Animali e autismo: evidenze di successo relazionale e sociale

13 Marzo 2013
Animali e autismo: evidenze di successo relazionale e sociale

L’utilizzo di animali in terapia risulta avere effetti positivi sulla comunicazione, la socialità, l’umore, l’indipendenza, l’empatia e l’ansietà. Ciò ha portato a valutare gli effetti di tale consequenzialità positiva su chi soffre di autismo, con risultati che sembrano molto incoraggianti e stimolanti.

Se i successi maggiori, in questo campo, sembrano stati ottenuti con la terapia di professionisti e animali addestrati appositamente, alcune evidenze mettono il sorriso anche nel momento in cui l’animale sia posto liberamente nell’ambiente, senza controllo ulteriore.

In particolare, uno studio che viene dall’Australia ha messo bambini, alcuni dei quali con una diagnosi di disordine autistico a giocare nella stessa stanza, con dei giocattoli nel primo caso e con due porcellini d’india nel secondo. Osservatori senza conoscenza di chi avesse o meno diagnosi di autismo sono stati posti ad analizzare il comportamento del bambini in un caso e nell’altro.

I partecipanti con disturbo autistico hanno dimostrato più atteggiamenti sociali come parlare, guardare i volti dei compagni, cercare contatto fisico, e hanno ricevuto più approcci sociali da parte degli altri bambini quando nella stanza erano presenti gli animali, paragonati ai giocattoli.

A quanto risulta dallo studio, i bambini osservati hanno anche mostrato aumentati comportamenti pro-sociali e “positivi” (come sorridere e ridere) e meno atteggiamenti di introspezione e disagio quali (quali piangere, frignare e gemere).

Inserire un cane nelle famiglie in cui sia presente un bambino con disturbo autistico sembra inoltre risultato efficace nel migliorare la qualità di vita del genitore in termini di serenità e percepita sicurezza anche del figlio. Resta in questo caso importante che la salute e il benessere del cane siano rispettati e salvaguardati.

Avere un animale fa bene alla salute e, se è bene analizzare la situazione, le possibilità e i desideri di ciascuno prima di valutarne l’inserimento in famiglia, essa può essere un’opzione interessante per ciascuno nel rendere più serena la vita sia famigliare che sociale.