentiti? Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

lo scopo di una dieta volta a controllare l’infiammazione da cibo è di recuperare la tolleranza nei confronti dei grandi gruppi alimentari a cui si è risultati più sensibili con una dieta di rotazione settimanale che rispecchi in tutto e per tutto lo svezzamento infantile.

Da anni nel nostro centro (SMA di Milano) chi presenta problemi di infiammazione da cibo viene seguito e accompagnato verso la guarigione attraverso uno specifico percorso terapeutico.

Nel suo specifico caso quindi, ci saranno dei giorni in cui evitare frumento e glutine, nichel e lieviti, e dei giorni in cui invece si reintrodurranno gli alimenti appartenenti a questi grandi gruppi, magari in piccole quantità. L’eliminazione completa di una categoria di alimenti è sempre controproducente quando si parla di reazioni o intolleranze alimentari e anzi rischia di far perdere ulteriormente la tolleranza complicando il processo di reintroduzione.

Discutendo di infiammazione da cibo è sempre importante ragionare per grandi gruppi alimentari e non per singoli alimenti. Questa caratteristica fa di RecallerProgram uno dei test più innovativi e interessanti nel campo delle reazioni ai cibi. Proprio per questo il referto del RecallerProgram riassume in facciata i grandi gruppi a cui sei risultata più sensibile mentre riporta al suo interno i livelli di reattività verso le singole sostanze testate. L’evoluzione nel tempo porterà sempre più alla analisi dei gruppi di riferimento evitando di focalizzarsi su singole sostanze che diano reazione.

Se una persona ad esempio ha una reazione al pane, al formaggi, ai grissini, all’aceto e al miele è probabile che abbia una reattività globale nei confronti dei lieviti e dei prodotti fermentati. Questo si traduce sul piano pratico nel fatto che, nei giorni di dieta, farà attenzione a non assumere tutti gli alimenti che fanno parte del grande gruppo alimentare dei lieviti, compresi gli alimenti che magari non sono stati nemmeno testati.

Una reattività specifica nei confronti dell’Aspergillus fumigatus e della Candida albicans conferma solo la tua ipersensibilità per il grande gruppo alimentare dei lieviti.

Nei prossimi giorni noi di Eurosalus saremo a Nizza in occasione del Food Allergy and Anaphylaxis Meeting (FAAM 2013) organizzato dal European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI) e presenteremo un nostro lavoro di ricerca proprio sull’identificazione dei grandi gruppi alimentari.

Più di 5.000 soggetti si sono sottoposti alla valutazione del titolo di IgG per più di 40 alimenti. Questi dati sono stati analizzati e studiati valutando la correlazione tra i vari alimenti e arrivando a descrivere dei cluster di differenziazione molto ben precisi. Con nostra grande soddisfazione è facile identificare sul piano statistico 4 grandi gruppi alimentari appartenenti a latte, lieviti, nichel e frumento, confermando quello che da anni il nostro gruppo afferma.

Sul piano naturale esistono, oltre alla dieta, tutta una serie di prodotti che possono aiutare a recuperare la tolleranza. Ad esempio è possibile utilizzare una miscela di minerali come quella di un prodotto come Oximix 3+ che grazie al buon bilanciamento di manganese, rame, zinco e magnesio favorisce la riconquista della tolleranza. Utilissimi anche prodotti come Olio di perilla e Olio di ribes nero che, riducendo l’infiammazione, mettono l’organismo e il sistema immunitario nelle condizioni migliori per ridurre lo stimolo flogistico.