Febbre

Sinonimi: Febbre, Temperatura alta, Febbriciattola
di Attilio Speciani - Allergologo e Immunologo Clinico

È innanzitutto fondamentale capire che cos’è la febbre. Di fronte a una situazione anomala (un’infezione, un fatto tossico o altro ancora) ogni cellula del nostro organismo “si dà da fare”, entra in azione in modo più intenso e quindi “si accalora e suda”. La febbre quindi, nella maggior parte dei casi, è un fatto positivo, cioè esprime la reazione generale difensiva di un organismo.

Per questo allora non è sempre utile cercare di eliminarla o di ridurla: può essere sufficiente impedire che raggiunga valori esorbitanti, ricordando però che uno dei problemi connessi con la febbre, cioè le convulsioni del bambino, non è tanto legato alla temperatura in assoluto, quanto alla rapidità di salita (o di discesa) della temperatura.

Un bambino che in mezz’ora passa da 37 a 41°C di temperatura può essere a rischio di convulsioni. Un bambino invece che nel corso di una giornata diventa via via più caldo fino a raggiungere i 41°C non è a rischio di convulsioni.

Ovviamente la febbre, come detto, è il segno di qualcosa che non funziona, quindi soprattutto per le febbri croniche o frequenti è solo il medico che deve fare una giusta diagnosi e arrivare a impostare una terapia.

Quanto ora diremo vale invece per le febbri acute, generalmente correlate con una patologia da raffreddamento, che è anche però il caso più frequente in assoluto di innalzamento termico.

Ricordiamo che la scelta di un rimedio omeopatico per la febbre non ha un’azione esclusivamente sintomatica, in quanto si stimola nell’organismo la reazione generale verso la causa che ha prodotto quel tipo di febbre.

Così, per esempio, in caso di faringite con febbre, spesso e volentieri i rimedi per trattare quel tipo di febbre e quel tipo di mal di gola coincideranno; se invece non coincidessero, ma fossero presenti due quadri ben definiti per il tipo di febbre e il tipo di mal di gola, si potranno comunque usare i due rimedi in associazione.

Conoscere l’entità della febbre può essere importante ed è anzi necessario per seguire l’evoluzione del fenomeno. Può però capitare di non avere il termometro, oppure che si sia rotto, e in quel caso è utile ricordare che a 37°C in genere le pulsazioni cardiache, percepibili sul polso o sul collo appena di fianco al “pomo d’Adamo”, sono circa 80 al minuto.

In caso di necessità si può ragionevolmente stabilire che ogni 10 pulsazioni in più al minuto, la temperatura cresce di un grado. Così avremo 38°C a circa 90 pulsazioni, 39°C a 100, 40°C a 110 e 41°C a 120; questo vale naturalmente all’inizio, perché quando si determina una disidratazione, questi valori si modificano, ma questa misurazione indicativa è estremamente utile in caso di necessità.

Prima di passare alla fase terapeutica vogliamo ricordare che la febbre può salire intensamente nei bambini anche perché non riescono a eliminare calore come gli adulti: così, se un bambino con febbre a 38°C ha brividi di freddo, è giusto coprirlo, ma se la temperatura di un bimbo improvvisamente inizia a salire ed è accaldato, tenerlo coperto non fa che peggiorare la situazione.

Senza esporlo a correnti d’aria, il bambino, e soprattutto il lattante, va scoperto e raffreddato, onde impedire che il calore interno gli crei quei danni che si temono. Tra l’altro spesso accade di vedere bambini finalmente “raffreddati” che si riprendono subito, migliorando immediatamente il loro stato generale.

È bene inoltre ricordare che il bambino febbricitante aumenta le perdite d’acqua, e quindi ha bisogno di bere, a volte, anche quantità consistenti di acqua che non gli deve essere mai fatta mancare.

 Omeopatia

Aconitum 5 CH: 3 granuli anche ogni 20 minuti, fino a riduzione dei sintomi; poi 3 granuli ogni 2-3 ore o più fino a guarigione (lo stesso tipo di diluizione e di dosaggio vale anche per gli altri prodotti indicati); esordio improvviso, spesso dopo esposizione al freddo secco; la pelle è secca, la febbre può anche essere altissima, ma ci si accorge di ciò solo toccando la fronte. C’è molta sete e i tratti del viso sono modificati da una notevole ansietà.

Belladonna 5 CH: la pelle è bagnata di sudore, la febbre può anche essere molto alta e la si percepisce a distanza, perché il malato irradia calore come un termosifone; il viso è rosso e congestionato e le pupille sono dilatate.

Bryonia 5 CH: la pelle e le mucose sono secche, accompagnate da sete intensa; dolori dappertutto, che si accentuano muovendosi o tossendo.

Eupatorium perfoliatum 5 CH: febbre alta con continua sete, dolori lungo tutta la colonna vertebrale e globi oculari intensamente dolenti se li si preme.

Gelsemium 5 CH: brividi anche con febbre poco alta. Sete assente, ma senso di pesantezza alla testa e alle gambe con intensa prostrazione; sono presenti tremori anche forti.

Ferrum phosphoricum 5 CH: la sua caratteristica è che la comparsa della sudorazione non fa cadere la febbre. Il viso è congestionato come in Belladonna, ma vi sono brividi anche intensi. La sete non è determinante.

Mercurius solubilis 9 CH: ha le stesse caratteristiche descritte alla voce Faringite, cioè recrudescenza dei sintomi durante la notte, lingua sporca e alito pesante con salivazione molto intensa. La sudorazione è intensa e la sete altrettanto. Vi sono brividi alternati a bruciori. Un uso splendido di questi rimedi nelle febbri del bambino si può fare sciogliendo 10 granuli del rimedio indicato in mezzo bicchiere d’acqua e dando al bambino 1 cucchiaino di questo liquido ogni 10 minuti, fino a che la febbre e il suo corredo di sintomi non iniziano a ridursi.

 Fitoterapia

È utilissimo associare tre preparati gemmoterapici, che sono tutti 1D macerato glicerinato, in tutte le situazioni febbrili o negli stati influenzali (vedi Influenza), assumendone 50 gocce di ciascuno 1 volta ogni 2 ore fino a riduzione dei sintomi: Ribes nigrum, con azione antinfiammatoria; Alnus glutinosa, che ha proprietà febbrifughe; Betula pubescens, con azione di stimolo depurativo generale.

 Oligoelementi

Per ciò che riguarda gli Oligolementi, la Vitaminoterapia e l’Integrazione alimentare vale quanto detto alla voce Malattie invernali.

 Omeopatia

 Fitoterapia

 Oligoelementi