Non è questione di età, ma di infiammazione: come nutrirsi per invecchiare meglio

2 Ottobre 2025
Non è questione di età, ma di infiammazione: come nutrirsi per invecchiare meglio

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo in evidenza un concetto chiave: non tutti invecchiamo allo stesso ritmo.

A fare la differenza non è solo la genetica, ma anche il nostro stile di vita.

In particolare, l’alimentazione può influenzare profondamente il processo di invecchiamento, attraverso il suo impatto sull’infiammazione cronica di basso grado, nota anche come inflammaging.

Si tratta di un’infiammazione silente e persistente che si sviluppa con l’età e che favorisce molte malattie tipiche della terza età, come quelle cardiovascolari, neurodegenerative e metaboliche.

Un’alimentazione sbilanciata, ricca di zuccheri, grassi saturi e cibi ultra-processati, può accelerare questo processo.

Adottare un’alimentazione equilibrata e ricca di nutrienti anti-infiammatori può contribuire a rallentare l’invecchiamento biologico. Alcuni esempi:

  • Dieta Mediterranea: abbondanza di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, proteine sane e olio extravergine d’oliva.
  • Omega-3: presenti in pesce azzurro, semi di lino e noci, utili per modulare la risposta infiammatoria.
  • Polifenoli e antiossidanti: contenuti in frutti di bosco, tè verde, spezie e verdure a foglia verde.
  • Fibre: che sostengono il microbiota intestinale, regolando metabolismo e immunità.

Al contrario, un consumo frequente di alimenti ultra-processati è stato associato a un’accelerazione dell’età biologica, come dimostrato da studi recenti condotti in Europa.

Accanto all’età anagrafica, oggi si parla sempre più spesso di bioage, ovvero età biologica: una stima dello stato di salute dell’organismo, che può essere più giovane o più vecchia rispetto agli anni effettivi.

La bioage può essere valutata attraverso specifici test come il BioAGE test. Questo strumento ci permette di capire come il nostro stile di vita stia incidendo realmente sul nostro corpo.

L’invecchiamento non è un destino immutabile: le nostre scelte quotidiane hanno un ruolo decisivo.

Un’alimentazione anti-infiammatoria, insieme a un corretto stile di vita fatto di movimento, sonno e gestione dello stress, può contribuire a mantenere una bioage più giovane della nostra età anagrafica.

In altre parole, non conta solo “quanti anni viviamo”, ma soprattutto come li viviamo.