Attenzione al Calcio: la sua assunzione facilita il cancro della prostata

8 Giugno 2007
Attenzione al Calcio: la sua assunzione facilita il cancro della prostata

Dovunque ci si giri si vedono spot o si sentono messaggi che richiamano all’aumento dell’uso del Calcio. È ormai invalsa la somministrazione di Calcio a qualsiasi donna che abbia superato i 40 anni come se fosse una prassi consolidata.

Non solo non ci sono dati in letteratura che giustifichino sì vasto impiego, ma esistono invece dati che segnalano, nei forti mangiatori di latticini o nei consumatori di integratori di calcio il rischio di Parkinson, di demenza, di calcolosi renale, e quello che è peggio, di forme tumorali.

Le forme tumorali connesse all’impiego del Calcio sono spesso ormono dipendenti, confermando quindi quel dato di aumento dei fattori simili all’insulina (IGF1 e IGF2) stimolati nell’organismo dalla assunzione di latticini.

Ma una recentissima ricerca Finlandese, pubblicata il 1° giugno sull’International Journal of Cancer (Mitrou PN et al, Int J Cancer 2007 Jun 1;120(11):2466-73) ha potuto valutare nel corso di 17 anni l’incidenza del tumore prostatico in 29133 uomini, evidenziando che il rischio di ammalarsi di cancro era profondamente connesso alla quantità di Calcio introdotta (enormi differenze tra chi mangiava 2 g di Calcio e chi ne mangiava meno di 1 g al giorno) e alla assunzione di prodotti lattierocaseari (che sono tra i massimi e sempre consigliati apportatori di Calcio nella dieta Europea).

Noi riteniamo che sia improponibile una prevenzione medica basata su questo tipo di spinta, ormai documentatatmente dannosa e rischiosa. D’altronde l’Italia ha 1 spot alimentare ogni 5 minuti di trasmissione televisiva su qualsiasi canale si voglia considerare la statistica, e la spinta commerciale per l’uso del Calcio e per la assunzione di latticini rimane elevata e costante.

Sta ad ogni terapeuta la possibilità di ragionare, con il beneficio dei dati (molti riportati nel menù delle notizie correlate a destra) e di fare ragionare le persone che entrano in studio spaventate da diagnosi false di osteoporosi aiutandole a capire che il movimento fisico affiancato ad una sana alimentazione sono gli strumenti più utili per mantenersi sani senza l’introduzione di Calcio, che alcuni iniziano a paragonare, in modo curiosamente inverso, ai salassi del tempo di Molière: inutili, forse dannosi, ma praticati da tutti.