Statine: arterie pulite a discapito del cervello

10 Settembre 2014
Statine: arterie pulite a discapito del cervello

Qualche anno fa andava di moda una barzelletta: il centro della satira era il celebre farmaco anti-impotenza e il fatto che su quest’ultimo si stesse investendo molto di più che per la cura all’Alzheimer.

La battuta finale era: “tra qualche anno saremo pieni di aste durissime, e nessuno si ricorderà più come usarle”.

Qualcosa di simile succede di questi tempi con la prescrizione delle statine, i cui effetti di relativa funzionalità (e comunque funzionalità) sono stati più volte affrontati tra le pagine di Eurosalus.

Nei giorni scorsi Medical Hypotheses ha pubblicato un articolo scientifico che evidenzia nei soggetti che assumono statine a lungo termine effetti di danno a livello dei piccoli vasi cerebrali, con difetti di mielinizzazione cerebrale e stimolo della produzione di proteina beta amiloide (responsabile tra le altre di malattia di Alzheimer).

Nel complesso, quindi, la statina proteggerebbe i grandi vasi provocando, col procedere, le modificazioni cerebrali tipiche della demenza senile e dell’Alzheimer.

Il risultato, come nella barzelletta, sarebbe quindi in questo caso quello di arterie “pulitissime” di cui sarà impossibile ricordarsi.

Le statine possono essere un aiuto importante in alcuni tipi di situazione, ma è ormai fuori discussione che non siano da prescrivere con leggerezza e che ove possibile siano scelte diverse quelle da fare per ridurre i danni vascolari e aumentare gli anni di vita e la loro qualità.

L’attività fisica, anche blanda, è ad esempio tra gli elementi che con più forza si propongono come valida alternativa alle statine in questo senso.

L’attività fisica, assieme ad un buon utilizzo di grassi buoni (quelli insaturi, ricchi di omega-3 e omega-6), riducono il colesterolo cattivo (l’LDL, a cattiva prognosi cardiovascolare) e innalzano quello buono (l’HDL che è invece naturalmente protettivo).

È questo il supporto attento che da anni è offerto e garantito all’interno del Centro Medico SMA di Milano, dove un percorso terapeutico specificamente studiato risponde esattamente alle esigenze legate all’ipercolesterolemia.

Nel centro, i pazienti trovano il supporto per prendere in mano una situazione che imparano a gestire con le loro mani, liberandosi ove davvero possibile dalla dipendenza dai farmaci (e dai loro effetti collaterali).