Il cibo ti infiamma? Spegni il fuoco con la corretta alimentazione

di Davide Maiocchi - Nutrizionista
20 Maggio 2014
Il cibo ti infiamma? Spegni il fuoco con la corretta alimentazione

DOMANDA

Buongiorno, sono intollerante a lievito e frumento; inoltre sono allergica al nichel, trovato con patch test cutaneo. Cosa posso mangiare nei giorni di dieta? Peso solo 43 kg e se tolgo i pochi carboidrati che mangio dimagrisco ancora. Seguo anche la dieta con poche fibre perché soffro di colite e intestino infiammato e quindi la frutta è limitata e lo stesso vale per la verdura.Grazie.

RISPOSTA

Gentilissima lettrice,

la reattività nei confronti di lieviti e frumento e l’allergia al nichel sono state evidenziate con due test differenti che mirano a verificare da un lato la presenza di eventuali allergie da contatto e dall’altro a eliminare di tutti gli stimoli infiammatori alimentari.

Dal nostro punto di vista è bene approfondire il discorso legato all’infiammazione da cibo con l’esecuzione di un test come Recaller, che permette di avere un profilo alimentare e immonologico individuale completo e per impostare un piano di rotazione settimanale mirato al recupero della tolleranza.

Saranno previsti dei giorni di dieta in cui bisogna evitare l’assunzione di alimenti che aumentano la reattività e giorni in cui è fondamentale inserirli gradualmente, gestendo nel modo corretto le reintroduzioni.

Gli obiettivi di una terapia dietetica corretta devono mirare a favorire il recupero della tolleranza nei confronti dei cibi non tollerati, abbassando il livello di infiammazione presente e consentendo allo stesso tempo di soddisfare i gusti e le preferenze alimentari della persona.

Nei giorni liberi, si incomincerà con delle micro reintroduzioni, specialmente per quanto riguarda gli alimenti contenenti nichel, sporcando ad esempio la punta di un cucchiaino con della salsa di pomodoro oppure reinserendo gradualmente la frutta cotta per 15-20 minuti in forno (kiwi e pera in particolare).

Il capitolo 9 del libro “Come una pentola a pressione” spiega passo per passo come gestire la reintroduzioni in modo specifico e tollerabile dal suo organismo.

Nel giorni di dieta, che potrebbero essere inizialmente due nell’arco della settimana, potrà comporre il suo menù giornaliero partendo da una ricca e completa prima colazione composta da un frutto fresco di stagione (eccetto pera, kiwi e prugna per il contenuto di nichel) abbinato a del latte vegetale con una spolverata di cannella, dei cereali integrali (riso, miglio ad esempio) e un uovo sodo.

A pranzo e a cena è fondamentale bilanciare correttamente l’apporto di proteine e carboidrati; del riso basmati integrale con lo zafferano, con del petto di pollo e della verdura cotta, sarà un’ottima scelta di pranzo equilibrato e funzionale. La cena potrebbe essere veloce da preparare e sfiziosa magari cucinando una platessa in crosta di patate cotta in forno su un letto di fagiolini salatati in padella per mantenere gusto ed equilibro in un unico piatto.

Il corretto bilanciamento di proteine e carboidrati integrali in tutti i pasti è determinante per avere un controllo del peso e stimolare l’incremento ponderale in termini di massa magra.

Il suo riferimento di 43 kg di peso corporeo è un dato poco commentabile: a tal proposito è bene effettuare una misurazione della composizione corporea, attraverso uno strumento clinico definito impedenziometro, che permette di ricavare i dati concreti su cui lavorare in termini di massa grassa, muscolo e idratazione corporea, per sapere realmente il punto di partenza e decidere insieme l’obiettivo da raggiungere.

Gestendo il piano di rotazione in modo preciso si va ad abbassare il livello d’infiammazione da cibo. In questo modo anche l’intestino ne trarrà giovamento e la frutta e la verdura, che adesso risultano alimenti infiammatori, diventeranno strumenti utili a recuperare la tolleranza immunologica e a stimolare in modo naturale il suo intestino.

Utilizzi sempre un pezzo di frutta o verdura cruda e non condita prima di ogni pasto, il famoso “Crudo, vivo e colorato“, per iniziare con il piede giusto il percorso di recupero.

Se l’alimentazione costituisce il punto di partenza per gestire l’infiammazione e il peso corporeo, l’attività fisica è lo strumento che ci conduce diritti al traguardo.

Nel caso specifico essa dovrà prevedere sia un’attività di tipo aerobico che favorisca il recupero della tolleranza immunologica e stimoli in modo funzionale la peristalsi intestinale sia un allenamento di tipo anaerobico che le permetta di incrementare la massa muscolare e di conseguenza il peso corporeo.

Da anni nel nostro centro di Milano, chi presenta problemi di infiammazione da cibo e vuole gestire peso e funzionalità intestinale viene seguito e accompagnato attraverso uno specifico percorso terapeutico.