Peperoncino, come imparare ad amarlo o ad amarlo sempre di più

19 Ottobre 2023
Peperoncino, come imparare ad amarlo o ad amarlo sempre di più

Peperoncino, c’è chi lo ama e chi lo odia, sicuramente piace al nostro metabolismo.

La sua azione è data dalla capsaicina, un composto chimico di cui il peperoncino è ricco e che va ad agire direttamente sul metabolismo degli zuccheri e dei grassi (e in particolare la sua azione è sul grasso viscerale, correlato direttamente alla sindrome metabolica). Inoltre fa bene al cuore, come confermato da uno studio su Biomolecules nel 2022 e ha una importante azione antinfiammatoria generale.

Se il gusto piccante vi piace, facile inserirlo nelle diverse pietanze, in caso contrario abituate la vostra bocca al gusto piccante con alcune strategie.

  • Aumentate la quantità gradualmente, a piccole dosi, magari inizialmente evitandone la masticazione, semplicemente tagliando il peperoncino e inserendolo in minestre o pietanze più liquide così da poterlo scartare alla fine.
  • Associate il peperoncino a una quota di grassi. I grassi, con la loro capacità “avvolgente” mascherano il gusto piccante, rendendolo meno forte. Pensate ad esempio ad una maionese o un olio aromatizzato al peperoncino da aggiungere a carne/pesce alla griglia. Evitate invece di associarlo a cibi aciduli (ad esempio in una insalata di finocchi e arance o ancora in un pesce alla griglia con succo di limone) in quanto il gusto acido andrà a amplificare il gusto piccante.
  • Costanza! Mangiare peperoncino una volta ogni tanto non porta la bocca ad abituarsi al gusto piccante. Utile quindi iniziare ad inserirlo un paio di volte a settimana ed eventualmente incrementare.

Anche gli zuccheri, che, ricordiamo, devono essere assunti occasionalmente e in base alla propria condizione infiammatoria zucchero-correlata, sono in grado di modulare il gusto piccante: inseritelo ad esempio in una torta al cioccolato fondente, burro, banane (che è un frutto poco acidulo) e frutta secca.

Ovviamente il dolce va assunto in un pasto caratterizzato da una buona quota proteica in modo da evitare il picco da zuccheri che incrementa il Metilgliossale, sostanza altamente pro-ossidante responsabile e amplificatore di diversi sintomi e patologie, oltre che al diabete.

Vediamo insieme alcuni esempi di piatti bilanciati con il peperoncino, partendo dalla colazione:

  • Yogurt greco (più proteico rispetto a uno yogurt classico) intero e cioccolato fondente (almeno 85%) fuso, a cui aggiungere un pizzico di peperoncino (i grassi modulano non solo i carboidrati ma attenuano il gusto del piccante), crema di frutta secca 100% non tostata, cereali integrali (ad esempio fiocchi di avena o di farro) e banana a pezzi.
  • Crêpes con uova, farina di castagne (dal gusto più dolce rispetto alle altre farine) e cioccolato fondente fuso al peperoncino con crema di cachi.
  • Colazione salata con pane di segale tostato, formaggio fresco abbondante con aggiunta di olio aromatizzato al peperoncino e avocado, ricchi di grassi buoni.

Per il pranzo e/o la cena si opterà per:

  • Pasta integrale o di grano saraceno al pesto (fatto in casa con olio extravergine di oliva, pinoli abbondanti e peperoncino) con una ricca spolverata di parmigiano o pecorino e granella di noci/pistacchi in buone quantità (almeno 20 g).
  • Cosce di pollo al forno con hummus piccante di fagioli (fagioli frullati con crema di frutta secca, olio e peperoncino), zucca (la sua consistenza pastosa attenuerà il peperoncino rispetto ad esempio a verdure come i cetrioli o i finocchi) e qualche galletta di mais in accompagnamento.
  • Branzino al forno con crema di olive taggiasche frullate con peperoncino e olio a crudo, patate americane e maionese fatta in casa.
  • Vellutata di zucchine e piselli, accompagnata da bruschetta con emmental abbondante fuso insieme a qualche pezzo di peperoncino.

Sicuramente nessun cibo è di per sé miracoloso o nemico, e solo una dieta personalizzata è in grado di migliorare il proprio benessere, tuttavia molti alimenti possono contribuire, tra cui il focoso peperoncino.