Farmaci per l’allergia: rischio suicidio elevato ma restano in vendita

13 Maggio 2008
Farmaci per l'allergia: rischio suicidio elevato ma restano in vendita

La notizia non è arrivata così  inaspettata: già dal 2002 erano stati segnalati numerosi casi clinici che sono diventati negli anni sempre più frequenti. I prodotti in questione fanno parte della classe degli antileucotrieni, e il più noto e venduto è il Singulair, della Merck, ma il Montelukast è presente anche nel Montegen.

In genere ci si aspettano effetti collaterali importanti a fronte di una importante azione terapeutica. Per il Montelukast non c’è neanche il piacere di potere avere questa azione primaria. Eurosalus ha espresso pareri profondamente critici nei confronti degli antileucotrieni fin dalla loro nascita. Gli articoli scientifici che negano qualsiasi significativa attività a questi farmaci sono veramente numerosi, ma la realtà commerciale è stata purtroppo diversa.

Singulair e Montegen sono nati, in teoria, per potere sostituire la accoppiata antistaminico e cortisonico che veniva utilizzata sistematicamente per gli allergici. La realtà è che nella media delle indicazioni queste sostanze non riescono a raggiungere un sufficiente livello di azione, e così i medici sono stati indotti a pensare che nelle allergie si debbano ora utilizzare insieme antistaminici, cortisonici e anche antileucotrieni.

Così un prodotto che è nato per sostituirne altri due, con costi di produzione elevatissimi (obbligatoriamente da ammortizzare) e con costi di vendita al pubblico molto elevati, nonostante una efficacia molto dubbia, è entrato a fare parte delle prescrizioni sistematiche in campo allergologico, e molti allergici viaggiano ormai con la tripla prescrizione, cui aggiungere uno o due tipi diversi di “spruzzi” per completare il quadro.

Il Montelukast viene spesso suggerito ai bambini, usato frequentemente per le rinocongiuntiviti allergiche che impazzano in primavera e nella prevenzione dei fenomeni asmatici da sforzo. In una qualsiasi primavera le persone che lo utilizzano, solo in Italia, sono milioni.

Ma nessuno pensa di avvisare le mamme degli adolescenti allergici che vanno a scuola prendendo il loro prodotto contro i leucotrieni. Esiste un rischio aumentato che il farmaco induca dei comportamenti alterati e che possa in alcuni casi portare alla induzione del suicidio. Un dato vero, drammatico. Significa che in modo inaspettato il ragazzo o l’adulto che sta assumendo Singulair o Montegen può sviluppare fenomeni di squilibrio comportamentale e può sviluppare idee suicide. Un effetto collaterale un po’ troppo forte a fronte del tentativo di farsi passare il raffreddore.

Nessuno, o quasi, in Italia ne ha parlato. I giornali sono pieni di inviti all’uso dei farmaci antiallergici classici (tra cui anche il Montelukast) ma quasi nessuno parla di questo problema. Evidentemente discutere di effetti collaterali gravi durante la stagione dei pollini non paga. La stessa FDA, per non scontentare nessuno, ma per non essere domani accusata di responsabilità legali, dopo avere lanciato l’allarme il 27 marzo 2008 invita a non sospendere il trattamento e a parlarne con il proprio medico.

Noi di Eurosalus sappiamo che l’allergia è un segnale, e che il suo trattamento deve partire dalla comprensione del problema e dalla utilizzazione di farmaci e rimedi il più possibile rispettosi della fisiologia dell’organismo. Sappiamo che le allergie si possono affrontare con una visione diversa da quella strettamente farmacologica, e che molti farmaci sintomatici sono solo degli utili supporti temporanei ad una azione generale di riequilibrio. Non possono diventare la cura. Se l’allergia è in realtà una sorta di valvola di sicurezza di una pentola a pressione, agire solo sulla chiusura della valvola per ridurre il rumore, senza intervenire sulla infiammazione generale, cioè sul fuoco che sta facendo bollire la pentola, espone a rischi che è meglio non correre.