Ipertrofia prostatica: come intervenire naturalmente?

9 Giugno 2008
Ipertrofia prostatica: come intervenire naturalmente?

Preg.mo  dott. Attilio Speciani,
rivolgo alla sua attenzione una breve domanda: ci sono controindicazioni ad usare Sabal serrulata contemporaneamente a Pygeum africanum?
Grazie infinite da un suo attento lettore.

Gentilissimo Lettore,

nella nostra esperienza Sabal serrulata e Pygeum africanum possono essere serenamente associati nella terapia delle affezioni prostatiche. In particolare Pygeum africanum è un prodotto utilissimo nel trattamento dell’ipertrofia prostatica : la medicina allopatica ha cercato inutilmente di estrarne il principio attivo, dovendo poi arrivare, per avere l’effetto terapeutico, alla utilizzazione dell’estratto totale della pianta, e proprio per questo quando un medico prescrive del Pigenil (il nome commerciale del Pygeum africanum) attua una prescrizione fitoterapica vera e propria, spesso senza nemmeno rendersene conto.

In caso di ipertrofia prostatica si utilizzeranno due confetti al giorno di Pigenil associati eventualmente a 20 gocce 3 volte al giorno di Sabal serrulata 1DH. In chiave omeopatica è possibile utilizzare un medicinale come Conium maculatum 5 CH che lavora espressamente sugli indurimenti ghiandolari. Si assumeranno 3-4 granuli due volte al giorno per cici di circa 20 giorni anche ripetibili.

Anche l’integrazione con Oximix 2+ , per le sue importanti proprietà antiossidanti, è indicato in caso di problemi alla prostata. Si utilizzerà un misurino durante la prima colazione per cicli terapeutici di circa tre mesi anche ripetibili.