Accorgimenti nutrizionali per combattere lo stress ossidativo migliorando l’efficienza della gliossalasi

9 Luglio 2025
Accorgimenti nutrizionali per combattere lo stress ossidativo migliorando l'efficienza della gliossalasi

Lo stress ossidativo svolge un ruolo cruciale nella patogenesi delle complicanze vascolari diabetiche. È noto che l’accumulo di prodotti finali di glicazione avanzata (AGE) e l’attivazione del recettore degli AGE (RAGE) inducano uno stress ossidativo elevato nel tessuto vascolare.

Lo stress ossidativo si verifica quando c’è uno squilibrio tra la produzione di radicali liberi (molecole altamente reattive) e la capacità del corpo di neutralizzarli. Questo squilibrio può portare a danni cellulari e tissutali, contribuendo allo sviluppo di diverse malattie croniche.

 Il sistema enzimatico della gliossalasi svolge un ruolo essenziale nel mitigare lo stress ossidativo. Esso è composto da due principali enzimi: la gliossalasi I e la gliossalasi II. Essi lavorano in sinergia per detossificare il metilgliossale (MG), un composto altamente reattivo e dannoso che si forma durante il metabolismo del glucosio e di altri carboidrati.

Il metilgliossale è un potente induttore di stress ossidativo, poiché può modificare proteine, lipidi e acidi nucleici, portando alla formazione e all’accumulo di prodotti avanzati di glicazione (AGEs) che sono implicati in numerose patologie, tra cui il diabete, le malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

La gliossalasi I catalizza la conversione del metilgliossale, in presenza di glutatione, in un intermedio non tossico chiamato S-D-lattato. La gliossalasi II converte questo intermedio in acido D-lattico, che può essere facilmente eliminato dall’organismo. Questo processo è fondamentale per proteggere le cellule dai danni indotti dal metilgliossale e per mantenere l’integrità del metabolismo cellulare riducendo la formazione di AGEs.

Tuttavia, l’efficacia di questo sistema di protezione può essere influenzata da vari fattori, tra cui l’alimentazione e lo stato di salute generale.

Alcuni accorgimenti nutrizionali e di stile di vita possono contribuire a migliorare l’efficienza del sistema enzimatico Gliossalasi e a ridurre la produzione di Metilgliossale:

Aumentare il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti come verdura e frutta cruda e cercare di variare più possibile i colori. Ai vari colori sono infatti associate molecole antiossidanti differenti come polifenoli, e carotenoidi.

Assumere alimenti ricchi di magnesio, come legumi, frutta secca, cereali integrali, che supporta svariate reazioni enzimatiche e i processi di detossificazione.

Supportare la produzione endogena di glutatione: il glutatione è un cofattore essenziale per la gliossalasi I. Per sostenere la produzione di glutatione, è consigliabile consumare alimenti ricchi di cisteina (un amminoacido precursore del glutatione). La maggior parte delle fonti proteiche come uova, soia, frutta secca e carne ne apportano una buona quantità. Garantire all’organismo la giusta quota di proteine giornaliera – che per la popolazione generale varia da 0,83 a 1 g/kg di peso corporeo – supporta anche i nostri sistemi antiossidanti. 

Ridurre il consumo di alcol poiché esso può ridurre i livelli di glutatione e interferire con l’attività del sistema gliossalasi.

Controllare i propri livelli di glicazione: conoscere i propri livelli di glicazione aiuta a impostare l’alimentazione in modo personalizzato al fine di potenziare la capacità antiossidante dell’organismo e di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo derivati dal metilgliossale

L’esercizio fisico aiuta a migliorare la sensibilità all’insulina e può ridurre la formazione di MGO, perciò è importante mantenere uno stile di vita attivo e svolgere attività fisica in modo regolare e costante secondo le proprie possibilità.

Recenti studi hanno suggerito che la glicina possa avere un ruolo importante nella modulazione dell’attività della gliossalasi, contribuendo a mantenere i livelli di metilgliossale sotto controllo. Questo effetto sembra essere particolarmente rilevante nel caso di malattie croniche e invecchiamento, in cui i livelli di stress ossidativo tendono ad essere elevati.

La glicina è un amminoacido non essenziale, ampiamente presente nel corpo umano, noto per la sua funzione in numerosi processi biologici, tra cui la sintesi delle proteine, la trasmissione dei segnali nervosi e la formazione di altre molecole cruciali come la creatina. La glicina potrebbe contribuire a migliorare l’attività della gliossalasi attraverso diversi meccanismi che sono oggi oggetto di studio.

Il sistema della gliossalasi è un meccanismo fondamentale per proteggere le cellule dai danni indotti dal metilgliossale. Mantenere questo sistema enzimatico efficiente attraverso una dieta varia e ricca di antiossidanti, vitamine e minerali, e gestendo l’assunzione di zuccheri, può contribuire significativamente alla prevenzione delle malattie croniche e a migliorare la salute generale. 

Un approccio consapevole e mirato all’alimentazione è essenziale per sostenere le difese naturali del nostro organismo contro radicali liberi e stress ossidativo.

Bibliografia 

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