Colesterolo e ipercolesterolemia: facciamo chiarezza

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
27 Febbraio 2014
Colesterolo e ipercolesterolemia: facciamo chiarezza

DOMANDA

Buongiorno Dottore,complimenti per il vostro lavoro. Sono una donna di 48 anni, lavoro sedentario, moderata attività fisica tranne in inverno, quando fa freddo. Vorrei sapere se il mio colesterolo alto necessita di cura con statine naturali come mi ha prescritto il mio medico. Ecco i miei valori: colesterolo totale 269 mg/dl – colesterolo HDL 76 mg/dl – colesterolo LDL 180 mg/dl e trigliceridi 59 mg/dl. Le chiedo cortesemente un suo consiglio, la ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi. Saluti.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

Eurosalus si è occupato in diverse occasioni dei temi legati all’ipercolesterolemia spiegando con attenzione come interpretare i dati analitici, riportando i rischi connessi a un uso improprio delle statine fino a motivare perché le uova possono essere utilizzate con serenità anche da chi ha il colesterolo un po’ sopra la norma. Nella colonna qui a destra puoi trovare un elenco di articoli per ulteriori approfondimenti.

Come tutti i grassi nel sangue anche il colesterolo viene trasportato grazie alle lipoproteine, che sono particelle sferiche con una superficie esterna affine all’acqua costituita di proteine e acidi grassi e un nucleo di idrofobico costituito di trigliceridi ed esteri del colesterolo.

Ci sono diverse classi di lipoproteine: le lipoproteine ad alta densità (high density lipoprotein – HDL), le lipoproteine a più bassa densità (low density lipoprotein – LDL), quelle con una densità ancora più bassa (very low density lipoprotein – VLDL) e per finire i chilomicroni.

Il colesterolo viene distinto in “buono” o “cattivo” a seconda che circoli con le HDL che lo riportano al fegato o con le LDL che dal fegato lo distribuisce ai tessuti periferici.

Per molti anni le ricerche scientifiche si sono focalizzate sulle LDL e sulla formazione delle placche arteriosclerotiche dimenticando invece che le HDL hanno il ruolo importantissimo di proteggere il sistema cardiovascolare ed è per questo che per definire il rischio cardiovascolare si utilizza il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL.

Nella donna il rapporto corretto deve essere inferiore a 4. Nel tuo caso specifico 269/76 = 3,54, ben al di sotto dei limiti di sicurezza.

Quando si analizzano gli esami della lipemia nel sangue è sempre bene ricordare che nella maggior parte dei caso il colesterolo totale, il colesterolo HDL e i trigliceridi sono misurati effettivamente mentre il dato del colesterolo LDL è calcolato attraverso la formula di Friedewald ed è quindi un dato non sempre attendibile.

Non conosco molto della tua storia clinica, della tua famigliarità per le patologie cardiovascolari, di eventuali altri fattori di rischio come il fumo o l’iperglicemia, ma se dovessi basare la mia scelta solo sui valori di colesterolo che riporti nella tua lettera probabilmente sconsiglierei l’utilizzo delle statine farmacologiche.

Quello che probabilmente vuole sottolineare il tuo medico di famiglia è la necessità di mettere in moto dei meccanismi per ridurre ulteriormente il rischio cardiovascolare utilizzando delle statine naturali, come il riso rosso fermentato.

L’alimentazione e il cambio di stile di vita sono fondamentali per fare prevenzione primaria. L’attività fisica che deve diventare parte integrante della propria quotidianità, l’utilizzo esclusivo di cereali integrali, il corretto abbinamento di carboidrati e proteine sono sono alcuni delle abitudini da mettere in moto per ridurre il tuo colesterolo nel sangue. Molto spesso bastano pochi mesi per vedere già degli otto risultati.

Da anni nel nostro centro di Milano seguiamo sul piano nutrizionale le persone con problemi di ipercolesterolemia con un percorso terapeutico espressamente dedicato al colesterolo troppo alto.