Allergie

4 Marzo 2006
Allergie

Fino a poco tempo fa si pensava che l’allergia fosse un meccanismo alterato, che cioè l’organismo facesse qualcosa di nuovo (e sbagliato) nel momento in cui veniva a contatto con le sostanze verso cui si era sensibilizzato. Invece anche gli anticorpi responsabili delle manifestazioni allergiche, hanno una loro funzione normale, cioè del tutto fisiologica.

L’allergia infatti è sempre più da interpretare come un segnale di uno stato di squilibrio, e quando compare vanno ricercate le cause della perdita di controllo, senza che il polline o il cibo responsabile diventino i soli capri espiatori del problema.

Quando compaiono i sintomi di una allergia o di una intolleranza significa infatti che in quell’organismo è scomparsa la regolazione del fenomeno, e che quindi i normali meccanismi di difesa, che portano di solito ad una reazione infiammatoria controllata, sono divenuti così intensi e così importanti da arrivare a comportare dei danni, talora anche molto seri all’intero organismo.

La regolazione immunologica dell’intero organismo funziona in un certo senso come il gas dei fornelli della cucina: se lo scarico è ben regolato, si riesce a cucinare il cibo tutti i giorni, ma se improvvisamente il controllo del gas si altera completamente, può scoppiare la cucina, bruciare la parete o addirittura esplodere l’intero appartamento.

Le allergie immediate si manifestano con caratteristiche ben precise: sono immediate appunto (compaiono cioè nel giro di pochi minuti, e molto raramente entro qualche ora, dal momento in cui si entra in contatto con la sostanza nemica) e dipendono dalle IgE e dai mastociti. Fino al 2004 queste erano le uniche reazioni considerate allergiche. Ora invece anche quelle che un tempo venivano definite intolleranze, sono scientificamente definite come Allergie alimentari ritardate.

Immediatezza di reazione e presenza di IgE e mastociti sono presenti nella maggior parte delle allergie respiratorie (cioè nel raffreddore da fieno primaverile, nell’asma da parietaria, nella congiuntivite da composite e in altre forme simili); difficilmente si riscontrano quando esistono dei sintomi simili alla allergia ma dovuti alla introduzione di alimenti, e soprattutto quando esistono forme miste di ipersensibilità. In questi casi infatti entra in gioco più faclmente la “via alternativa” dell’allergia.