Gli adolescenti dormono poco e male. E rischiano grosso

4 Settembre 2007
Gli adolescenti dormono poco e male. E rischiano grosso

Le camere da letto degli adolescenti di oggi sono veri e propri santuari della tecnologia e dell’elettronica: computer, playstation, apparecchio TV, lettore di CD e DVD, per non parlare dell’immancabile telefono cellulare, dal quale non ci si separa neppure durante il sonno.

Ma quale sonno? È proprio il sonno la vittima sacrificale di queste aggiornatissime apparecchiature e dei loro complessi riti notturni. 

Ragazze e ragazzi dormono un numero insufficiente di ore e la qualità del loro sonno è scadente. A queste allarmanti conclusioni è approdato un sondaggio condotto dallo Sleep Council, benemerita istituzione pubblica che, nel Regno Unito, si occupa di studiare e possibilmente migliorare il sonno dei sudditi di Sua Maestà.

Il sondaggio ha riguardato 1.000 ragazzi di entrambi i sessi e di età comprese tra i 12 e i 16 anni. Si tratta dunque di una popolazione ben rappresentativa dell’intero universo dei teenagers, almeno per quanto riguarda il Regno Unito.

Più di un terzo dei ragazzi intervistati ha dichiarato di dormire un numero di ore insufficiente (meno di 8: per alcuni la media è di sole 4 ore). Ma questa percentuale dev’essere sottostimata, visto che il 40% accusa segnali di stanchezza e di sonnolenza durante il giorno. Tuttavia soltanto il 10% attribuisce una certa importanza alla quantità e alla qualità del sonno notturno.

Circa un quarto degli adolescenti ammette di addormentarsi molto spesso mentre ascolta musica o guarda la TV, pessima premessa per quello che dovrebbe essere un “sonno ristoratore”.

E che la causa di questa preoccupante tendenza a dormire poco e male sia da ricercarsi proprio nei gadget elettronici è confermato ancora una volta dai dati.

Telefono, apparecchio TV, lettore CD o DVD. La percentuale dei ragazzi che hanno in camera da letto almeno uno di questi aggeggi corrisponde in pratica al totale degli intervistati, mentre circa i due terzi li hanno tutti e tre. E’ dunque facile spiegare come passano gran parte del tempo che dovrebbe essere dedicato al sonno.

Inutile dire che la mancanza di sonno nell’età dello sviluppo predispone a gravi danni sia fisici sia mentali e che già numerosi studi hanno dimostrato una forte correlazione tra sonno di qualità scadente e obesità.

Bisognerebbe che genitori e istituzioni insegnassero ai ragazzi a dormire di più e meglio, informandoli correttamente sulle conseguenze delle loro notti insonni. Ma l’impresa è tutt’altro che facile. Lo stesso professor Jim Horne, uno dei massimi esperti britannici in materia di sonno, dichiara che i suoi due figli adolescenti non ne vogliono sapere di ascoltarlo.

“Le loro orecchie sono sorde ai miei avvertimenti” afferma sconsolato.

Forse il problema è che non si tolgono le cuffie.