Scoperte le cellule che fanno diventare grassi, stimolate dall’infiammazione

14 Febbraio 2014
Scoperte le cellule che fanno diventare grassi, stimolate dall'infiammazione

Per anni ci siamo sentiti dire che l’unico motivo per cui si ingrassa è che si introducono più calorie e che al contrario si dimagrisce mangiandone di meno.

Oggi sappiamo che non è sempre vero, e che in alcune condizioni l’infiammazione da cibo può essere una delle cause più importanti di ingrassamento, indipendentemente dalle calorie introdotte.

Il fatto che un cibo potesse avere effetti dimagranti o al contrario ingrassanti in modo non correlato con le calorie contenute è stato oggetto di continui conflitti e di polemiche infinite, soprattutto se riferito alle ormai “superate” intolleranze alimentari.

Chi dimagrisce iniziando una dieta di controllo di uno o più Grandi Gruppi Alimentari lo sa perfettamente, ma le motivazioni scientifiche sono state comprese solo negli ultimi anni.

Nel 2012 ho avuto il piacere di partecipare all’incontro organizzato dal Corriere della Sera sulle intolleranze alimentari, dove si è affrontato il tema dell’infiammazione da cibo e della sua concezione rivoluzionaria, anche se la correlazione tra reazione alimentare e ingrassamento era stato già affrontato da importanti ricerche sul ruolo di particolari citochine e macrofagi del tessuto adiposo nel determinare obesità.

Uno di questi studi, pubblicato sull’International Journal of Obesity (Zeyda M et al, Int J Obes (Lond) 2007 Jun 26; [Epub ahead of print]) ed effettuato da un gruppo di ricercatori endocrinologi viennesi, ha gettato nuove luci sulle cause dell’ingrassamento e delle sue correlazioni con l’infiammazione di bassa intensità.

Grazie a questo lavoro è ancora più comprensibile perché persone che mantengano una infiammazione su base alimentare, possono più facilmente sviluppare una resistenza all’insulina.

Il lavoro di Zeyda non è l’unico: sappiamo che Mitchell Lazar ha pubblicato fin dal 2004 su Science i lavori che spiegano perché i macrofagi possono produrre resistina, come semplice risposta all’infiammazione a basso grado e determinare così insulino resistenza e la risposta difensiva di accumulo di grasso nelle cellule adipose.

Nello stesso modo numerosi lavori hanno precisato che il BAFF, citochina profondamente legata alla infiammazione da cibo, determina direttamente dei fenomeni di insulino resistenza (Kim YH et al, Exp Mol Med. 2009 Mar 31;41(3):208-16. doi: 10.3858/emm.2009.41.3.024), creando finalmente il ponte tra infiammazione e ingrassamento, e stimolando poi la produzione di adipochine che determinano obesità (Hamada M et al, Obesity (Silver Spring). 2011 Oct;19(10):1915-22. doi: 10.1038/oby.2011.165. Epub 2011 Jun 23).

Un altro ricercatore Koreano, omonimo dell’appena segnalato Kim, ha confermato, nel 2013, che BAFF è un modulatore e regolatore delle adipochine e che questa molecola rappresenta il possibile mediatore tra adipociti e cellule infiammatorie (Kim MY et al, Exp Mol Med. 2013 Jan 10;45:e4. doi: 10.1038/emm.2013.4).

Diventa chiaro perché una dieta che controlli i fenomeni di infiammazione da cibo aiuti a recuperare il proprio peso forma, riducendo la massa grassa e aumentando la massa magra. È chiaro perché l’organismo intossicato ed infiammato tende a aumentare di peso, e perché spesso le persone con allergie alimentari aumentino di peso senza comprendere le cause.

La chiave di tutto sta nella produzione di citochine infiammatorie (il BAFF ad esempio) e nell’attivazione di questi macrofagi del tessuto adiposo, che pur presentandosi con una struttura che di solito appartiene a cellule antinfiammatorie, sviluppano in realtà, stimolati dalla dieta o dalla infiammazione a basso grado, una produzione proinfiammatoria e inducono insulinoresistenza.

Creano cioè una condizione simile a quella presente nel diabete, e facilitano l’aumento della massa grassa.

Oggi possiamo misurare il livello di citochine infiammatorie presenti nell’organismo e capire quindi il livello di infiammazione presente. Possiamo seguire l’andamento nel corso di una dieta e di una terapia di supporto, utile a ridurre la resistenza insulinica.

Alcune di queste misurazioni sono previste nella effettuazione di Recaller, che già oggi consente di comprendere il Profilo Alimentare di ciascuno e di impostare la dieta più adatta a raggiungere il peso forma.

Da anni nel nostro centro di Milano, chi presenta problemi di infiammazione da cibo e vuole perdere massa grassa e peso, viene seguito e accompagnato verso la guarigione e il recupero della forma attraverso uno specifico percorso terapeutico.