Conciliare attività della tiroide e infiammazione da cibo

di Carla Camerotto - Nutrizionista
3 Febbraio 2015
Conciliare attività della tiroide e infiammazione da cibo

DOMANDA

Buongiorno,sono una giovane ragazza leggermente in sovrappeso con un ipotiroidismo in terapia con Eutirox. Dal test Recaller si è evidenziata una reattività per i gruppi di latte, lieviti e nichel. Quale alimentazione posso seguire, considerando che mi piacerebbe perdere del peso? Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

in Eurosalus abbiamo spesso discusso della importante azione di scelte alimentari appropriate per mantenere l’equilibrio tiroideo o per aiutarne il recupero.

L’infiammazione da cibo è un tema molto dibattuto nelle sue correlazioni con numerose patologie, comprese quelle della tiroide: un test Recaller o BioMarkers le offre uno strumento in più per contribuire a capire come indirizzare la sua alimentazione.

In un precedente articolo è presente un piccolo vademecum con alcuni consigli da applicare nella propria quotidianità.

Mi piacerebbe ora fornirle alcune indicazioni pratiche per poter sviluppare una giornata alimentare adatta alle sue reattività, prendendo in considerazioni le alternative possibili e la stagionalità.

  • Colazione: una spremuta, 1 uovo accompagnato da alcune gallette da scegliere “rigorosamente” integrali evitando nei giorni di rotazione di scegliere mais e avena (alternative farro, riso, kamut, miglio) una tazza di tè verde con qualche altra galletta con marmellata senza zucchero.
  • Pranzo: una mela per iniziare. Pasta integrale condita con carciofi e salmone cotti al vapore e insaporiti da uso di curcuma e olio a crudo per un piatto con ingredienti bilanciati, cercando di mantenere una buona proporzione tra i tre nutrienti in termini di volume.
  • Cena: un pasto leggero come ad esempio un piccolo mandarino per iniziare. Vellutata di zucchine (ottenuta frullando zucchine lesse e una piccola patata) condita con un filo di olio a crudo insieme a un filetto di branzino accompagnato da una porzione di radicchio crudo condito con olio e limone.

L’obiettivo è di avere tre pasti principali, cercando di concentrare i maggiori apporti nutrizionali nella prima parte della giornata.

Se la fame dovesse presentarsi fuori orario si idrati e sgranocchi un finocchio o un’altra verdura, ricorrendo con moderazione all’uso della frutta.

I soggetti ipotiroidei presentano frequentemente ipoglicemie reattive che aumentano la fame: un eccesso di uso di zuccheri, anche quelli della frutta, potrebbero incrementare questi meccanismi favorendo qualche “sbandamento” verso scelte poco appropriate.

Di base una buona alimentazione va a braccetto con il mantenimento di un buon livello di attività fisica.

Le giornate corte e le basse temperature stimolano poco ad uscire di casa per una passeggiata o un corsetta; soprattutto sono un forte deterrente per chi deve iniziare.

Il freddo in realtà è un valido alleato per stimolare l’attività del metabolismo.

Let’s move! Anche pochi minuti al giorno, ma è importante mantenersi quotidianamente attivi.