Insonnia

Sinonimi: Agripnia
di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo

Le più pratiche indicazioni per affrontare in modo naturale i più comuni disturbi del sonno, senza perdere di vista il fatto che una insonnia prolungata è sempre un importante segnale di disagio dell’organismo.

La scelta di utilizzare per un tempo prolungato un prodotto che aiuti il sonno può anche essere una scelta corretta, ma solo se l’impiego del sonnifero si integra in un progetto complessivo. Le alterazioni del sonno infatti possono essere dei segnali importanti di un disagio più complesso dell’intero organismo e dipendere sia da situazioni psichiche che da problemi fisici ben precisabili.

Nell’impiego occasionale invece, magari la sera prima degli esami o dopo avere ad esempio guidato a lungo durante la notte prima di potere posare il capo sul cuscino, avremo davvero la possibilità di scegliere tra un vasto numero di prodotti naturali che aiutano ad avere un sonno riposante. 

 Trattamento

Oltre ai rimedi omeopatici descritti a seguire, l’impiego di minerali (come Oximix 4+ Relax oppure Manganese-Cobalto o Litio) da usare per qualche settimana può essere di notevole aiuto.

Rimedi vegetali come Tilia tomentosa 1D (40 gocce pre sonno) o come Estratto fluido di Biancospino (30-40 gocce prima di dormire) hanno spesso risolto situazioni anche difficili.

Ma è rilevante notare che talvolta l’insonnia compare in persone stanche e che il miglior “sonnifero” è la terapia della stanchezza ad esempio con l’uso di Cellfood Multivitamin oppure di Aleurone PF1 oppure di Bio45.

 Dieta

Gli studi degli ultimi anni hanno messo in evidenza un forte rapporto tra attivazione di alcune aree neuronali e modalità alimentare. Un eccesso di carboidrati, non compensato dalla giusta introduzione di proteine può determinare degli stati di alterazione dell’umore e delle modifiche del sonno.

Una dieta corretta è in grado di riequilibrare molti aspetti del sonno, sia per quanto riguarda l’addormentamento sia per quanto riguarda la stanchezza al risveglio. Molti di questi temi sono stati trattati nel libro “Prevenire e curare la depressione con il cibo” (Fabbri 2006).

L’insonnia è la difficoltà a iniziare o mantenere il sonno. Passare una notte in bianco non significa certo soffrire d’insonnia. Questa è infatti un disturbo cronico, che si ripete cioè quasi tutte le notti e che non ha, almeno apparentemente, una causa scatenante e può incidere profondamente sulla qualità della vita.

La necessità di dormire varia da persona a persona, e soprattutto con l’età: così un neonato dovrà dormire per la maggior parte della giornata, mentre a un anziano possono essere sufficienti 4 o 5 ore di sonno per notte.

I disturbi del sonno sono molto frequenti e la loro origine non è chiara, anche se possiamo definirli come un’iperattività del sistema di veglia che in un soggetto in buon equilibrio dovrebbe alternarsi periodicamente con il sonno.

Sappiamo inoltre con certezza che hanno una grande importanza i fattori emotivi e psicologici, quelli alimentari e ambientali e alcune abitudini voluttuarie quali per esempio l’assunzione di alcolici e il fumo.

Possiamo distinguere genericamente tre tipi di disturbo del sonno: la difficoltà ad addormentarsi, il risveglio precoce e i continui risvegli durante il sonno.

Ricordiamo che i sonniferi sono psicofarmaci a tutti gli effetti, e benché ormai la ricerca scientifica ne abbia identificati di poco tossici, il loro uso crea una dipendenza psichica molto intensa, che può provocare notevoli danni al carattere di un individuo.

È invece possibile ottenere degli effetti positivi affidandosi da subito alla terapia naturale, recuperando dei ritmi normali di sonno e di veglia.

 Omeopatia

Questi rimedi vanno assunti alla 7 CH, nella misura di 3-4 granuli una volta al giorno, fino a graduale recupero dei giusti ritmi di sonno, oppure in dose unica alla 30 CH o alla 200 CH, in caso di necessità acuta.

