Perché diabete ed eccesso di zuccheri danneggiano la vista e stimolano la retinopatia

3 Marzo 2024
Perché diabete ed eccesso di zuccheri danneggiano la vista e stimolano la retinopatia

Da poco si sono compresi i meccanismi cellulari che a fronte di un eccesso di zuccheri e di glicazione portano a severi problemi di vista che arrivano fino alla cecità.

Questa conoscenza aiuta a prevenire la comparsa della retinopatia diabetica e a impedirne lo sviluppo.

Una volta si pensava che questa malattia dell’occhio, legata alla progressione del diabete, fosse in un certo senso inevitabile.

Una ricerca pubblicata su Frontiers in Nutrition ha spiegato in dettaglio che la degenerazione è dovuta alla azione ossidante e infiammatoria degli AGEs, cioè dei prodotti di glicazione, di cui il Metilgliossale è il capostipite. 

Una volta si pensava che la retinopatia diabetica, una malattia dell'occhio legata alla progressione del diabete, fosse in un certo senso inevitabile. Oggi è molto più chiaro perché accade e quali fitoterapici possono essere di aiuto nella sua prevenzione.

Significa che approfondendo la conoscenza dei propri livelli di glicazione è possibile conoscere in netto anticipo sulla comparsa del diabete quali sono i livelli di quelle sostanze glicanti che sono addirittura biomarcatori precoci del diabete, quando cioè, anche se glicemia a digiuno e emoglobina glicata sono perfetti, i danni da zuccheri sono già evidenti nell’organismo, almeno a chi li vuole cercare.

Diventa quindi utile, soprattutto per chi sa di avere diabetici nella propria famiglia, valutare e misurare i propri livelli di glicazione, che GEK Lab analizza attraverso il Glyco Test e il test PerMè, per sapere quali sono le azioni che si devono mettere in atto per mantenere o recuperare la propria salute. 

Poi serve occuparsi del proprio metabolismo con cura ed attenzione, attraverso una corretta e personalizzata alimentazione. 

Il lavoro citato, nella sua versione integrale descrive anche i migliori prodotti fitoterapici con azione antiossidante che hanno documentato una possibile azione terapeutica in questa malattia.

Si tratta della curcuma, del resveratrolo,  delle epigallocatechine gallate presenti nel tè verde, e della quercetina (abbondantemente presente nella mela).

Nella nostra pratica clinica affianchiamo una dieta personalizzata (definita dalla valutazione di glicazione e infiammazione) all’utilizzo di uno degli integratori più utili per la regolazione del metabolismo zuccherino (Glucontrol base, una compressa al mattino per lunghi periodi) scegliendo poi uno dei fitocomposti descritti dalla ricerca in relazione allo specifico bisogno della persona che soffre di retinopatia. 

Poiché la retinopatia dipende dalle azioni di inerferenza sui vasi arteriosi e sui capillari della retina stessa, chiediamo cautela estrema nell’uso di dolcificanti artificiali come eritritolo, sucralosio, stevia ed altri dolcificanti ancora che sono stati identificati come possibili responsabili di molte mallattie cardiovascolari.