Allergia agli acari: come comportarsi?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
20 Febbraio 2011
Allergia agli acari: come comportarsi?

DOMANDA

Gentile Dottore, le scrivo perché ho letto, con molto interesse gli articoli sulle allergie e perché mio marito, allergico agli acari della polvere, nonostante abbia assunto, regolarmente e per anni, un vaccino prescrittogli dal suo allergologo, sta soffrendo in questi giorni di una crisi acuta, scatenata sicuramente dall’eccesso di polvere che ha respirato nelle ultime settimane, a causa dei lavori di ristrutturazione che stiamo svolgendo del nostro appartamento. I sintomi che accusa, sono quelli classici della rinite allergica (starnuti, naso che cola, occhi che lacrimano) pertanto, tenuto conto che entrambi seguiamo, ormai da tempo e con successo, la medicina omeopatica, mi chiedevo se, in questo caso, avessero potuto giovargli rimedi come Oximix 3+ o come Histaminum 9 CH? Grata di un suo riscontro alla presente, porgo cordiali saluti.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

in acuto è possibile utilizzare 2 misurini al giorno di Oximix 3+. Il giusto bilanciamento di tutti i minerali importanti nella modulazione del sistema immunitario si rivela utilissimo nel controllo delle sintomatologia allergica.

Anche l’utilizzo di Histaminum 9 CH si rivela utilissimo. Si prenderanno 3-4 granuli al bisogno fino a un massimo di 5-6 volte nel corso della giornata. Questo rimedio è particolarmente utile anche nella gestione preventiva (quindi ad esempio si assumeranno 3 granuli di questo rimedio poco prima di entrare in casa al rientro dal lavoro).

Inoltre ti consigliamo di leggere gli articoli pubblicati su Eurosalus che fanno riferimento agli studi di Brandt, che da sempre si è occupato di allergie agli acari e alle muffe. La reattività verso questi tipi di allergeni deve essere esaminata insieme considerando che in entrambi i casi stiamo parlando di allergeni perenni e che in molti casi l’ipersensibilità agli acari influenza quella alle muffe e viceversa.

Parlando di tuo marito è importante prendere in considerazione tutto il quadro immunologico e non solamente la singola allergia agli acari. Come per ogni tipo di sintomatologia allergica è importante studiare lo stato di infiammazione generale. Ragionando secondo le logiche più evolute delle allergologia moderna (ci riferiamo in particolare agli studi di Finkelman) in ogni allergia è importante indagare una reattività connessa con le immunoglobuline E (IgE) e una connessa più strettamente con la risposta cellulare.

Ogni sintomo allergico è legato al superamento di un livello di soglia. Riducendo i livello generali di infiammazione è possibile allontanarsi dal livello di soglia agendo quindi direttamente sulla causa della sintomatologia. La presenza di una maggiore concentrazione di acari rappresenta probabilmente solo la goccia che fa traboccare il vaso.

Proprio per questo ti consigliamo, superata la fase acuta, di indagare ulteriormente il quadro immunologico di tuo marito con un test per la diagnosi delle allergie alimentari ritardate (intolleranze alimentari). L’impostazione di una dieta di rotazione settimanale permette di rieducare il sistema immunitario verso la riconquista della tolleranza immunologica riducendo l’infiammazione.