Rosacea e alimentazione

7 Marzo 2017
Rosacea e alimentazione

La rosacea è una patologia molto diffusa: pare, ad esempio, che ne sia soggetto il 12% della popolazione tedesca e il 5% della popolazione russa (Tan J, Prevalence of rosacea in the general population of Germany and Russia – The RISE study. J Eur Acad Dermatol Venereol. 2016 Mar;30(3):428-34. doi: 10.1111/jdv.13556).

Pur essendo una condizione benigna, caratterizzata da rossore, teleangectasie (vasi che si dilatano e diventano visibili), papule, pustole e gonfiore del viso, la rosacea è spesso connessa con stress psicosociale particolare che rende piuttosto importante considerarne il trattamento.

Inoltre la rosacea tende a comparire in concomitanza a sbalzi termici o alimenti particolari, per cui è usuale che chi ne soffre cominci ad essere impaurito dalle condizioni climatiche o da quello che mangia, generando ulteriore stress (Moustafa F, The psychological impact of rosacea and the influence of current management options. J Am Acad Dermatol. 2014 Nov;71(5):973-80. doi: 10.1016/j.jaad.2014.05.036. Epub 2014 Jul 1).

Cosa fare

Modificare le proprie abitudini alimentari è un passo importante nella riduzione dell’infiammazione generalizzata.

Al contrario di quella che è la tendenza generale, però, imparare a variare ciò che si porta in tavola e si mangia quotidianamente piuttosto che eliminare o essere spaventati da questo e quell’alimento in particolare è la prima soluzione.

Test specifici possono essere utili nell’individuazione del proprio profilo alimentare personale come primo passo per strutturare una dieta di rotazione in grado di ridurre l’infiammazione generalizzata e, al contempo, stimolare la tolleranza immunologica nei confronti del gruppo alimentare (o dei gruppi alimentari) evidenziati dall’analisi.

A questo si associano sicuramente attenzioni più generiche e comunque utilissime quali l’abitudine ad una corretta prima colazione, l’assunzione della giusta quota proteica durante l’arco della giornata e la limitazione dei picchi glicemici associata all’uso del giusto quantitativo di fibra alimentare.

Agire in questo senso può essere di supporto importante per modulare le proprie reazioni in maniera semplice, tornando in grado di vivere il proprio mondo con maggiore libertà e serenità.

Altri suggerimenti

L’attività fisica moderata, così come l’utilizzo del supporto antinfiammatorio di frutta e verdura fresca (oltre che, al esempio, quello della Curcuma o del Metilsulfonilmetano) possono essere di supporto nel trattamento di questa condizione.

Resta utile ricordare che il contatto diretto con un medico è sempre e comunque una scelta opportuna.

Questi e altri strumenti terapeutici sono utilizzati presso il Centro Medico SMA di Milano.