Un videogioco per tenere in pista il cervello

13 Settembre 2013
Un videogioco per tenere in pista il cervello

Lo studio è uscito da pochissimo su Nature e dichiara la possibilità di recuperare in maniera estremamente positiva elementi di memoria e di capacità cognitiva importante in anziani che vengono messi a giocare davanti al computer.

Il videogioco dello studio si chiama NeuroRacer ed è stato prodotto su misura per lo studio in questione, richiedendo attenzione nella visione tridimensionale e nello sfruttamento di capacità adeguate allo svolgimento di più azioni nello stesso momento. L’adulto deve tenere sulla strada una macchina che procede mentre la strada si crea tridimensionalmente a poco a poco e gli è richiesto di rispondere a segnali che appaiono di volta in volta sullo schermo.

La cosa interessante è che questi anziani signori (e signore), messi a giocare davanti al videogame, hanno avuto risultati nel recupero della forma cerebrale applicabili anche alla vita reale, con mantenimento delle capacità riacquisite, per circa sei mesi dopo il termine dell’utilizzo del gioco.

Tali risultati ricordano in maniera importante come il decadimento dei livelli di attenzione e di capacità cognitiva non siano tanto direttamente legati al passare del tempo quanto alla mancanza di attivazione: i nostri nonni (o genitori, o bisnonni, o zii) non allenano abbastanza i propri circuiti neuronali e la propria abilità nel rispondere tempestivamente alle richieste dell’ambiente.

Trovare qualche passatempo piacevole che tenga occupata la propria attenzione e impegnato il proprio cervello anche in età adulta, può essere un buon metodo per restare giovani e reattivi a lungo, con la possibilità di stare bene e in forma in modo autonomo.

Non è necessariamente il videogioco a mantenere il cervello giovane, quanto piuttosto il fatto di mettere la propria attenzione e il proprio impegno in azione in compiti diversi, in un ambiente che sia il più possibile ricco di stimoli.

Certo, uno stile di vita sano e attivo, aiuta. L’attività fisica ad esempio è correlata con una minor incidenza di demenza per classe di età. Il fumo è una variabile che agisce di solito negativamente sul mantenimento della salute cerebrale, mentre una dieta equilibrata (con attenzione alla glicemia), ricca di antiossidanti e grassi poli-insaturi aiuta a mantenerne la funzionalità. Sono questi alcuni degli elementi su cui da anni nello studio medico SMA di Milano vengono impostati specifici percorsi terapeutici.

In una popolazione che invecchia sempre più (e nell’ottica un giorno di essere un po’ più canuti anche noi) è utile mantenere l’attenzione su ogni strada percorribile per aiutarsi a essere in gamba a lungo.