L’acqua diluita come farmaco: la realtà fisica conferma le intuizioni dell’omeopatia

10 Febbraio 2011
L'acqua diluita come farmaco: la realtà fisica conferma le intuizioni dell'omeopatia

Una delle più frequenti affermazioni fatte nei confronti dell’omeopatia è che in realtà si somministra “acqua fresca”. Dal 30 settembre 2009, dopo il congresso tenutosi a Milano alla presenza di Luc Montagnier, non potrà più trattarsi di un insulto o di una critica, ma di un elemento positivo.

Emerge infatti dai rigorosi lavori scientifici effettuati negli ultimi mesi che alcune specifiche preparazioni di “acqua fresca” hanno una potente azione di induzione elettromagnetica, costituendo dei domini di coerenza dalle elevate potenzialità biologiche.

Il fisico internazionale Emilio del Giudice, nel corso del convegno ha proposto alcune spiegazioni che rappresentano le basi di questa nuova interpretazione della realtà che da sempre ci circonda.

Riprendiamo quindi, quasi integralmente, la sua relazione che in modo così lucido e simpatico (le molecole poligame…) ha spiegato le basi fisiche dello sviluppo futuro della medicina e della scienza.

La Fisica ha ricevuto dalla biologia e dallo studio della materia vivente un compito ampio e difficile, perché la comprensione del vivente sfida ancora i fisici. La branca biologica che studia la biologia molecolare ha riportato notevoli successi nella enumerazione delle molecole che compongono la materia vivente, associando atti biologici e sequenze biochimiche. È un progresso, ma la storia della scienza dice che ogni successo crea problemi.

Infatti ci si domanda come facciano le molecole a trovare la loro strada in un tempo veloce durante una reazione biologica. In un reattore vengono inserite le materie prime, regolate le sostanze fisiche e le molecole si urtano producendo un gran numero di specie chimiche. Sono esseri poligami promiscui… Se le molecole non hanno indicazioni specifiche vanno col primo che capita, e in breve si producono tutte le specie compatibili.

Ma la materia vivente ha dei codici biochimici. All’interno di cicli biologici, le molecole diventano monogame. In alcuni specifici cicli biologici sono perfettamente orientate e trovano perfettamente e in modo rapido le molecole con cui interagire. In queste situazioni, l’atto seduttivo di una molecola diversa potrebbe cambiare l’atto biologico stabilito e diventare disturbante.

Capita questa metafora sulla monogamia o sulla poligamia, dobbiamo riconoscere che nel nostro organismo le reazioni avvengono in modo estremamente più veloce di quanto avvengano al di fuori della materia vivente. La modalità con cui le molecole si trovano sono di tipo elettromagnetico, come se arrivati nella stazione di una città, anziché chiedere ad ogni persona che incontriamo se effettivamente sia la persona da incontrare, semplicemente chiamassimo col cellulare la persona cercata e ci dicessimo dove incontrarsi.

Il meccanismo elettromagnetico è quello che guida le interazioni tra atomi e molecole (le atomiche e gravitazionali non hanno rilievo).

Non c’era bisogno dei fisici. Il Nobel ungherese Albert Szent Gyorgi segnalò che fino ad allora tutto era stato studiato salvo acqua e campi elettromagnetici. Le molecole diverse dall’acqua svolgono ruolo esecutivo e poi lo esplicano attraverso i campi elettromagnetici, attraverso l’acqua.

Ultimi anni con ricerche che hanno chiarito la struttura dell’acqua.

Si dice di una persona che ha fatto scoperte inutili che ha scoperto l’acqua calda. I fisici sono modesti e dicono che per ora sono arrivati all’acqua fresca. Un fenomeno biologico che accade ogni giorno, come la trasformazione del vapor acqueo in liquido, ci aiuta a comprendere l’importanza della regolazione elettromagnetica. Si tratta di una trasformazione che capita in un corpo solo immediatamente, e il vapore, arrivato a 100 gradi, all’improvviso diventa 1600 volte più denso in modo coordinato ed immediato trasformandosi in liquido.

È entrato in scena un nuovo attore, il campo Elettro Magnetico, che interviene non per la presenza di un fotone (che effettivamente può comparire dallo spazio in modo casuale) ma dalla lunghezza d’onda del fotone stesso che induce una trasformazione ordinata e a catena delle reazioni molecolari successive.

Dal campo Elettro Magnetico arriva l’ordine che fa passare da gas a liquido. Un atomo ha diverse configurazioni e la differenza di energia è nell’ordine di pochi elettronvolt. Per farli muovere basta un fotone. Il fotone però, è qualche migliaio di volte + esteso dell’atomo stesso valutando (la lunghezza d’onda del fotone).

La reazione di trasformazione non può avvenire spontaneamente nell’acqua né può essere determinata dall’arrivo fluttuante di casuali fotoni (sarebbero un numero insufficiente). L’attivazione deriva dal campo Elettro Magnetico indotto dalla lunghezza d’onda del fotone stesso che è enormemente più estesa del singolo fotone.

A quel punto il campo attira molecole che risuonano alla stessa frequenza e tutto il vapore, in modo quasi istantaneo, in corrispondenza di condizioni specifiche (i 100 gradi) si trasforma in liquido. Si creano cioè dei domini di coerenza (esattamente come dimostrato oggi da Luc Montagnier) con una emissione di onde elettromagnetiche a bassissima intensità, in grado però di determinare la attivazione o lo spegnimento di reazioni biologiche che hanno a che fare con al vita. All’interno di questi domini di coerenza, tutte le molecole oscillano con lo stesso ritmo.

E un campo elettromagnetico di questo tipo produce attrazione di molecole capaci di risuonare sulla stessa frequenza.

Inizia la possibilità di una biochimica dipendente dal tempo e dalle forze Elettro Magnetiche. Le successive reazioni avvengono a cascata in modo ordinato. Capiamo perché dando dell’acqua fresca non agiamo sulla reazione ma sulla regolazione del traffico. L’acqua non è una molecola come le altre. Se si osserva una certa reazione chimica che non avviene, la causa potrebbe essere non il mancato apporto di reagente (spesso presente in abbondanza) o la mancanza di un farmaco, ma quello di accendere nell’acqua quella frequenza che manca, somministrando energia, immateriale, ma misurabile.

E Luc Montagnier ha trovato esattamente questo, campi elettromagnetici che emergono dall’acqua e che possono diventare strumento di terapia e di regolazione non farmacologica e sempre profondamente medica.