Ragadi

Sinonimi: Ragadi al seno, Ragadi al capezzolo, Ragadi anali, Taglietti
di Attilio Speciani - Allergologo e Immunologo Clinico

Le ragadi sono delle piccole fissurazioni, dei taglietti, della cute o delle mucose; le localizzazioni più frequenti sono le mani, gli angoli della bocca e del naso e soprattutto la mucosa anale.

Le cause sono in genere sia di tipo locale, come la suzione del neonato nelle ragadi del capezzolo durante l’allattamento, oppure generali, come stati infiammatori dell’intestino nelle ragadi anali.

Bruciore e dolori, soprattutto con il contatto, sono i sintomi più frequenti; in molti casi è presente sanguinamento, soprattutto a livello anale.

Le cause più frequenti sono stati infiammatori della cute provocati da contatto con sostanze o a sbalzi di temperatura e, per le ragadi anali, stati infiammatori dell’intestino dovuti in genere ad errori alimentari.

Trattiamo qui di seguito delle ragadi al seno e di quelle anali.

Per ragadi, fissurazioni e screpolature da freddo, clicca qui.

 Trattamento

Sono ulcerazioni che si producono sul capezzolo, con una certa frequenza, nel periodo dell’allattamento.

Belladonna 5 CH: 4-5 granuli più volte al giorno, il seno è arrossato, emana calore a distanza ed è gonfio, duro e molto dolente. Può essere presente febbre.

Phytolacca 5 CH: 5 granuli 3 volte al giorno, si usa quando il seno, con ragadi, è indurito moltissimo e si avvertono quasi dei noduli nel suo interno. Quando il bambino succhia il latte, i dolori si espandono a tutto il corpo.

Silicea 5 CH: 5 granuli 2 volte al giorno, il bambino rifiuta il latte; il dolore al capezzolo c’è solo mentre il bambino succhia. Le mammelle sono gonfie e sensibili al tatto.

Agaricus 5 CH: 5 granuli 2 volte al giorno, il seno è rosso e dolente, i dolori sono come di aghi locali.

È utile vedere anche la voce Ascesso in presenza di mastite.

Arnica TM e Calendula TM possono essere usate per spennellature locali, con risultati che a volte si possono definire sorprendenti. Secondo la reattività individuale i due stessi rimedi si possono usare anche in crema o in pomata.

Oltre a tutto quanto è necessario per riequilibrare la funzione intestinale e per riportare le feci alla giusta consistenza (vedi Stitichezza), è di uso sistematico il rimedio omeopatico Nitricum acidum 7 CH, da assumere nella misura di 4-5 granuli 2 o 3 volte al giorno soprattutto se la ragade è sanguinolenta, con intenso senso di contrattura e di spasmo anale dopo la defecazione.

In persone che ne soffrono abitualmente è efficacissimo l’uso di 1 monodose alla 200 CH, da prendere appena compaiono i primi segnali della ragade.

Localmente si può usare sempre Calendula TM, diluendone 20 gocce in mezzo bicchiere d’acqua e facendo poi dei lavaggi sulla zona indicata.

È sempre utile associare Aesculus hyppocastanus 1D macerato glicerinato, alla dose di 40-50 gocce 2 volte al giorno da prendere per bocca; agisce riducendo la congestione venosa in vicinanza dell’ano e quindi l’infiammazione locale.

 Omeopatia

 Trattamento

 Omeopatia