Caduta dei capelli

Sinonimi: Perdita dei capelli, Alopecia, Alopecia universale, Alopecia areata, Alopecia androgenetica, Calvizie, Telogen effluvium
di Michela Carola Speciani - Medico Chirurgo

La caduta dei capelli è un evento fisiologico: il capello nasce e cresce (anagen), il suo bulbo va incontro a una fisiologica involuzione (catagen), e infine viene perso (telogen). In questi casi un nuovo capello è già pronto per sostituire il vecchio.

Il problema insorge quando la perdita è eccessiva, esprimendo di fatto un disagio organico, così come quando la caduta non è compensata da una ricrescita sufficiente.

La perdita eccessiva può essere il sintomo di una patologia autoimmune (sono casi in cui la caduta assume delle caratteristiche molto particolari) o di un danno specifico come nel caso del trattamento chemioterapico.

Le cause più comuni per cui il capello cade sono comunque di origine ormonale, nutrizionale (il capello risponde rapidamente alla carenza di alcuni nutrienti) e/o infiammatoria, come nel caso dell’alopecia areata.

 Sintomi

La perdita di capelli eccessiva è il sintomo principale. é da ricordare che perdere i capelli è fisiologico e che la perdita diventa espressione di un problema quando è eccessiva. Per questo, esistono esami quali il pull-test per comprendere meglio lo stato di perdita effettiva (fisiologica o eccessiva che sia).

La presenza di caratteri accessori quali prurito, rossore o segni di infiammazione localizzata possono orientare a cause di tipo infiammatorio o a carattere immunologico. 

Lo stato della radice del capello raccolto può orientare nei confronti di una telogen effluvium (il bulbo e la parte terminale del capello sono atrofici e depigmentati) o di una anagen effluvium (in cui il bulbo è invece perfettamente pigmentato e senza segni di degenerazione).  

La perdita può essere localizzata (ad esempio alle tempie e/o al vertice nel caso dell’alopecia androgenetica o in chiazze sparse nel caso dell’alopecia areata), diffusa e omogenea (come nel caso della telogen effluvium), parziale o totale. 

 Cause

Le cause possibili della perdita di capelli sono tante e diverse e tra queste è sicuramente da ricordare la perdita di capelli a carattere ormonale: si tratta della perdita tipica dell’uomo (ma che può, in modo più sfumato, colpire anche la donna, soprattutto dopo la menopausa), con un diradamento localizzato soprattutto alle tempie e al vertice.

In questi casi, la componente genetica è spesso rilevante, ma la modulazione del quadro ormonale e della componente infiammatoria spesso presente possono essere comunque di ausilio nel salvare qualcuno dei capelli rimasti.

Importante notare che nel caso della perdita di tipo ormonale (detta anche “alopecia androgenetica”) la perdita del capello si correla spesso ad alterazioni di tipo metabolico (rialzo dei trigliceridi, del colesterolo…) e che è stato ipotizzato che il fumo di sigaretta tenda a peggiorare il quadro.

L’alopecia androgenetica è stata definita da alcuni autori il corrispettivo maschile della sindrome dell’ovaio micropolicistico.

La perdita di capelli può essere il sintomo di una patologia autoimmune o a carattere infiammatorio: tipicamente la perdita dei capelli è in questo caso localizzata e accompagnata da segni locali quali rossore, esiti cicatriziali o altro.

È il caso del del Lichen Planus Pilare, ma anche del Lupus cutaneo, della psoriasi, del Lichen Scleroatrofico e della Morfea, quando la localizzazione è al cuoio capelluto. In questi casi, talvolta, la perdita di capelli è accompagnata da sintomi aggiuntivi quali prurito o bruciore.

Un’altra causa nota di caduta di capelli è il danno dovuto a un’inibizione della capacità metabolica del bulbo da cui nasce il capello. È il caso dell’esposizione alla chemioterapia.

Questo tipo di caduta di capelli si chiama anagen effluvium, perché il capello è forzato ad interrompere il suo ciclo di crescita (anagen) e cade. In questo caso è importante ricordare che il capello ricrescerà a fine terapia. Al momento della ricrescita è anche possibile che il capello cambi colore e/o struttura. 

Un altro tipo di caduta di capelli molto diffusa si chiama “telogen effluvium”. Anche in questo caso, il nome viene dalla fase in cui il capello si trova quando cade: la telogen, quella fisiologica.

Rispetto a quanto accade normalmente, però, qualcosa fa sì che più capelli entrino nella fase telogen in maniera più rapida del dovuto, creando uno sbilancio (di solito passeggero) tra capelli persi e nuovi nati. Una dieta ipocalorica prolungata, la mancata assunzione del giusto quantitativo di proteine o di sali minerali, così come una carente gestione dello stress, hanno un ruolo particolare nello sviluppo di questo tipo di problema. 

Qualunque sia la componente che ha portato alla perdita del capello, l’incremento dell’infiammazione generalizzata può avere un ruolo: il bulbo del capello, quando la perdita è abbondante, e in caso di alopecia areata, è spesso circondato da una pelle più infiammata del dovuto. 

Un’altra causa relativamente diffusa di “perdita di capelli” è la cosiddetta tricotillomania: il fatto di tirare eccessivamente il capello produce un trauma per il bulbo che può andare incontro ad atrofia e smettere di funzionare. Il tirarsi i capelli, sia come eventuale sintomo di un disturbo ansioso sottostante, sia per la costruzione di acconciature particolari, è in questo caso la causa della perdita eccessiva, spesso con impossibilità di ricrescita .

Altre cause possibili di perdita di capelli localizzata in chiazze sono l’infezione da “Tinea capitis” (banalmente, un fungo) o da Sifilide (particolarmente utile da tenere in considerazione nei pazienti a rischio).

 Trattamento

Il trattamento della perdita di capelli è volto all’azione nei confronti della causa sottostante e dipende dal tipo di perdita presente.

Lo schema preferito

L’attenzione alla parte infiammatoria e ormonale, può essere particolarmente utile a prescindere dal tipo di perdita di capelli presente.

Una dieta di rotazione che parta dalla profilazione di un profilo personale alimentare (associato a valutazioni infiammatorie particolari come quelle che si ottengono dal dosaggio di BAFF e PAF) può essere utile in questo senso, supportando nella riduzione dell’infiammazione generalizzata (e l’incremento delle capacità di difesa endogene).

Anche l’attenzione nutrizionale, insieme alla giusta attività fisica, assume caratteri importanti in questo ambito, così come in quello della modulazione ormonale, particolarmente utile nel caso di alopecia androgenetica. 

L’attenzione ad elementi di questo tipo è da anni utilizzata anche presso il Centro Medico SMA di Milano.

 Altro

L’integrazione con ferro, zinco e vitamina D può essere utile a seconda delle necessità e in particolare nel caso della telogen effluvium che è stata associata alla particolare carenza di questi elementi.

Integratori a base di Inositolo possono essere di supporto nel caso di alopecia androgenetica.

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