Dimagrire con la giusta fonte proteica

21 Agosto 2014
Dimagrire con la giusta fonte proteica

La settimana è cominciata parlando di carboidrati e non poteva che continuare parlando dell’altra metà del piatto e cioè di proteine.

Il corretto abbinamento di carboidrati e proteine, come già ricordavo nello scorso post, è uno dei cardini fondamentali per dare all’organismo i giusti segnali per un fisiologico dimagrimento.

Detto questo è importante ricordare che le proteine non sono tutte uguali e nella scelta è importante tenere in considerazione il valore biologico delle singole fonti proteiche.

Se ad esempio la carne, il pesce, i latticini e le uova hanno una composizione aminoacidica che soddisfa al 80-85% le necessità dell’organismo umano (con le uova arriviamo quasi al 100%), diversamente altre fonti proteiche come lenticchie, piselli, ceci, e più in generale quando si parla di leguminose (fatta eccezione per la soia) insieme ai semi oleosi sono ben al di sotto del questa soglia arrivando a un misero 35-40%.

Leguminose e cereali integrali contengono pool di aminoacidi complementari e il loro abbinamento permette di aumentarne il valore biologico sebbene si rischi di incrementare di molto l’apporto di carboidrati rispetto al quantitativo proteico.

A proposito di lenticchie e leguminose: se è vero che possono rappresentare una fonte di proteine, allo stesso modo lo sono anche e in maggior proporzione di carboidrati.

Facciamo due conti: un etto di lenticchie cotte contiene più di 16 grammi di carboidrati e meno di 7 grammi di proteine e quindi non sono granché come fonte proteica.

Quando si analizzano i dati nutrizionali è importante distinguere tra cibi crudi e cotti.

Mi spiego meglio: la cottura non fa sparire le proteine, il problema è l’acqua che entra a diluirle. Un etto di lenticchie secche contengono le stesse proteine che ci sono in circa 330 grammi di lenticchie cotte.

Quando si vogliono bilanciare correttamente carboidrati e proteine e utilizzare le leguminose come fonte proteica meglio ricordarsi di abbinarle a carne, pesce, uova e formaggi con un più alto valore biologico.