Fotosensibilità: meglio ridurre l’infiammazione da cibo

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
16 Luglio 2012
Fotosensibilità: meglio ridurre l'infiammazione da cibo

DOMANDA

Ho 20 anni e da circa sei mesi sono diventata fotosensibile. Dagli esami effettuati sono risultata positiva agli anticorpi anti-nucleo (ANA) mentre gli anti-DNA e gli ENA sono negativi come tutte le altre analisi che mi sono state prescritte ipotizzando una connettivite. Non ho altri sintomi a parte reazioni cutanee al calore e al cloro. Dovrò ripetere tutti gli esami a ottobre. Nel frattempo vorrei cominciare una cura omeopatica. Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima Lettrice,

sicuramente è importante controllare gli esami che ci racconti nella tua lettera, ma prima di fare ciò è indispensabile mettere in moto tutti i cambiamenti necessari per mettere il tuo organismo nelle condizioni migliori per funzionare, considerando sopratutto che hai solo 20 anni.

Molto spesso reazioni come quelle che ci racconti sono espressione del superamento del livello di soglia: in questo caso la luce del sole, il calore e il cloro non sono che la goccia che fa traboccare il vaso. Proprio per questo è importante da un lato ridurre l’infiammazione e dall’altro aumentare il livello di soglia per darti un maggior buffer di compensazione.

L’effettuazione di un test per la diagnosi delle eventuali ipersensibilità alimentari, come potrebbe essere Recaller, e l’impostazione di una dieta di rotazione settimanale sono utili per recuperare la tolleranze a ridurre l’infiammazione da cibo. 

Nella stessa settimana ci saranno dei giorni in cui evitare i grandi gruppi alimentari a cui sei risultata intollerante e dei giorni in cui reintrodurli, magari in modeste quantità, ricalcando in tutto e per tutto lo svezzamento infantile.

Quando si parla di intolleranze alimentari bisogna diffidare dalle diete di eliminazione che riducono solamente l’infiammazione e non permettono di rieducare l’organismo a tollerare nuovamente gli alimenti a cui si è maggiormente sensibili.

Sul piano dell’integrazione minerale e vitaminica è utile utilizzare un prodotto come Oximix 3+, che grazie al bilanciato contenuto di minerali come manganese, rame e soprattutto zinco protegge la pelle e regola le risposte del sistema immunitario. Si utilizzerà un misurino da 2,5 ml a prima colazione in abbondante acqua o succo per cicli terapeutici di circa 40 giorni eventualmente ripetibili nel corso dell’anno.

In aggiunta è utilissima l’integrazione con del Coenzima Q10, che svolge un’azione diretta a livello della pelle favorendo i processi di riparazione e adattamento al calore e più in generale alla luce solare. Il Coenzima Q10 è utilissimo ad esempio per prevenire efficacemente l’eritema solare. Si utilizzerà ed esempio 1 capsula a prima colazione di un prodotto come Maxi Coenzima Q10 per cicli di almeno 1 mese.

In chiave omeopatica è possibile utilizzare un rimedio come Histaminum 12 CH di cui utilizzare 3-4 granuli anche ogni 15 minuti in caso di reazioni cutanee conclamate, mentre è possibile utilizzare 3-4 granuli anche in forma preventiva se si è costretti a esporsi al sole o prima di entrare in piscina.