DOMANDA
Salve, volevo chiedere se c’è una dieta particolare da seguire riguardo al mio utero completamente fribromatoso. Grazie per una risposta. Buona giornata.
RISPOSTA
Gentilissima Lettrice,
un utero fibromatoso spesso è un utero infiammato. Sul piano dietetico quindi è importante agire riducendo il livello generale di infiammazione con una dieta che tenga in considerazione le personali allergie alimentari ritardate.
Attraverso un Recaller si identificheranno i grandi gruppi alimentari a cui si è maggiormente sensibili impostando una dieta di rotazione settimanale, con dei giorni in cui evitare di mangiare gli alimenti a cui si è intolleranti e dei giorni in cui invece reintrodurli.
Quando si parla di infiammazione da cibo e di ipersensibilità alimentari è importante non eliminare completamente gli alimenti a cui si è sensibili ma ruotarli nella settimana con uno schema dietetico che rispecchi in tutto e per tutto lo svezzamento infantile, al fine di recuperare la tolleranza immunologica.
Spesso riducendo l’infiammazione si assiste a una graduale diminuzione delle dimensioni e del numero di fibromi uterini.
Oltre a ridurre l’infiammazione da cibo è importante regolarizzare il quadro ormonale.
Il tessuto adiposo ha una grande influenza sull’equilibrio degli ormoni sessuali e a differenza di quanto si è creduto per molti anni, è a tutti gli effetti un tessuto endocrino () e cioè produce ormoni che agiscono sui diversi apparati dell’organismo.
Il giusto peso corporeo e sopratutto un corretto rapporto tra massa muscolare e massa grassa (che non deve essere né eccessiva né eccessivamente ridotta) è indispensabile per mantenere in equilibrio il quadro ormonale.
Una corretta alimentazione è di grande aiuto in tal senso. Ad è fondamentale abbinare a tutti i pasti carboidrati e proteine e consumare il più possibile cereali integrali in modo da evitare i picchi insulinici.
L’insulina svolge tantissime azioni nell’organismo e oltre a controllare i livelli di zuccheri nel sangue influenza profondamente, agendo sul tessuto adiposo, il quadro ormonale di una donna.
La giornata deve cominciare con una prima colazione abbondante che unisca naturalmente carboidrati e proteine mentre, di contro, la cena deve essere leggera per assecondare il naturale ritmo circadiano dell’organismo.
La mattina il corpo consuma e trasforma in energia tutto quello che si mangia mentre la sera, dopo le 18, accumula riserve per il giorno successivo. Anche il movimento è di grande aiuto. L’attività fisica moderata e aerobica deve diventare una parte integrante della propria quotidianità per stimolare il metabolismo, convertire massa grassa in massa muscolare e ridurre la resistenza insulinica periferica.
La dieta si affianca benissimo ai diversi interventi terapeutici eventualmente decisi con il proprio ginecologo di fiducia.