Inquinamento, buon senso e tecniche di sopravvivenza

4 Febbraio 2002
Inquinamento, buon senso e tecniche di sopravvivenza

Molti stanno vivendo questi giorni come se incombesse un improvviso pericolo sulla salute della gente.

In realtà il pericolo c’è, quotidianamente, anche in tutti gli altri giorni dell’anno e le condizioni particolari di questo periodo climatico accentuano semplicemente il rischio acuto per alcune categorie di persone.

Con alcuni consapevoli accorgimenti, la maggior parte della gente può difendersi da questi rischi in modo efficace. 

Il vero pericolo dell’inquinamento aereo di questi giorni riguarda solo le persone che già soffrono di gravi patologie respiratorie. Per questi la presenza irritante delle polveri sottili e degli altri inquinanti aerei può determinare una difficoltà respiratoria veramente importante, che soprattutto nelle età estreme (bambini e anziani) può essere anche grave.

Per tutti gli altri invece si tratta di un periodo di tempo in cui il “normale” inquinamento è un po’ più intenso.

Per tutti quindi il vero problema è tenere l’organismo preparato e in grado di adattarsi senza danni a queste fluttuazioni acute dei livelli di inquinanti nell’ambiente.

Esponendo il sistema respiratorio a uno stato di costante irritazione si può avere l’aumento dei casi di asma, di bronchiti ricorrenti e di altre patologie respiratorie, come faringite e secrezioni catarrali croniche, ma anche stanchezza e affaticamento immotivati.

Eppure ci si può difendere dagli attacchi aerei potenziando il nostro sistema immunitario, anche con l’aiuto della dieta e dell’integrazione con antiossidanti, riducendo altri inquinanti sui quali abbiamo un controllo maggiore (come quelli derivanti dall’alimentazione) per limitare l’interazione reciproca e infine affrontando le irritazioni croniche del sistema immunitario con adeguati interventi terapeutici.

  • Ampio consumo di alimenti ricchi di vitamina C.
  • Astensione periodica (almeno un giorno alla settimana) dai prodotti più comuni: latte, latticini e prodotti che li contengano, cibi confezionati, frumento, lievito, zucchero.
  • Incremento dell’uso di frutta e verdura fresca, con una prevalenza di ortaggi crudi.
  • Scelta preferenziale di prodotti biologici (soprattutto carni, latte e derivati, grassi) e di pane comune senza grassi aggiunti.
  • Sostituzione delle merendine con dolci casalinghi (anche pane e burro sono una scelta più ecologica di 2 biscotti).
  • Bere acqua minerale in bottiglie di vetro, alternando a periodi almeno due marche. Quando si beva acqua in bottiglie di plastica, scegliere quella imbottigliata più di recente.
  • L’integrazione fondamentale è costituita dalla vitamina C: l’inquinamento aereo ne fa consumare moltissima, quindi se ne dovrebbero assumere almeno 500 mg quotidianamente.
  • Vitamina E (200-400 UI al dì), Vitamina B6 (100 mg al dì) e Selenio (Selenox, 1 capsula al dì), Manganese, Zinco e Rame (tutti ottimi antiossidanti).
  • Due cucchiai al giorno, almeno nel periodo invernale, di una miscela di oxiprolinati composta da 70 ml di pidione C (Vitamina C), 100 ml Zinco, 50 ml Rame, 30 ml Manganese e 50 ml Pidobase. 
  • Evitare gli antibiotici per le patologie in cui non sono strettamente indispensabili.
  • Evitare gli spostamenti nel traffico durante le ore di punta e ridurre i tempi di esposizione all’aria inquinata (con particolare attenzione ai bambini, per i quali sono molto pericolosi i passeggini bassi, troppo vicini ai tubi di scappamento).
  • Arieggiare la casa di sera, dormire con la finestra socchiusa, perché tanto le polveri sottili entrano lo stesso, ma almeno con la finestra semichiusa si fa uscire il Radon.
  • Utilizzare correttamente la marmitta catalitica, sottoponendola a controlli periodici.
  • Per chi vive in una città inquinata, smettere di fumare riduce la somma degli attacchi a carico dei polmoni. La sospensione del fumo è imperativa qualora si verifichino episodi di aumentata reattività bronchiale o di asma.
  • Esecuzione quotidiana di alcune semplicissime tecniche di respirazione yogi depuratrici. Alcune di queste tecniche sono descritte nel libro “Resistere all’inquinamento” di Attilio Speciani e Francesca Speciani, Edizioni Tecniche Nuove.
  • Sebbene il tema sia controverso il consiglio di Eurosalus è quello di praticare comunque, con moderazione, un’attività sportiva. L’attività aerobica favorisce l’ossigenazione dei tessuti e stimola il sistema immunitario. Se avete paura che correre o fare esercizio fisico in una città inquinata rappresenti un pericolo, tenete presente che i lavori scientifici che dimostrano gli eccellenti effetti dell’attività fisica moderata sull’efficienza dell’organismo e sulla sopravvivenza tumorale sono eseguiti su persone che vivono in città. Abbiate però cura di evitare le ore di punta per le attività all’aperto, e se possibile di scegliere aree più sopraelevate o più lontane dal centro e possibilmente non a fianco di arterie di scorrimento importanti.