Crema di fave secche con spezie

Portata:
Primi
Indicata per:
Reattività a Latte, Reattività a Lieviti, Reattività a Frumento e Glutine, Celiaci, Intolleranti al lattosio
Preparazione:
60 min
Difficoltà:
Crema di fave secche con spezie

Non potevo ignorare la sfida. In effetti l’argomento fava non fa parte della mia preparazione “sul campo”, anzi sino ad un paio di anni fa non avevo mai preso in considerazione questo legume.

Le prime fave le ho acquistate per curiosità, ma l’unico a trovare interessante la cosa è stato lo Speciani, a me personalmente non erano piaciute. Un po’ troppo amare forse.

Questo è il motivo per cui, nella ricetta dell’Hummus di fave, in cui ho utilizzato le fave fresche, ho aggiunto le briciole di pane alle uvette.

Ora è però venuto il momento di scoprire le fave secche.

Già il nome ci fa capire che per cucinarle è necessario metterle in acqua e lasciarcele per almeno 12 ore. Finito il tempo per reidratarle, sono pronte per essere cotte.

Io ho preso una pentola abbastanza grande e dopo aver fatto appassire una cipolla e una carota tritate ho aggiunto circa 300 g di fave che poi ho coperto a filo con l’acqua fredda prima di metterle a cuocere per circa 1 ora a fuoco dolce.

Nell’incertezza, consiglierei di mettere meno acqua, infatti nel caso in cottura si asciugassero si può aggiungerne di calda.

Per dare un tocco in più ho aggiunto, oltre a un poco di sale, 2 fettine di zenzero fresco tritato, un cucchiaio (o due) di semi di finocchio e un cucchiaino di cannella e chiodi di garofano in polvere.

Ho lasciato cuocere e poi ho frullato il tutto con l’aiuto del mixer a velocità non troppo alta in modo da lasciare alcuni pezzi di fava interi.

Se volete ottenere l’effetto puré cremoso basta frullare più forte.

Per presentarlo ho aggiunto alcune foglie di rucola passate in pentola antiaderente e alcuni gherigli di noce.

Come qualcuno di voi ha suggerito avevo pensato anche a qualche cimetta di rapa, oppure a dei cubetti di pomodoro con basilico.

Un giro finale di olio d’oliva in ogni caso ci vuole per chiudere “in gloria”.

Infiammazione da profilo alimentare

FrumentoLatte e Lieviti: via libera.

Nichel: anche se la quantità di nichel presente nelle fave non è altissima, comunque va considerata per chi ha una sensibilità nei suoi confronti.