Il cambio di stagione si avvicina? Niente paura, ecco come affrontare al meglio il reflusso

di Emiliana Tognon - Nutrizionista
28 Settembre 2017
Il cambio di stagione si avvicina? Niente paura, ecco come affrontare al meglio il reflusso

DOMANDA

Con il cambio di stagione mi capita spesso di avere un forte reflusso gastroesofageo. Ci sono modi di mangiare per ridurre i fastidi o per prevenirli?

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

l’autunno è alle porte e alcuni di noi possono risentire dei cambi di stagione, lamentando i classici sintomi da reflusso gastroesofageo, come bruciore localizzato alla bocca dello stomaco e dietro lo sterno, difficoltà a deglutire, accompagnate da una sensazione di rigurgito, da una tossetta persistente e magari anche da qualche difficoltà digestiva.

Anche dopo aver fatto una cena leggera a base di merluzzo e verdure a vapore ci sentiamo come se fossimo Obelix dopo un pasto a base di cinghiale.

A quel punto per disperazione il farmaco di prima scelta che ci viene offerto è il classico inibitore di pompa che molto spesso utilizziamo anche per tempi prolungati senza considerare gli ormai ben noti effetti collaterali.

E allora quale strategia utilizzare per ridurre questi fastidi o addirittura per prevenirli?

Con il cambio di stagione proviamo ad affrontare il reflusso con risorse non farmacologiche, cominciando da una masticazione lenta, una oculata distribuzione dei pasti, una cura dell'infiammazione da cibo e qualche posizione di yoga.

Masticare lentamente e senza fretta è sicuramente il primo consiglio nutrizionale. Più si mastica e più facilitiamo il nostro organismo a digerire meglio i cibi, quando invece arrivano nello stomaco pezzi di cibo non masticati a sufficienza ecco che si innescano delle risposte immunologiche che facilitano la comparsa di infiammazione dovuta al cibo.

Mangiare senza fretta, assaporando con gusto, in tutta tranquillità, pensando solo al cibo che abbiamo in bocca è quindi la regola base per migliorare fin da subito questi disturbi.

Niente colazioni flash, pranzi fugaci e cene divorate, troviamo il giusto tempo e il giusto equilibrio tra impegni lavorativi e tempo investito bene a favore della nostra salute.

Perfino la pennichella dopo pranzo e l’abbuffata serale possono arrivare a togliere il sonno e peggiorare la qualità di vita di chi soffre di questo disturbo. Molto meglio quindi andare a letto scegliendo una cena leggera accompagnata da una buona tisana alla camomilla, rigorosamente senza zucchero.

Si provvederà poi il mattino seguente a fare una adeguata colazione con il giusto apporto di proteine e carboidrati che faccia da stimolo metabolico per tutta la giornata, avendo l’accortezza di cominciarla sempre con qualcosa di “crudo, vivo e colorato” come un frutto o un estratto di frutta e verdura che contenga ad esempio carota e cavolo fresco che hanno una azione lenitiva e cicatrizzante sulle mucose di stomaco ed esofago.

Molto spesso sintomi come il reflusso possono essere la spia di una infiammazione correlata al cibo, sostenuta da abitudini alimentari ripetitive o eccessi individuale di zuccheri, e un approccio nutrizionale personalizzato come quello che viene seguito dai nostri pazienti attraverso percorsi terapeutici mirati a ridurre l’infiammazione può aiutare a risolvere definitivamente il problema.

Con l’arrivo dell’autunno, inoltre, si riprendono velocemente i ritmi abituali che possono determinare un certo aumento dello stress che a sua volta può agire negativamente sulla motilità intestinale, causando difficoltà digestiva e peggiorando il reflusso.

Per gestire al meglio lo stress può venire in aiuto un’attività come lo yoga, da svolgere con costanza. Lo yoga ci insegna a rilassarci e a riequilibrarci, praticato per 10-15 minuti tutte le mattine, ci permette di cominciare la giornata più rilassati e con il sorriso.