Acne: tra le terapie innovative, Ashwagandha, inositolo e controllo della glicazione

3 Marzo 2025
Acne: tra le terapie innovative, Ashwagandha, inositolo e controllo della glicazione

Soprattutto nell’età compresa tra i 30 e i 39 anni (quando è ormai difficile parlare di acne giovanile…) si può evidenziare un aumento della diagnosi di acne e le persone più coinvolte sono di sesso femminile, con un rapporto di quasi 4 a 1 nei confronti del maschile. 

Questa ricerca è stata pubblicata su PLoS One nel 2023, raccogliendo i dati provenienti dagli ambulatori dermatologici nazionali (USA) dal 2002 al 2016. 

Non deve stupire soprattutto se si considerano le interferenze ormonali indotte dagli zuccheri sempre più diffusi nella alimentazione di base.

Un articolo pubblicato sullo European Journal of Endocrinology ha descritto ad esempio la relazione tra l’uso di bibite dolcificate con fruttosio e lo sviluppo di iperandrogenismo, condizione che facilita l’acne (sia negli uomini sia nelle donne) e la policistosi ovarica, quest’ultima, ovviamente, solo nel sesso femminile.

Per guarire l'acne sono utili piante tradizionali come la Withania (o Ashwagandha), regolatori metabolici come l'inositolo e il controllo degli zuccheri alimentari, per agire senza farmaci sull'equilibrio ormonale. Anche il solo uso di bevande dolcificate facilita ad esempio molte alterazioni ormonali femminili e maschili facilitando l'acne.

Questa ricerca è stata effettuata su un numero complessivo di persone molto elevato (oltre 500.000) grazie alla utilizzazione dei dati della UK Biobank e ha confermato l’interferenza della glicazione e dell’uso degli zuccheri nella regolazione ormonale sia maschile sia femminile.

Meno di una lattina al giorno (200 mL) di una bibita dolcificata con fruttosio è sufficiente per facilitare acne e policistosi ovarica, inducendo un aumento di testosterone (iperandrogenismo) che il fruttosio contenuto invece nella frutta non provoca in modo così evidente. 

Interessante notare che l’uso della frutta intera (che ha un indice glicemico ridotto rispetto alle bevande dolcificate) non evidenziava, almeno in questa ricerca, questo tipo di effetto.

Nel gennaio 2025, al South Beach Symposium di Miami Beach (Fl, USA), si è discusso proprio di terapie innovative dell’acne, che andassero al di là dei noti e purtroppo tossici derivati della vitamina A (isotretinoina) dello spironolattone e dell’uso di antibiotici. Una discussione di quanto emerso è stata riportata da Healio in un interessante articolo.

Di ottimo valore è l’azione della Withania somnifera (più conosciuta come Ashwagandha), pianta già nota alla medicina Ayurvedica e pianta tradizionale della fitoterapia indiana da oltre tremila anni. Interessante il fatto che abbini diversi tipi di azione correlate contemporaneamente alla sfera emotiva, alla gestione degli zuccheri e alla regolazione ormonale. 

Infatti aiuta a ridurre lo stress e l’ansia e migliora la qualità del sonno ma è usata anche per migliorare la potenza sessuale, la memoria e per rafforzare le difese immunitarie.

Sul piano metabolico condivide molte delle azioni dell’inositolo che guarda caso, come la Withania, è un fine regolatore del metabolismo degli zuccheri. E infatti fa parte dell’armamentario di supporto per il trattamento dell’acne.

Per restare nell’argomento che riguarda l’acne, nella policistosi ovarica leggiamo gli stessi effetti dannosi degli zuccheri che facilitano l’acne, ma anziché parlare in generale di zuccheri e di dolci, fin dal 2014 un importante lavoro italo-tedesco pubblicato su Biochemical Society Transactions ha evidenziato che alla base della alterata regolazione ovarica c’è il cosiddetto “stress dicarbonilico”, parola difficile che caratterizza l’eccesso di AGEs cioè dei prodotti finali della glicazione come il Metilgliossale.

Nel 2020, il gruppo dell’Università dell’Aquila ha pubblicato su Cells la precisa dimostrazione del fatto che il prodotto di glicazione più importante nella alterazione ovarica è proprio il Metilgliossale, il prodotto di glicazione che dà origine alla “cascata” dei successivi danni dovuti agli zuccheri. 

Queste sostanze, che non derivano solo dallo zucchero (bianco o colorato che sia), ma anche da fruttosio (e quindi frutta), dolcificanti artificiali, alcol e eccesso di carboidrati raffinati, vanno a creare una alterazione del microambiente ovarico portando ad una bassa fertilità e a tutte le alterazioni ormonali ed epatiche che facilitano l’acne.

Quindi estrema attenzione va posta nei confronti del Metilgliossale, uno dei più importanti prodotti di glicazione esistenti, che si innalza nell’organismo per l’uso di zuccheri, dolcificanti, fruttosio e alcol e che può essere misurato oggi attraverso l’uso di test come il Glyco Test e il test PerMè.

Quali sono, quindi, le soluzioni pratiche da mettere in atto?

La prima è quella di valutare e misurare i propri livelli di glicazione, che GEK Lab analizza attraverso il Glyco Test e il test PerMè, per sapere quali sono i limiti che si devono affrontare per mantenere o recuperare la propria salute migliorando la propria pelle senza rinunciare agli zuccheri.

Lo studio della glicazione può aiutare a individuare le quantità di zuccheri che non creano danni, per usare in modo personalizzato e senza rischi anche le sostanze dolci.

Poi bisogna occuparsi di preservare il proprio metabolismo con cura ed attenzione, “volendogli bene”, in un certo senso, attraverso una corretta alimentazione. E anche il proprio sistema ormonale risponderà funzionando nel modo adeguato.