  • Coffea: insonnia dopo giornate eccitanti, o dopo buone notizie.
  • Chamomilla: insonnia, in particolare dei bambini che dormono in braccio ma che si risvegliano appena deposti nella culla, oppure degli adulti disturbati dal vento; è indicata per coloro che hanno degli effetti contrari quando prendono dei farmaci per dormire.
  • Nux vomica: sonnolenza durante il giorno ed insonnia notturna in persone iperattive e piene di lavoro.
  • Kalium fosforicum: insonnia degli studenti, o di chi si è stancato mentalmente, e si sente stanco di giorno.
  • Arnica: risvegli improvvisi notturni con spavento e talora affanno; il letto sembra troppo duro.
  • Ignatia: insonnia dopo dispiaceri o cattive notizie.
  • Zincum metallicum: insonnia con continua agitazione delle gambe.
  • Rhus toxicodendron: insonnia quando “ci si sente talmente stanchi che non si riesce ad addormentarsi”.
  • Bulbinum 9 CH: va associato agli altri rimedi, prendendolo alla sera prima di dormire; è un organoterapico che stimola il riequilibro dei centri del sonno; al suo posto si possono anche utilizzare due litoterapici in alternanza: Rhodonite D8 e Glauconie D8 (una fiala al giorno).

 Fitoterapia

I prodotti utilizzabili sono numerosi, ma bisogna sapere che ogni prodotto può avere effetti variabili e che spesso è necessario trovare il più idoneo con alcune prove di uso.

L’estratto fluido di Biancospino è il rimedio più affidabile per la sua assoluta non tossicità e per il tranquillo uso che se ne può fare anche con i bambini; generalmente se ne consigliano da 10 a 40 gocce prima del sonno, ma deve essere preso anche durante il giorno, perché ognuno costruisce la sua insonnia con le tensioni che vive durante la giornata, e filtrarle consente di arrivare già rilassati alla notte.

Sono pure utilizzabili gli estratti fluidi di Valeriana e di Passiflora (che spesso si trovano anche in associazione tra loro) e l’estratto fluido di Lattuga, consigliabile soprattutto quando coesistono dei fenomeni di particolare eccitazione notturna (va usato a un dosaggio più elevato del Biancospino, nell’ordine delle 60-80 gocce serali).

Pure utile la TM di Melissa alla dose di 20 gocce tre volte al giorno (mattino, cena e sonno), e la TM di Eschscholtzia californica, allo stesso dosaggio.

I prodotti descritti possono essere associati a degli infusi da prendere in serata; in genere i tempi di infusione sono di 10 minuti, per la quantità di una tazza d’acqua: si useranno Meliloto (3 prese, utilissimo in menopausa), Fiori d’arancio (da tre a cinque prese), e Maggiorana (due prese, particolarmente indicata in situazioni isteriche o pseudoisteriche).

 Oligoelementi

Si può utilizzare con una buona efficacia una miscela di oxiprolinati come quella presente in Oximix 4+ Relax; è consigliabile assumerne 2 misurini alla sera prima di andare a letto, ma se le tensioni nascono durante il giorno è meglio aggiungere 1 misurino anche al mattino. Con il miglioramento si può arrivare al solo misurino standard da prendere alla sera.

Va equilibrato l’apporto di Vitamine del gruppo B, ma particolarmente la B6 (100-200 mg.) e la B3 (30-50 mg.).

Come accennato sopra, l’uso di Cellfood, o di integratori minerali e vitaminici come Bio45 può contribuire a ritrovare riequilibrio.

Anche rimedi complessi, a base di aminoacidi, come ad esempio Amino Relax (Solgar) al dosaggio di 1 compressa in serata, possono favorire, in virtù del Triptofano presente nell’integratore alimentare un sonno ristoratore.

 Trattamento

 Dieta

 Omeopatia

  • Coffea: insonnia dopo giornate eccitanti, o dopo buone notizie.
  • Chamomilla: insonnia, in particolare dei bambini che dormono in braccio ma che si risvegliano appena deposti nella culla, oppure degli adulti disturbati dal vento; è indicata per coloro che hanno degli effetti contrari quando prendono dei farmaci per dormire.
  • Nux vomica: sonnolenza durante il giorno ed insonnia notturna in persone iperattive e piene di lavoro.
  • Kalium fosforicum: insonnia degli studenti, o di chi si è stancato mentalmente, e si sente stanco di giorno.
  • Arnica: risvegli improvvisi notturni con spavento e talora affanno; il letto sembra troppo duro.
  • Ignatia: insonnia dopo dispiaceri o cattive notizie.
  • Zincum metallicum: insonnia con continua agitazione delle gambe.
  • Rhus toxicodendron: insonnia quando “ci si sente talmente stanchi che non si riesce ad addormentarsi”.
  • Bulbinum 9 CH: va associato agli altri rimedi, prendendolo alla sera prima di dormire; è un organoterapico che stimola il riequilibro dei centri del sonno; al suo posto si possono anche utilizzare due litoterapici in alternanza: Rhodonite D8 e Glauconie D8 (una fiala al giorno).

 Fitoterapia

 Oligoelementi