Con il caldo che stanchezza: come fare?

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
15 Giugno 2017
Con il caldo che stanchezza: come fare?

DOMANDA

Con il caldo torrido degli ultimi giorni mi sento svuotata di ogni energia, non riesco a lavorare, non riesco a fare movimento. A volte mi capita anche di sentirmi svenire. Cosa posso fare?

RISPOSTA

Se la bella stagione porta con sé molti aspetti positivi capita spesso che il caldo eccessivo comporti qualche piccolo disturbo.

Oltre ai ben noti problemi di circolazione, gambe pesanti e caviglie gonfie, spesso il caldo eccessivo porta con sé stanchezza e spossatezza.

La spossatezza che molte persone lamentano in questo periodo è spesso dovuta all’abbassamento della pressione arteriosa.

Per disperdere maggior calore il corpo dilata i vasi cutanei aumentando la quantità di sangue che circola negli strati superficiali del corpo. Se da un lato questo permette di resistere meglio al caldo, spesso una vasodilatazione periferica si accompagna a un abbassamento dei livelli pressori che in molti casi si correla alla mancanza di forze.

Il Cloruro di Magnesio è probabilmente il rimedio più efficace per sostenere naturalmente la pressione. Si chiederà al farmacista di confezionare una boccetta con una soluzione al 50% di cloruro di magnesio. Di questa si utilizzeranno 25 gocce mattina e sera per tutto il periodo estivo.

Minerali come il Magnesio oltre a svolgere una buona azione contro l’ipotensione è indispensabile all’organismo per sfruttare al massimo l’energia. L’integrazione di Magnesio è anche utile in caso di irritabilità, perdita di appetito e disturbi del sonno, che spesso si accompagnano alla stagione calda.

Nella stessa direzione lavora l’integrazione di un amminoacido come la L-Tirosina, che ha una buona azione di modulazione della produzione di catecolamine da parte del surrene con il conseguente aumento del tono e dell’efficienza psicofisica.

Nella nostra pratica clinica siamo soliti consigliare un prodotto come Amino Tirosina 500 di cui assumerne una capsula tra le 10:30 e le 11:00 del mattino (rispettando in questo modo i ritmi cronobiologici dell’organismo) per periodi di circa un mese tranquillamente ripetibili nel corso dell’estate.