Inutile trattare l’Helicobacter nel paziente con la gastrite
![Inutile trattare l'Helicobacter nel paziente con la gastrite](https://www.eurosalus.com/wp-content/uploads/2023/11/383x288.png)
Abbiamo già avuto modo di parlare in precedenza di come la terapia eradicante dell’helicobacter pylori presenti più rischi che vantaggi quando venga utilizzata per una gastrite o una duodenite.
Un dato riconfermato oggi da nuovi studi.
Gli studi pubblicati lo scorso settembre sull’American Journal of Gastroenterology, e ripresi dal Journal Watch, hanno nuovamente documentato come l’eliminazione di questo batterio, pur dando spesso risultati positivi nelle forme ulcerative, abbia un effetto a distanza assolutamente ininfluente quando una persona ha solo una gastrite o una duodenite, cioè digerisce male e ha un po’ di bruciori di stomaco.
In compenso, il trattamento dell’Helicobacter non fa che amplificare il diverticolo successivo e l’insorgenza di resistenza agli antibiotici in tutti i soggetti.
Ci troviamo quindi davanti a un tipo di trattamento che certamente favorisce l’uso dell’antibiotico (cioè a un tipo di farmaco che, lo ricordiamo, potrebbe poi risultare inefficace in situazioni di rischio reale) e soprattutto l’impiego degli inibitori di pompa o degli anti-H2, farmaci dei quali è stata documentata la possibile concausalità nell’insorgenza di allergie alimentari.
In realtà, di fronte a una situazione di gastrite, di difficoltà digestive, le alternative sono veramente tante ed è un peccato che oggi sembri quasi obbligatorio dover andare a ricercare in tutti i modi possibili l’Helicobacter e poi affrontare un trattamento aggressivo, come se fosse l’unica via di cura per tutti.
Anche il reflusso gastroesofageo, la gastrite e l’ulcera duodenale sono forme patologiche che possono essere almeno in gran parte affrontate attraverso un riequilibrio di tipo vitale, comportamentale e soprattutto alimentare e nutrizionale.