Ridurre il gonfiore controllando l’infiammazione da cibo

di Davide Maiocchi - Nutrizionista
27 Maggio 2014
Ridurre il gonfiore controllando l'infiammazione da cibo

DOMANDA

Buongiorno, mio figlio di 26 anni dice di avere sempre la pancia gonfia e un senso di pesantezza a livello intestinale. Potrebbe essere causato dal cibo? Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima lettrice,

la sensazione di gonfiore e di pesantezza a livello intestinale espressa da suo figlio, è una condizione molto frequente che si osserva in pazienti che presentano delle ipersensibilità alimentari. Essa può essere associata sia a una digestione non ottimale, ma anche e soprattutto a una condizione infiammatoria presente.

Un’ipersensibilità alimentare, se non viene adeguatamente gestita, può infatti aumentare la produzione di citochine infiammatorie, che provocano un incremento della resistenza insulinica e quindi contribuiscono ad aumentare il livello di infiammazione generale dell’organismo.

Un soggetto con una sensibilità alimentare spiccata nei confronti del latte ad esempio, che continui ad assumerlo tutte la mattine a colazione, non fa altro che aumentare il suo livello infiammatorio; tutto questo può provocare una sensazione di gonfiore addominale e di pesantezza, proprio come quella che mi ha accennato nella sua domanda.

A tal proposito, è fondamentale andare a verificare la presenza di una o più ipersensibilità alimentari.

RecallerProgram rientra nei test che analizzano nello specifico questa reattività nei confronti del cibo e si pone come obiettivo quello di favorire il recupero della tolleranza immunologica.

Gestire correttamente le reattività alimentari (che in moltissimi casi possono e devono essere recuperate) significa impostare un piano di rotazione specifico in cui alternare giorni di dieta dove si eviterà il consumo di alimenti proinfiammatori e giorni liberi in cui sarà fondamentale reintrodurli poco per volta, per permettere al suo organismo di tollerarli adeguatamente, iniziando in questo modo un percorso di amicizia con il cibo.

Alcuni semplici accorgimenti alimentari, affiancati ad un piano di recupero specifico, saranno in grado di modificare positivamente la condizione di gonfiore e pesantezza avvertita. Il fatto di assumere un pezzo di frutta o verdura cruda e non condita prima di ogni pasto (colazione compresa) è fondamentale per favorire il processo di reintroduzione dei cibi a cui si risulta essere eventualmente ipersensibili. Uno dei motivi principali è la presenza di panallergeni all’interno di frutta e verdura, sostanze che migliorano il controllo della reattività alimentare e riducono quindi l’infiammazione presente.

La masticazione è il processo fondamentale per permettere una digestione ottimale. Questo semplice gesto che compiamo tutti i giorni e a cui spesso non poniamo particolare attenzione, è di primaria importanza per ridurre al minimo il gonfiore addominale. Prendiamoci quindi il giusto tempo da dedicare ai nostri pasti quotidiani e mastichiamo lentamente e con attenzione per favorire la riduzione del senso di pesantezza avvertito.

Privilegiare la scelta di carboidrati integrali, da bilanciare con la giusta quota proteica in ogni pasto della giornata, sarà necessario per controllare la glicemia giornaliera, migliorando sensibilmente la sensibilità insulinica e abbassando di conseguenza il livello di infiammazione.

L’attività fisica, svolta in modo costante nel tempo, insieme ad una colazione completa ed equlibrata saranno gli altri due strumenti indispensabili per favorire il recupero della tolleranza, riducendo al minimo i segnali di pericolo, responsabili dell’aumento dell’infiammazione corporea.

Da anni nel nostro centro di Milano, chi presenta problemi di ipersensibilità alimentari viene seguito attraverso un percorso terapeutico specifico.